"In questi ultimi 20 anni ci siamo adoperati per aggiungere funzioni su funzioni ai nostri strumenti e il 99% di queste non è necessaria. Nei prossimi anni ci sarà un mercato enorme per la semplicità." Lo ha detto Ian Pearson, che di mestiere è futurista per British Telecommunications.
Secondo me questa è una frase che centra il punto. E' ovvio che è cominciata la fase discendente dell'accumulo tecnologico (non del progresso chiaramente), quella in cui i device progrediscono e contemporaneamente si semplificano, per ampliare il loro mercato alle fasce non saturate.
Storicamente i bersagli tecnologici sono gli uomini tra i 18 e i 40 anni, ma saturato quel mercato ne sono usciti altri e contemporaneamente si è verificata la condizione per la semplificazione perchè gli strumenti tecnologici sono in giro da sufficiente tempo per cominciare a "selezionare" le funzioni necessarie e quelle che non lo sono.
Non a caso la partita tecnologica (ancora tutta da giocare) la stanno vincendo i player che puntano sui mercati alternativi, il primo dei quali, le donne, già si sta saturando.
E' noto che l'iPod ha fatto il botto per due principali motivi: perchè "sembra" più facile da utilizzare dei suoi concorrenti e perchè ha fatto un modello rosa. Stessa cosa vale per gli altri segmenti tecnologici, se si guarda ai dati degli ultimi anni i più grandi successi commerciali sono stati quelli che potevano vantare una grossa fetta del mercato femminile tra i clienti.
Altri mercati che fanno gola sono bambini, anziani e soprattutto terzo mondo. Tutte aree tecnologicamente arretrate per motivi economici e di semplicità. Ora, non voglio dire che le tecnologie attuali non siano semplici, ma non lo sembrano. Non è la difficoltà effettiva il male da combattere ma la percezione della difficoltà, la cosìddetta tecnofobia.
Così la tendenza al personal medium: l'accumulo di tutte le funzioni basilari in un unico strumento che sia portatile, personalizzabile, multimediale ed interattivo, dovrà venire necessariamente a patti con la tendenza alla semplicità che è in crescita costante.
Un prodotto come l'iPod che è lettore Mp3, disco rigido rimovibile, rubrica, orologio (una funzione non trascurabile a quanto leggo in giro) e blocco note (solo in lettura chiaramente) ha dimostrato di poter essere un personal medium semplicissimo, addirittura ha anche dei giochi.
Update 27/10:
Mentre infiamma la polemica nei commenti aggiungo quest'update con un articolo di oggi di Guardian Unlimited, scritto da una donna, giornalista, che si occupa di videogiochi e che parla di donne e videogiochi.
Secondo me questa è una frase che centra il punto. E' ovvio che è cominciata la fase discendente dell'accumulo tecnologico (non del progresso chiaramente), quella in cui i device progrediscono e contemporaneamente si semplificano, per ampliare il loro mercato alle fasce non saturate.
Storicamente i bersagli tecnologici sono gli uomini tra i 18 e i 40 anni, ma saturato quel mercato ne sono usciti altri e contemporaneamente si è verificata la condizione per la semplificazione perchè gli strumenti tecnologici sono in giro da sufficiente tempo per cominciare a "selezionare" le funzioni necessarie e quelle che non lo sono.
Non a caso la partita tecnologica (ancora tutta da giocare) la stanno vincendo i player che puntano sui mercati alternativi, il primo dei quali, le donne, già si sta saturando.
E' noto che l'iPod ha fatto il botto per due principali motivi: perchè "sembra" più facile da utilizzare dei suoi concorrenti e perchè ha fatto un modello rosa. Stessa cosa vale per gli altri segmenti tecnologici, se si guarda ai dati degli ultimi anni i più grandi successi commerciali sono stati quelli che potevano vantare una grossa fetta del mercato femminile tra i clienti.
Altri mercati che fanno gola sono bambini, anziani e soprattutto terzo mondo. Tutte aree tecnologicamente arretrate per motivi economici e di semplicità. Ora, non voglio dire che le tecnologie attuali non siano semplici, ma non lo sembrano. Non è la difficoltà effettiva il male da combattere ma la percezione della difficoltà, la cosìddetta tecnofobia.
Così la tendenza al personal medium: l'accumulo di tutte le funzioni basilari in un unico strumento che sia portatile, personalizzabile, multimediale ed interattivo, dovrà venire necessariamente a patti con la tendenza alla semplicità che è in crescita costante.
