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31.5.06

La risposta all'accordo Yahoo-eBay

"At the most people currently have access to only around 500 television channels. They should have access to everything - that is where we are heading", più chiaro di così era difficile che potesse esprimersi Eric Schmidt, amministratore delegato di Google, e cmq se non fosse bastato ha poi precisato che una guida tv altro non è che un motore di ricerca per programmi televisivi.
Se dunque la televisione in rete (IPTV) moltiplicherà i canali creandone tanti quanti sono i siti web, Google li indicizzerà in una categoria a parte e fornirà i mezzi per fruire di questi canali. Niente produzione di contenuti per il colosso di Mountain View, come era prevedibile, ma la classica organizzazione dell'esistente.
A questo punto inoltre prende molto più senso il nuovo brevetto per la videopubblicità contestuale di cui si era parlato e di cui molti avevano riso. Pensando che sarebbe stata applicata ai viral video di Google Video et similia, faceva ridere l'idea di una pubblicità contestuale. Anche perchè lo spazio sarebbe esiguo: AdWords piazza tre annunci per pagina su milioni di pagine, la video pubblicità potrebbe piazzare una pubblicità per filmato, che non sono paragonabili in numeri alle pagine HTML.
Dunque venendo a mancare la massa critica sembrava sarebbe mancato anche il guadagno (a meno di non elevare i prezzi per le inserzioni, ma quella è una mossa a doppio taglio).
In questo modo invece l'idea ha decisamente più senso e la videopubblicità contestuale si pone come naturale evoluzione internettiana della tradizionale pubblicità.
Inoltre da alcune indagini fatte sui domini acquistati da Google è imminente il rilascio di Google Checkout, un nuovo servizio che supporterà la vendita e che potrebbe essere abbinato a Google Base o Google Analytics.

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