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23.11.05

Vittime illustri

Oggi su Repubblica cartaceo, nella pagina della cultura c'è una bellissima intervista di Loredana Lipperini a Niccolò Ammaniti, il quale confessa undipendenza insospettabile dai videogiochi.
I toni non sono assolutamente pacati o conciliatori, addirittura Ammaniti non fa fatica ad ammettere che ad un certo punto si vedeva di schiena come la visuale tipica da videogame e che se avesse attaccato prima con World Of Warcraft non avrebbe fatto lo scrittore.
Ma ancora più bella è l'analisi che lo scrittore fa dei meccanismi della videoludica moderna e di come questi attraggano e poi incatenino il giocatore in un perverso meccanismo simil-narrativo.

11 commenti:

  1. Anonimo11:32 AM

    non sono un grande amante dell' Ammaniti scrittore...

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  2. più dell'Ammaniti elfo?

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  3. Anonimo11:46 AM

    L' Ammaniti elfo è un mito. Darei non so cosa per giocare nel suo party (non so se si dice così, mi scuseranno i giocatori di MMORPG)

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  4. Chissà che storione.....

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  5. Anonimo12:04 PM

    io faccio il mago, alla fine lo tradisco e lo uccido per passare in un altro party...

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  6. Anonimo12:11 PM

    noi sappiamo chi va ai quei party vero amici? ;)

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  7. Anonimo10:17 AM

    cheppalle...

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  8. Anonimo1:06 PM

    davvero una bella intervista...
    ne stan parlando in molti sui blog, basta dare un'occhiata a technorati "ammaniti".

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  9. infatti non è niente male. Ma non mi stupisce, la Lipperini non è pizza e fichi.

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  10. Anonimo12:56 AM

    A me Ammaniti è sempre sembrato poca cosa tuttavia...

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