Un prodotto come l'iPod che è lettore Mp3, disco rigido rimovibile, rubrica, orologio (una funzione non trascurabile a quanto leggo in giro) e blocco note (solo in lettura chiaramente) ha dimostrato di poter essere un personal medium semplicissimo, addirittura ha anche dei giochi.
Update 27/10:
Mentre infiamma la polemica nei commenti aggiungo quest'update con un articolo di oggi di Guardian Unlimited, scritto da una donna, giornalista, che si occupa di videogiochi e che parla di donne e videogiochi.
Ti lascio un commento anche se non ho letto quello che cazzo hai scritto. Ti dico solo che l'ho fatto con il cell subito dopo che ci siamo salutati... Funziona... Non so perch� si era bloccato...
RispondiEliminaCAzzo lo voglio vedere....
RispondiEliminaMa Le done comprano l' ipod perchè esiste il modello Rosa????? Mi sembra una fregnaccia di dimensioni frappiche...
RispondiEliminaE invece.... hai mai visto una donna con un iPod che non sia rosa?
RispondiEliminaHai mai visto una donna con un lettore mp3 che non sia l'ipod? Ma soprattutto hai mai visto una donna con un lettore mp3???
In Italia sono molto poche, e hanno per lo più lo shuffle, ma in generale è più diffuso il modello rosa. Sono queste le cose che fanno svoltare una tecnologia.
Io pensavo che sta leggenda che alle donne piace il rosa fosse una follia....
RispondiEliminaNo no.
RispondiEliminaPensa al blog di SVVV.
Non puoi pensare di vendere alle donne una cosa che:
1) non sia bella bella bella
2) non sia disponibile in un coore vivace e abbinabile
3) non sembri facilisssssimo da usare
Che poi funzioni o meno è totalmente secondario
La 3) mi lascia un po perplesso....
RispondiEliminaSi perchè gli strumenti non sono quasi mai davvero difficili da usare e cmq le donne non è che non capiscono un cazzo e quindi sono impedite di natura, è solo che in linea di massima sono tecnofobiche e temono la tecnologia che quindi deve sforzarsi per presentarsi come amica.
RispondiEliminaMa piace l'ipod rosa perchè è un colore femminile, oppure perchè è un colore di moda al momento?
RispondiEliminaReplico la domanda anche circa il blog di Svvv.
Credo entrambi. Cioè il rosa ora va particolarmente e sicuramente questo ha influito nella misura in cui: "Ho una cifra di cose rosa mi si abbina con tutto, borsa compresa", ma va oltre perchè essendo un prodotto costoso lo comprano donne che raramente si vestono sgargianti, però l'accessorio rosa ce l'hanno....
RispondiEliminaE poi tutto parte dal fatto che o cmq si vogliono comprare un lettore Mp3, a quel punto ne vedono uno con un pulsantone unico e ROSA oppure lo vedono alle amiche e "Che CARIIIIIINO!!! Cos'è???" e lo comprano.
1) io ho un lettore mp3 ma non è rosa
RispondiElimina2) io NON SONO TECNOFOBICA (e questo viene dimostrato tutte le volte che a molti miei amici maschi devo spiegare IO qualcosa di computer e varie)
3) non mi piace particolamente la tecnologia, questo sì
4) devo ammettere che più una cosa è sgargiante e cretina e più mi viene l'istinto del "che carino"
5) devo altresì ammettere che molto spesso mi devo rivolgere ad amici maschi più competenti di me per risolvere questioni tecnologiche alle quali non sono riuscita ad arrivare da sola
6) devo ancora dire che il concetto del "che carino" è una mia mania personale. posso elencare una decina di mie amiche che dicono che IO sono l'idiota e mi faccio affascinare dalle cazzate colorate. Quindi che vuol dire: che non tutte le donne, anzi gran parte delle donne non subsce il fascino del "che carino"
7) le vostre classificazioni sono troppo rigide: molte cose sono vere molte altre sono generalizzazioni
8) sfrutto l'occasione per rinnovare un appello: DANIELEEEEEEEE, QUAND'è CHE MI PORTI UN IPOD ROSAAAAAAAAA?????
