Già si dirà che ormai vanno di moda i film di stampo giovanilistico (o teen movie) sugli anni '80, eppure L'Estate Del Mio Primo Bacio è stato ovviamente girato prima di sapere del successo di Notte Prima Degli Esami (anche perchè è anche ambientato d'estate, quindi necessariamente si parla dell'estate scorsa).
Purtroppo non ho visto Notte Prima Degli Esami e non posso fare nessun raffronto, però posso dire che quest'opera prima di Carlo Virzì (fratello di) non si allontana molto dal cinema di Paolo Virzì, tanto da far pensare ad una collaborazione forte in fase di sceneggiatura.
Tratto dal libro Adelmo, Torna Da Me, il film spinge sui temi classici virziani: ragazzi che si muovono in un mondo che non comprendono tramite delle proprie semplici ed elementari leggi morali che poi si scontrano con la realtà grottesca dei fatti, il tutto caratterizzato da un'ambientazione di contorno fortemente legata al sociale (in questo caso c'è ben poco però).
Gli unici pregi veri del film (che per il resto è già pronto per il sabato pomeriggio di Italia Uno) sono una scrittura semplice, veloce, acuta e divertente e un casting fatto veramente molto bene dallo stesso Carlo Virzì che già aveva fatto questo per Caterina Va In Città.
Si parla molto bene delle musiche anni '80, e di quelle scritte e eseguite dagli Snaporaz il gruppo dove suona e compone sempre Carlo Virzì, ma a me sinceramente è sembrato il calssico uso cinematografico di appropriate canzoni d'epoca.
Purtroppo non ho visto Notte Prima Degli Esami e non posso fare nessun raffronto, però posso dire che quest'opera prima di Carlo Virzì (fratello di) non si allontana molto dal cinema di Paolo Virzì, tanto da far pensare ad una collaborazione forte in fase di sceneggiatura.
Tratto dal libro Adelmo, Torna Da Me, il film spinge sui temi classici virziani: ragazzi che si muovono in un mondo che non comprendono tramite delle proprie semplici ed elementari leggi morali che poi si scontrano con la realtà grottesca dei fatti, il tutto caratterizzato da un'ambientazione di contorno fortemente legata al sociale (in questo caso c'è ben poco però).
Gli unici pregi veri del film (che per il resto è già pronto per il sabato pomeriggio di Italia Uno) sono una scrittura semplice, veloce, acuta e divertente e un casting fatto veramente molto bene dallo stesso Carlo Virzì che già aveva fatto questo per Caterina Va In Città.
Si parla molto bene delle musiche anni '80, e di quelle scritte e eseguite dagli Snaporaz il gruppo dove suona e compone sempre Carlo Virzì, ma a me sinceramente è sembrato il calssico uso cinematografico di appropriate canzoni d'epoca.
hai ragione, il significato in quel caso era "una realtà dei fatti grottesca", così sarebbe stato più chiaro che mi riferisco ad una realtà di fatti paricolari che in quel caso è grottesca.
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