Il caro vecchio Clint ed il cuo caro vecchio cinema classico. Questa volta si misura con un genere, il catastrofico, azione, patriottico molto sputtanato (ma del resto se non fa cose sputtanate non è contento) partendo dal presupposto che la chiave di lettura di tutto sarà la vecchiaia. Ne esce un film che nella forma è splendido come sempre ma è un po' debole nella trama. A differenziarlo dai mille altri film in cui gente particolarmente in gamba viene addestrata dalla NASA perchè ha bisogno di loro nonostante sulla carta non siano adatti e contro ogni probabilità compiono a termine la missione anche se uno di loro non ce la farà (ah mi sono sbagliato, forse questa è la trama di Armageddon...), è lo stile Eastwood fatto di una grande fiducia nello spettatore nei confronti del quale non si sente in dovere di spiegare eccessivamente un bel nulla, quel che c'è basta. E basta in effetti. Il modo schietto e diretto che ha di dire le cose e girare per me è sempre convincente.
Purtroppo più di tanto il film non va, sembra rimanere costantemente ancorato ad una natura blockbuster che in nessun modo gli appartiene, finendo con l'essere un ibrido che non accontenta nessuno.
Da urlo il piano sequenza finale sulla Luna e le sequenze iniziali girate in uno splendente bianco e nero virato sul blu.
Purtroppo più di tanto il film non va, sembra rimanere costantemente ancorato ad una natura blockbuster che in nessun modo gli appartiene, finendo con l'essere un ibrido che non accontenta nessuno.
Da urlo il piano sequenza finale sulla Luna e le sequenze iniziali girate in uno splendente bianco e nero virato sul blu.
Non capirò mai questo tuo accanimento contro Armageddon.... Secondo me sono gli altri i film con cui prendersela...
RispondiEliminaSono tanti. Oggi è toccato ad Armageddon.
RispondiEliminaE' il cinema della truffa che ti spaccia per epica la solita trita minestra. Non ci posso stare al bidone.
non è una truffa secondo me.... Si sa benissimo a cosa si va incontro... Il cinema della truffa è La Guerra Dei Mondi....
RispondiEliminaNo secondo me è l'esatto contrario.
RispondiEliminaChe poi io sappia che da quel regista mi posso attendere solo quello è un altro conto, ma io ilpubblico standard non bada al nome del regista ecc. ecc. ma a come si propone il film, cioè come un catastrofico.
Il pubblico non è così ignorante come lo dipingi... Il nome Steven Spielberg non passa completamente inosservato.... E da Spielberg non si aspetta film come quelli...
RispondiEliminaPerchè a te non è piaciuto. A me è sembrato quel che era lecito aspettarsi. Non il miglior Spielberg, ma non si può pretendere sempre il massimo.
RispondiEliminaOk è inutile ricominciare questo discorso, lo so...
RispondiEliminaMio Dio ho visto questo film anni e anni fa...bhà...mi ricordo che era un brutto periodo,bevevo molto,frequentavo la gente sbagliata e avevo qualche problema con la legge...una di quelle sere vidi prprio questo film.inutile dire che non mi fece ne caldo ne freddo.
RispondiEliminaPensavo ti avesse trasformato nell'uomo che sei.
RispondiEliminaSta facendo una descrizione come fosse il protagonista di un noir... Fondamentalmente era come adesso molto + libertino e convinto che nella vita l' unica cosa importante fosse non fare un cazzo e divertirsi fino alla morte.... Capisci adesso chi sta cercando di emulare il Gulla...
RispondiEliminaP.S. Ah toccava sempre le orecchie...
Sempre con Er Compatto per parlare di score, oggi tocca a Space Cowboys di Lennie Niehaus assiduo collaboratore di Eastwood, Niehaus compone uno score corto come sempre, evidentemente Eastwood lo vuole corto (lo score), con temi belli, patriottici, ma poco incisivi e alla fine ne risulta uno score un pò fine a se stesso.
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