Cara SVVV, ma tu hai un blog (e già...) e poi lo curi anche dal punto di vista grafico PERSONALMENTE!!!! Cioè ti metti ad editare l'HTML!!! Decisamente non sei la donna media TECNOFOBICA! Converrai che la stragrande maggioranza del pubblico femminile si guarda bene dall'affrontare l'HTML! E questo non perchè sia difficile, mi confermerai che è una mezza cazzatina, ma perchè lo è solo in teoria. La donna media se proprio deve avere un blog (cosa abbastanza femminile cmq perchè è un po' diario segreto un po' relazioni sociali) se lo fa curare dall'uomo del caso!
RispondiEliminaCerto che poi generalizzo, se devo parlare della stragrande maggioranza delle donne come posso non generalizzare? Mi servono gli stereotipi femminili.
Se poi ci aggiungi che appunto il mercato dell'iPod (che tu fai BENISSIMO a non avere) è quello altospendente, capisci come aumentino i tratti "CHE CARIIIIINO" "ROSADIPENDENTE" e "TECNOFOBIA".
Poi se parliamo di statistiche personali l'80% delle donne che conosco più o meno aderiscono a queste caratteristiche e se dovessero comprare un lettore Mp3 comprerebbero l'iPod e Rosa. Molte appartengono anche a quella fascia che chiama iPod qualsiasi lettore Mp3...
Devo provare a fargli vedere il modello rosa (purtroppo non più in comercio DANIELE SBRIGATI!!!) per registrare il numero di i in "carino"...
sul rosa non saprei, forse dipende dal fatto che molte geek sono anche fan di hello kitty et similia.
RispondiEliminasul fatto tecnofobia è un pò vero, spesso si tende un pò sbrigativamente a considerarle "cose da maschi".
Sì sì, decisamente io sono un caso a parte. Tony ama classifica le mie caratteristiche con "le grandi contraddizioni di silviavari". ma vabbè.
RispondiEliminaPerò, me a parte, pure nella generalizzazione sul mondo femminile secondo me sbagli. Ossia, per quello che mi sembra di vedere, attualmente è crescente il numero di donne che si intendono di tecnologia (pur non essendovi appassionate) solo solo per il fatto che ci vivono immerse dentro. E, allo stesso modo, cresce il numero di uomini che non capisce un cazzo di niente in merito o che conoscono una serie di cose di riflesso, e non per interesse specifico nè per capacità.
Quindi, anche gli stereotipi cominciano ad essere inattuali...
Poi conta che (non si sa perchè eh) mi capita spesso di imbarcarmi in questo tema e proprio l'altro giorno discutevo con un mio amico della cosa. Tra le altre cose è venuto fuori che forse, di fronte alla tecnologia, è l'approccio ad essere differente: per es. una donna davanti a un cellulare impara subito tutte le funzioni, un uomo ne assimila immediatamente le caratterisitiche tecniche.
Ma pure questo è stereotipo, quindi boh.
ah poi: io i diari segreti li ho sempre detestati. che palle!
ai maschi piace considerarle "cose da maschi".
RispondiEliminamaschi??? ma che termine è????
sicuramente le donne che si intendono o che comunque usano la tecnologia sono in netto aumento, è uno dei trend più importanti in assoluto, addirittura in America la popolazione di internet è per il 61% femminile. Questo soprattutto perchè lo usano al lavoro e sono di più degli uomini. Però poi l'uso nella vita privata è un po' diverso, molte scoprono la tecnologia per dovere e ne rimangono innamorato superando la tecnofobia, altre rimangono diffidenti relegandola a "cosa lavorativa".
RispondiEliminaPer gli uomini incompetenti non saprei dire, ma mi sembra un po' come le auto, è cosa da uomini benchè molti (io in primis) non sappia riconoscere un modello finchè non lo legge dietro...
il mondo e il potere come dice Pietruccio è ancora in mano all'uomo bianco adulto.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminanon so, per replicare potrei dire che tanti e tanti anni fa fui IO ad aprire la casella di posta elettronica ad un certo frequentatore di questo blog incastrato nelle difficoltà della vita erasmus. e sempre io ho spiegato a lui come organizzare e realizzare la presentazione power point per la tesi... e al suo amico, mio ex fidanzato, come usare il telefonino, gli mms e il trasferimento dati via infrarossi e tutte queste altre minchiate.
RispondiEliminatutte cose di una difficoltà tecnica senza pari eh!
ma se il mondo è in mano all'uomo bianco adulto allora alzo le mani...
