Pages

5.9.06

Thank You For Smoking (id., 2005)
di Jason Reitman

Il figlio di Ivan Reitman confeziona, scrive e dirigere una commedia niente male, distaccandosi nettamente dallo stile paterno e puntando su una comicità diversa.
Se il personaggio politicamente scorretto a tutti i costi non è una ovità lo è senz'altro l'approccio di Reitman che ce ne mostra il lato umano, un uomo vero che ha una sua morale in virtù della quale spiega giustifica e "moralizza" un lavoro che chiunque riterrebbe immorale.
Tutto il mondo delle sigarette (al pari di quello degli alcolici, delle armi e di Hollywood) è ritratto macchiettisticamente ma non Nick Naylor che non è una macchietta ma un vero arrampicatore sociale, conscio delle proprie potenzialità e delle proprie abilità.
Nel film Nick è un padre amorevole che mostra a suo figlio il suo lavoro e gli spiega come funzioni e perchè lui sia particolarmente bravo, usa argomentazioni molto americane Nick (la libertà di scegliere e di provare) e alla fine è una figura incredibilmente morale nonostante sia abietto e senza ritegno.
Una storia dove, finalmente, non c'è redenzione finale non c'è didascalismo e nemmeno condanna dei mostri della società (in realtà c'è ma non è al primo livello di lettura) nel pieno stile wilderiano. Cose che non si vedono da tempo.
Certo il film non è una perla di regia ma diverte tantissimo senza imporre una visuale allo spettatore.

9 commenti:

  1. Anonimo3:13 PM

    ma perchè non mi chiami a vedere sti film !
    Questo lo volevo pure vedere!

    RispondiElimina
  2. Sono andato con Veronica.

    RispondiElimina
  3. eh

    Lo vedrò di certo anch'io.

    RispondiElimina
  4. Un'ottima scelta.
    Ah! E colgo l'occasione per augurarti i migliori auspici per la nuova residenza, non l'ho fatto nei luoghi deputati perchè i commenti erano già abbastanza e non mi andava si perdesse nel mare internettiano.

    RispondiElimina
  5. Grazie :D

    Verso il futuro e oltre ....... per il momento mi limiterò ad andare al cinema, la conquista del mondo magari la sposto a domani.

    RispondiElimina
  6. Anonimo6:35 PM

    L' ho capito solo adesso, io pensavo traslocassi nella vita reale...
    Mi sembrava strano che non facessi più strip...
    ... che deficiente...

    RispondiElimina
  7. Anonimo9:50 PM

    mah...
    a me è parso solo un film fintamente politically incorrect, e non particolarmente nè cattivo nè acuto.

    RispondiElimina
  8. Invece a me sembra che prenda una strada tutto sommato convincente, non parteggiando troppo apertamente contro i cattivi della situazione.

    RispondiElimina