Assolutamente non può costituire una soluzione accetabile.
Microsoft ha tirato fuori un DVD che può essere visto una volta sola, dopodichè è inservibile. La destinazione è il mercato dell'affitto, costerà chiaramente meno del''affitto di DVD normali e servirà a combattere la pirateria.
Se va via la luce mentre lo guardo? Se devo andare al bagno? Se non capisco una cosa e voglio tornare indietro? Se lo affitto per una sera e lo voglio vedere due volte? Se mi si blocca per una qualsiasi ragione?
No, non è una tecnologia seria.
Microsoft ha tirato fuori un DVD che può essere visto una volta sola, dopodichè è inservibile. La destinazione è il mercato dell'affitto, costerà chiaramente meno del''affitto di DVD normali e servirà a combattere la pirateria.
Se va via la luce mentre lo guardo? Se devo andare al bagno? Se non capisco una cosa e voglio tornare indietro? Se lo affitto per una sera e lo voglio vedere due volte? Se mi si blocca per una qualsiasi ragione?
No, non è una tecnologia seria.
Prima che lo diciate lo preciso io.
RispondiEliminaPagherò le royalties a SVVV.
Per l'uso del nome del suo blog nel titolo di questo post....
RispondiEliminaah ok. già stavo chiamando il mio legale di fiducia...
RispondiElimina(giulai come PERCHè???? ma come???)
Prima di tutto la burocrazia. A Roma Nord funziona così. Funziona.
RispondiEliminaSai questo commento volevo fartelo a "Cronologia di una morte annunciata", te l'assicuro. Tanto meglio qui.
RispondiEliminaIo credo che c'è tempo per la fine della pirateria. E' vero, è sempre stato un mercato (quello pirata) di nicchia, ma tale rimane, anche oggi. Il problema è la velocizzazione (e l'ideologia libertaria di internet), perchè basta che un oggetto (musica, film, etc.) sia nelle mani di una nicchia, anche una ventina di persone, che si ridiffonde alla massa immediatamente.
I processi legali servono a poco, perchè da una parte blocchi i portali che esistono, dall'altra ne escono di nuovi. Aggiunto che la propietà legale di un oggetto dovrebbe consenitrmi di copiarmelo e fruirne, nel privato, con chi voglio io. Insomma, anche a livello legale, non suona benissimo l'idea che io non possa "prestare" un oggetto che mi appartiene, perchè cosi' si limita la mia stessa proprietà (per la qualeho pagato).
Anche le protezioni sui supporti sono soluzioni tampone, perchè i produttori di masterizzatori insieme con i pirati, trovano nuovi modi per copiare, è il loro lavoro, la storia di guardia e ladri.
Per questo vedo lontana la morte di questa pirateria.
Allora l'unica soluzione (il vero problema che la pirateria causa), che è antropologicamente epocale, è quello che presagisce Rifkin (l'era dell'accesso) il passaggio dalla proprietà all'accesso. Vuol dire che nessuno paga più per possedere, ma per accedere, in un lasso di tempo ridotto, ad un' "esperienza" (sotto forma di prodotto culturale). Ovvero la pirateria si puo'stroncare solo limitando la proprietà.
A me sembra molto più probabile, anche se non so quanto sia realistico.
Ho dimenticato di aggiungere una cosa fondamentale in quel post, che però tutti voi troverete su Affari & Finanza di lunedì (la pubblicità è l'anima del commercio), cioè la dichiarazione di Sam Yagan di eDonkey secondo il quale, il casino vero della sentenza Grokster è che ora si deve cercare un nuovo modello di business che non prevede eventuali usi illegali degli utenti non perchè sia impossibile difendersi, ma perchè i costi di sostenere un processo sono insostenibili da parte di una società di quelle dimensioni. questo difatto mette fine a tutto, perchè all'RIAA gli basta solo minacciare di fare causa.
RispondiEliminaRiguardo la storia del prestare ad un amico, è perfettamente legale e nessuno al mondo te lo impedisce, tant'è che i masterizzatori si vendono, così come i lettori iPod ecc. ecc. e tutte le tecnologie per copiare e prestare, cioò che è illegale è lucrare da questo.
Per cui se vendi una copia e non la presti sei un criminale e se vendi un software con l'unico scopo di lucrare dalla pirateria sei un criminale ed il software è illegale.
L'ipotesi di Rifkin è buona, anche se pure a me sembra difficile, ma io facevo riferimento non ad un ritorno alla situazione di prima, chiaramente impossibile per motivi di evoluzione di storia, costume e pensiero, quanto alla fine del far west, quello stato nel quale la musica era ormai un bene per il quale ufficialemente non si paga. Che è assurdo e destinato per forza a finire prima o poi.
Grande il ritorno di Giulai!!!
RispondiElimina(AAAAHHHH! non hai mai letto il titolo del blog!!! NON è CHIARAMENTE POSSIBILE...)
RispondiEliminano.non può funzionare.sono daccordo.che dire?.basta.inutile aggiungere qualcosa.si. inutile.sarebbe superfluo.già.proprio cosi.bhè,ok.è tutto.credo.
RispondiElimina"Non è una tecnologia seria"... Manco fossi Bill Gates... L' uomo del monte.... tsk.
RispondiEliminaNon è seria perchè ci sono troppi imprevisti. Non è possibile che se mi va via la luce non vedo più il film e ho buttato i soldi.
RispondiElimina