Man makes a better world but woman makes a better man.
RispondiEliminaJames Brown, It's A Man's World
Brava Svvv ne sei uscita alla grande...
RispondiEliminaDel resto una blogger non si mette nel sacco facilmente... E' allenata e abituata a mille polemiche...
RispondiEliminaebbè, i giochi sulle segretarie sono formativi..
RispondiEliminaNon temo di uscire allo scoperto.
RispondiEliminaSai Svvv, era difficilotto aprirsi una casella di posta senza connessione, nè computer. Ritenni allora l'aiuto richiesto di carattere circostanziale più che tecnico.
Quando lo feci già collaboravo da anni col tuo ex al suo sito (se non sbaglio fu lui a spiegarti quello sai).
"tutte cose di una difficoltà tecnica senza pari "
Me l'aprivo col pensiero la mail?!
Bella questa polemica!
RispondiEliminaeh lo sapevooooooooooooo
RispondiEliminaallora: collaboravi al sito in veste di grafico, e vabbè... non mi pare che nel sito tu ci mettessi mano più di tanto.
secondo: la posta, se ben ti ricordi non te la potevi aprire NON SOLO per la difficoltà materiale di trovare un pc disponibile ma anche (e questo me lo ricordo bene) perchè stavi incastrato nelle ansie delle varie registrazioni su Hotmail... mi dicevi "aiuto, ma poi ci devo mettere tutti i miie mille dati... ma come se fa???"
e non fare il vago.
su power point poi non hai scuse, te l'ho spiegato io. poi è una cazzata ma sempre io te l'ho spiegato.
e poi, CHI MI HA CHIAMATO UNA SETTIMANA FA per sapere se era o meno possibile salvare i messaggi sulla scheda del cellulare???
CHI mi ha chiesto informazioni su come si eliminano le tracce della navigazione internet sul pc del lavoro????
stacce.
ah, e non replicare che questi sono tutti compiti da segretaria... che lo so che ce l'hai nel taschino stà risposta
RispondiEliminaDa denuncia per calunnia!
RispondiEliminaL'indirizzo, ti ripeto, ti SEI offerta spontaneamente di aprirmelo, visto che avrei dovuto aspettare un mese prima di avere un'accesso al computer. Tutto questo perchè avevo lasciato morire il primo ed il secondo (aperto su xoom) non funzionava. Non vedo quale difficoltà avrei avuto ad aprirmi autonomamente il terzo.
Su come eliminare tracce dal pc di lavoro l'idea è eliminarle TUTTE, cosa sulla quale - come apprendo da Gparker - nessuno puo' avere certezze.
In ultimo, se proprio non vuoi che ti dia della segretaria, faccio appello al tuo amor proprio perché la smetta di vantarti della tua perizia col powerpoint.
colpo basso, bassissimo.
RispondiEliminail punto è un altro. Prima di tutto questa lotta tra me e te non ha alcun senso ossia, se per tre parole e mezza ti senti un po' meno mashchio... ebbè non ci posso fare niente davvero.
Anche se ho tirato in ballo te per rispondere alla frase di Valerio non era certo per dimostrare "quanto sono brava io e quanto sei pippa tu o tutto l'universo maschile in generale"... anche perchè non è così, è ovvio.
Ti ho citato perchè mi sei venuto in mente te e punto (tra l'altro non mi sono inventata niente, ma calunnie de cheeee????).
Il mio intento era un altro, volevo solamente cercare di dimostrare che NON PER FORZA la genetica vale per determinare la famosa attitudine tecnica che viene attibuita agli uomini. E' assurdo e non è più così! Quindi il paragone voleva solamente mettere in luce che COSì COME LE DONNE è possibile che ANCHE UN UOMO si incastri in dettagli tecnici-tecnologici.
Quindi non volevo certo fare la figa a tue spese, non volevo fare la figa in assoluto.
POI: Power point è un'arte, non tocchiamo l'arte.
Non mi interessa né fare apologia di genetica, né contrastare il tuo femminismo (commentatori più maschilisti di me ti hanno fatto già notare che non rappresenti la donna media per rapporto con le tecnologie).
RispondiEliminaBhè contrastare il tuo femminimo più che altro mi diverte.
Quello che è grave è che la tua memoria selettiva reilabora liberamente episodi del passato (grave perchè poi te ne fai vanto).
