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11.4.06

Inside Man (id., 2006)
di Spike Lee

Ero ansioso di vedere Spike Lee, regista dalle alterne fortune e dalle alterne realizzazioni, ma sempre coerente e personale, alle prese con un film di genere, cioè stretto nelle maglie e nelle regole più ferree del cinema americano.
Fino ad ora i film di Spike Lee sono stati in linea di massima (se si eccettuano eccezioni come Malcom X) film all'europea, cioè film liberi, difficilmente inquadrabili in una categoria e tantomeno in un genere, film nei quali poteva spaziare, innovare e fare quello che voleva (e molto spesso l'ha fatto bene). Con Inside Man invece deve necessariamente rispettare delle regole, dei ruoli e tutta la sua personalità la deve incanalare in direzioni prefissate. E così ha fatto.
Il negoziatore morale e determinato, i criminali astuti e il grande vecchio corrotto e la polizia impaziente e un po' avventata. Tutti caratteri fortemente tipizzati con i quali Lee paga il suo tributo al genere per potersi concedere molta più libertà innovativa con lo splendido personaggio di Jodie Foster (una specie di Mr. Wolf) e soprattutto con i newyorchesi, vera passione di Spike Lee.
Come spesso accade nei suoi film infatti sono i caratteri marginali ad essere importanti, le comparse che guardano, gli albanesi, greci, italiani, messicani e afroamericani che si incontrano e molto spesso scontrano a New York.
Se una volta Spike Lee faceva film nei quali metteva a nudo le contraddizioni della convivenza multirazziale, ora la sua evoluzione lo ha portato a mettere in scena i modi nei quali questa convivenza armonizza la vita, i modi in cui è funzionale allo sviluppo dell'America.
Unica cosa che davvero non mi è piaciuta sono state le sequenze "avanti nel tempo" degli interrogatori girate in sovraesposizione.

P.S. Chi ha notato che nel furgoncino della polizia si vedono immagini (in quel caso assolutamente inutili) di Google Earth e ad un certo punto anche una di Virtual Earth?





7 commenti:

  1. carino il template sistemato...
    molto più in ordine, carino!

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  2. Si non ce la facevo più era troppo stretto e senza nessun motivo, ora da' un po' più di respiro.
    La barra laterale l'ho spezzata perchè non mi piaceva che il verde andasse in giù ad oltranza ma anche che si bloccasse di botto era brutto, così....

    La cosa è partita perchè in questi due giorni ho fatto una full immersion di template per sistemare quello di un amico che tra poco andrà online, così ero talmente pieno di CSS in testa che mettere le mani al mio è stato un attimo.

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  3. Anonimo1:40 PM

    mia opinione:

    negoziatore non è morale, infatti viene promosso "di livello" per spinte politiche...

    jodie foster con wolf non c' entra nulla, anche se capisco il paragone...

    D' accordo sulle sequenze "avanti nel tempo"

    Morale della favola secondo me:
    Non mi sembrava un film di Spike Lee onestamente... Però mi è piaciuto.

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  4. Anonimo2:04 PM

    perchè è cambiato qualcosa nel templeit?ma dove????????

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  5. Piccole cose. Ho allargato tutto e la barra di destra ora è spezzettata.

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  6. Hai ragione lo devo levare anche perchè è chiuso da tempo ormai.
    Pulsatilla ha preso il suo posto. Però a me piaceva, soddisfava il mio lato melodrammatico, cosa che bella in rosa non fa. FINISCE CON E VISSERO TUTTI FELICI E CONTENTI!!
    Neanche un morto, un'agnizione drammatica, un male incurabile, una vita distrutta....

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  7. Anonimo8:26 PM

    io lo trovo un film assolutamente ben fatto, sembra un po sullo stile di tarantino, con le sequenze avanti nel tempo ma assolutamente ben incatrate :D
    Solitamente questi film mi annoiano, ma in questo i colpi di scena non mancano di certo.. un consiglio? affittatelo

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