Prima di partire sono passato anche da Guido ad aprirgli l'email perchè ci tenessimo in contatto. Tu ora vivi nella certezza che io non ne fossi capace.
E lo vai a gridare nelle manifestazioni bruciando i reggiseni.
L'utero è mio.
Eccoti i soldi per la pelliccia!
femminismooooooooooooo??? tonino mio caro, quando devi fare polemica gratuita ti attacchi ai termini caduti in disuso nel '74... ebbè perchè tutto ciò che è anni '70 fa polemica e ci piace no?
RispondiEliminaAllora, prima di tutto il fatto che tu stia contrastando il mio (presunto) femminismo quando commentatori più maschilisti di me ti hanno fatto già notare che non rappresenti la donna media per rapporto con le tecnologie già ti fa cadere in errore. Perchè io, con il mio discorso volevo più che altro mostrare come fosse LO STEREOTIPO ad essere un po' inattuale, e l'ho detto venticinque volte, ho precisato che A PARTE ME in generale le donne stanno sviluppando una buona capacità in ambito tecnologico, al contrario di quello che sterotipicamente si pensa.
Poi, ti devi attaccare alla casella di posta elettronica? attaccatici pure, mi sbaglierò io ma non credo perchè, attenzione... NON HO MAI DETTO CHE TU NON ERI IN GRADO DI APRIRNE UNA.. ho detto che io ne ho aperto una per te precisando che, benchè tu sapessi come fare avevi problemi e dubbi sulla registrazione su Hotmail e su questo mi ci gioco qualcosa, me lo ricordo benissimo.
Ritornando a power point poi, ti pregherei di far appello al TUO di amor proprio e non sottolineare che NON SAPEVI USARE un'applicazione-cazzata-da segretaria...
che altro?
io non brucio il reggiseno (manco mi serve a me il reggiseno), l'utero è mio come tutti gli altri organi interni. e non è poco.
e comunque... qunato hai rosicato di essere stao messo in mezzo? in fondo lo sai che ho ragione, tu stesso, tornato dall'erasmus hai detto "aaaaa quante cose ho imparatooooooooo mò sì che uso pene il pc" (sottolineo DOPO l'erasmus)
ehm.. BENE.. volevo dire BENE
RispondiEliminache meraviglia... Una tranquilla litigata che si potrebbe fare al telefono si di un blog... "Ah i nuovi medium!" direbbe il buon gp....
RispondiEliminaAh, i nuovi media!
RispondiEliminacazzo ho sbajato il plurale... Mea culpa...
RispondiEliminaSTORIA DELLA MAIL:
RispondiEliminaEssendo stato ricevuto nella città di H. per un mese, ed avendo un tesserino per l'università di T., non potevo avere accesso alle sale computer di H. per il mese d'Agosto. Internetcafé non ne esistono, quindi mi sarei potuto registrare solo in una biblioteca pubblica dove fai 45 minuti di fila per accedere, e la gente ti salta addosso. Motivo per cui avevo "difficoltà" a registrarmi, perchè non avevo tempo di giocare con hotmail quando non ti accetta i dati.
Stessa cosa per i dati personali. Non avevo voglia di lasciarli in un computer pubblico, AL CHE tu ti sei offerta di aprirmi la mia TERZA email.
POWERPOINT: All'età di 24 anni non avevo MAI aperto powerpoint prima. Non ho mai preteso di essere un esperto informatico (io), pero' usavo photoshop -photoshop ti amo, corri a salvarmi nelle foto più buie, nei disegni più trishti, e ora anche nelle polemiche più impervie!- da almeno 6 anni. Quindi dipingerti come prometeo digitale che porta la cAnoscenza a Tony ominide difronte allo schermo fluorescente mi sembra quantomeno tendenzioso.
"Tony, come faccio a fare le scritte in rilievo col photoshop?!"
(quanto tempo fa, un mese?!)
FEMMINISMO:
Ti cito.
"Il mio intento era ...dimostrare che NON PER FORZA la genetica vale per determinare la famosa attitudine tecnica che viene attibuita agli uomini."
"il paragone voleva solamente mettere in luce che COSì COME LE DONNE è possibile che ANCHE UN UOMO..."
"LO STEREOTIPO ad essere un po' inattuale"
Bhè genetica umana applicata alla antropologia hai ragione, più che nel femminismo siamo nelle tesi razziali.
Chissà che risposta lunga mi devo aspettare se concludo con:
LE DONNE NON DEVONO PRENDERE LA PATENTE (neanche quella del computer).
Tony continui a scrivere e affermare tesi che si sfanculano reciprocamente.
RispondiEliminaMa pensi davvero che rigirando il discorso sulla genetica ti possa credere qualcuno? Pensi davvero di essere credibile??? No perchè se pensi di essere credibile dimmelo subito così ti rispondo in altrettanto modo assurdo mascherato da credibile, ecco.
Non per niente ma il concetto di genetica umana applicata alla antropologia se non sbaglio è stato tirato in ballo da altri, da voi NON DA ME. Io ho detto l'esatto contrario, non credo che sia la genetica a determinare le capacità di una persona, non in maniera assoluta perlomeno. Ma se per perorare la tua causa devi rigirare le opinioni beh, fallo pure..
Per la storia della mail stai diventando un fenomeno da baraccone: ancora a giustifcarti che sei bravo e sai aprire una casella di posta elettronica? Bene, bravo, bis... tutta l'umanità te ne sarà grata.
Ah, power point. Se non avevi mai usato power point mi dispiace (e d'altro canto la presentazione per la tesina di Fedele, nel 2002, in gruppo io, te e altri.. l'abbiamo fatta io e la roscia ma vabbè).
Quindi mi dispiace se mi hai dovuto chiedere un consiglio, ma sai, le segretarie servono a questo... a indirizzare i capi ufficio che non sanno prendersi gli appuntamenti da soli.
Ah, photoshop... beh almeno su photoshop qualcosa me la sai dire sì.
La patente perfavore..
-non ce l'ho
-è un grosso rischio.....
-ma io ho sempre con me una bottiglia di VAT69
-e fa bene.... anche voi non prendete fischi per fiaschi, solo vat69 è il wisky maschio senza fischio
-stop! deve dire un whisky maschio senza rischio, un whisky maschio senza rischio!!!
-se se ne può fare un'altra...
La tesina di FDV con la Roscia, il powerpoint e le merendine di qunato ero bambino. A scavare nel torbido e mettere tutto in piazza. Benissimo. Allora ricordo una tua scenata gratuita (tanto che volevi scusarti) con Marcorù e Cologno. Di quella tesina ricordo di aver fatto ricerche in biblioteca per scriverne metà (era quella dell'epifania e della tassonomia, se non erro). Di quell'esame ricordo di aver procurato gli appunti dello scritto la mattina, e ricordo Marcorù sbrogliarci dall'unica domanda con cui ci stavano incastrando (le previsioni di budget). Ma forse è un lavoro che sopravvaluto, se paragonato a frecce e palle del powerpoint.
RispondiEliminaQuestione photoshop chiusa. Noto con soddisfazione che hai deciso di attenerti all'evidenza.
Questione mail chiusa. Noto con soddisfazione che hai finito le argomentazioni e sei passata alle ingurie.
Rientriamo in argomento post.
1. Quante altre donne conosci che utilizzano il computer come te?
2. Sono più alfabetizzati (informaticamente) i tuoi amici o le tue amiche?
Nessuno sostiene che ci sia una differenza genetica - era volutamente provocatorio, non credevo di dovertelo spiegare - il mio parere personale è che ci sia una differenza culturale (antropologica). Perchè i bambini (ai tempi nostri) a 7 giocavano col computer, le bamibne pettinavano le bambole. Gli uomini si alfabetizzano durante la socializzazione primaria, le donne durante la secondaria quando vengono a contatto con gli uomini e si cominciano a subire le serate con gli amici di lui. A cio' attribuisco il divario informatico, che si attenua al diminuire dell'età anagrafica generazionale.
Se vuoi proseguire a tirare in mezzo i cazzi tuoi fai con comodo. Se hai intenzione invece di tirare fuori altri cazzi miei, sei pregata di farlo il mio indirizzo personale di posta, che hai.
L'hai aperto tu.
NO NO BASTA.
RispondiEliminaNON ESISTE, CHIUDO QUESTA DISCUSSIONE che sta toccando realmente il fondo del fondo.
Ma non perchè ho finito le argomentazioni, ne ho fino alla nausea di argomentazioni e per questo chiudo con la mia ultima considarazione sul caso.
Prima di tutto: i dettagli sordidi??? i cazzi tuoi??? Vorrei ricordare COME è cominciata la cosa. Tutto il problema è partito da una frase cretina, dove non citavo direttamente la persona interessata nè questa veniva denigrata in alcun modo. Era una cosa provocatoria, stupida e per niente tesa ad offendere ma solamente a mostrare una piccola eccezione rispetto a ciò di cui si stava discutendo.
Da quel momento entrando TU, Tony nella discussione, sentendoti (ovviamente eh, non faccio obiezioni su questo) chiamato in causa hai liberamente cominciato a parlare dei (cosiddetti) cazzi tuoi. L'hai fatto per rispondere a me (che ti calunniavo a detta tua) ma comunque l'hai fatto. Il discorso stizzito " Se hai intenzione invece di tirare fuori altri cazzi miei, sei pregata di farlo il mio indirizzo personale di posta" avresti potuto farlo subito e invece hai lasciato che si instaurasse un confronto tra i miei cazzi e i tuoi. Confronto, per altro fatto in termini generici, ho tirato in ballo la tesina SOLO E SOLAMENTE per il motivo sddetto, era un confronto tra me e te e erano entrate in gioco le esperienze personali e comuni... e comunque non definirei la tesina di FDV un dettaglio sordido, proprio no.
Potrebbe essere un dettaglio sordido, invece la mia eventuale "scenata gratuita" che gratuita non era affatto perchè (e a questo punto mi tocca precisare) se ben ti ricordi su quella tesina abbiamo principalmente lavorato io e te, rimanendo in facoltà a fare ricerca oltre l'orario delle lezioni mentre gli altri componenti del gruppo se ne andavano. Quando poi, ad un giorno prima della consegna GLI ALTRI COMPONENTI, che non avevano fatto pressochè nulla, se ne sono usciti con delle obiezioni ridicole e col coraggio di dire "no, così non ci piace, non la possiamo consegnare così".. ebbè, sì, mi sono un po' incazzata... cose che succedono direi.
Sulla questione indirizzo mail non ho finito gli argomenti, l'unico problema è che evidentemente la mia e la tua interpretazione non combaciano, e va bene. Non posso obiettare una cosa che tu dici essere in un modo e io nell'altro e non sono affato passata alle ingiurie, l'ho buttata (come hai fatto tu e come abbiamo fatto fin'ora) sulla provocazione e sul gioco. Più o meno così come hai fatto tu con quella bella frase sulla patente (altro annoso tema che caratterizza la nostra amicizia da anni)... e proprio perchè era evidente che fosse una provocazione pura e semplice ti ho risposto con altrettanta cretinaggine (perchè mettere in ballo febbre da cavallo a casa mia vuol dire smorzare i toni su una questione stupida e volutamente provocatoria).
MA TORNIAMO ALL'ARGOMENTO POST.
sì decisamente, i ragazzi per cultura si confrontano già nella fase di socializzazione primaria con la tecnologia. Lo fanno solitamente perchè amano i videogiochi e perchè, da un altro punto di vista, vengono educati dentro casa a fare piccoli lavori di manutenzione (spine, lampadine e cazzi e mazzi vari). E' consueto che con un figlio maschio in casa il padre di turno insegni a lui direttamente tutti i segreti del bricolage, tra l'altro secondo me, senza pensare che pure la eventuale figlia femmina potrebbe tranquillamente imparare tutte queste cosette.. ma è un fatto di cultura e così è. Gli uomini crescono quindi, per un motivo o per l'altro con una maggiore confidenza rispetto alle tecnologie e similia (e attenzione, non attacchiamoci alla storia del bricolage perchè l'ho citato come ESEMPIO... ce ne saranno altri mille di motivi sicuramente).
E' altrettanto vero, però, che ALL'ORGINE DELLA DISCUSSIONE c'era la competenza informatica-tecnologica ATTUALE delle donne, o comunque dell'universo femminile che compra o meno l'IPOD perchè è rosa, facile da usare e non guarda affatto se funziona o meno e sull'eventuale TECNOFOBIA femminile (questo è l'argomento ricordiamocelo).
Quindi io su questo ho dibattuto, sottolinando che NON è DETTO che una donna abbia bisogno di strumenti SEMPLICI per forza, non è detto che esista questa TECNOFOBIA proprio perchè è crescente la competenza tecnologica delle donne stesse e in base a ciò andava rivisto anche lo stereotipo. Poco importa se e QUANDO c'è stata l'eventuale alfabetizzazione informatica. Se c'è stata c'è stata e punto, e con questa ci sarà stato anche lo sviluppo di una certa competenza tecnica (così dovrebbe essere).
Rispondo poi puntualmente alle tue domande:
1. Quante altre donne conosci che utilizzano il computer come te?
- abbastanza. Roscia ad esempio è molto brava, la mia ex collega lo è e lo sono anche altre mie amiche. Di sicuro con incidenza MINORE rispetto agli amici maschi (e qui rispondo alla seconda domanda "Sono più alfabetizzati (informaticamente) i tuoi amici o le tue amiche?") di sicuro è così e se ne conveniva inizialmente anche con Gparker.
L'eventuale divario informatico però, dovuto a fattori prevalentemente culturali, NON OSTA la possibilità che una donna possa avere ATTUALMENTE (e quindi DOPO le varie fasi di socializzazione) una competenza BUONA o ANCHE MAGGIORE di un uomo medio. Perchè, parliamoci chiaro, è pure possibile che un ragazzo abbia maggiore familiarità con temi rigurdanti la tecnologia ma poi? E' assolutamente certo che sviluppi nel tempo una buona competenza? No, non è certo per niente... Ci sono uomini (forse la maggior parte va bene) che continuano a saperne molto perchè si aggiornano, si interessano e ci lavorano sopra. Altri no, si fermano ad una conoscenza iniziale e non vanno oltre. Al contrario molte donne (non la maggior parte ma molte e il numero è in aumento, lo conferma appunto Gparker 25 commenti fa) se ne appassionano o comunque (e quando è avvenuta la socialzzazione è cosa di poco conto a parere mio) diventano particolarmente esperte.
Questa però è una discussione fin troppo allargata in relazione al tema del post, ossia al fatto che il mercato punti a spingere al pubblico femminile modelli apparentemente "sempici" di IPOD. Su questa cosa ho già risposto e non mi dilugo oltre.
Credo che questo,più che discorso para-femminista (che era un'etremizzazione lo so) va considerato un discorso di buon senso.
Spero di aver sedato la polemica o almeno averla chiusa perchè, come ti dicevo in altra sede, era cominciata come punzecchiamento e poteva essere simpatico poi forse (io personalmente non ho il fisico forse) stava diventando un po' troppo pesante.
Inoltre, anche se rientrava nel punzecchiamento, se ho tirato in ballo i fatti tuoi (cosa che ho fatto per i motivi di cui sopra) e sono stata inappropriata o sgradevole mi scuso, ma era tutto teso allo scherzo.
Altri chiarimenti (nel caso) via-mail.
Avete visto tutti!
RispondiEliminaSi sente in colpa e si scusa!
(Secondo me sto andando fortissimo e quindi ora rilancio).
Perchè non fare un i-pod rosa, di forma fallica e che vibra. Sono sicuro che il pubblico femminile lo adorerebbe. D'altronde si sono informatizzate, loro.
Io non volevo dire che alle donne servono o interessano prodotti tecnologici semplici, perchè penso che benchè in generale siano meno tecno-informate, non siano (anche nei casi in cui sono effettivamente meno tecno-informate) meno tecno-abili. Cioè uno strumento in generale semplice come un lettore MP3 lo possono usare tranquillamente anche se non hanno mai preso in mano un oggetto tecnologico. Quello che volevo dire è che nel momento in cui si impone una scelta (tra lettori MP3 da comprare) vince l'iPod poichè SEMBRA più facile da usare (solo una questione di apparenza con quel pulsantone grosso) e ciò fa leva sulla TECNOFOBIA che in genere colpisce le donne perchè hanno meno confidenza e quindi più timore. Sempre in generale, non metto chiaramente in dubbio l'esistenza di una fetta anche in crescita di pubblico femminile non TECNOFOBICO, però per ora le TECNOFOBICHE sono ancora così tante da far vincere l'iPod.
RispondiEliminaE poi le questione del rosa va da sè che è un'ideona perchè è il modello più venduto.
non ci siamo:
RispondiEliminase dovessi comprarmi un vibratore non sceglierei di sicuro un modello che "suona".
la musica mi distrae.
no svvv non comprare un vibratore.... Scegli la via + "naturale"... E cmq la musica in "certi frangenti" può anche essere piacevole.... Ovviamente non tutta...
RispondiEliminagp che sta succedendo dentro questo post?