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20.8.06

Il Giardino Delle Vergini Suicide (The Virgin Suicides, 1999)
di Sofia Coppola

Primo lungometraggio della figlia dell'illustre Francis, Il Giardino Delle Vergini Suicide è anche il primo capitolo di un'ideale trilogia su un certo tipo di femminilità che è poi proseguita con Lost In Translation e Marie Antoinette.
Di questo primo film rimane impresso più che altro lo stile secco e deciso e le alte aspirazioni che passano attraverso una storia non troppo elaborata e che stranamente a tratti vengono raggiunte.
Il Giardino Delle Vergini Suicide riesce infatti a parlare a diversi livelli, da una trama prettamente giovanilistica e a tratti ruffiana (la voce off che racconta e descrive i bambini della zona) Sofia Coppola riesce ad andare anche più a fondo su un tema in fondo molto usurato come la difficoltà adolescenziale. Il malessere delle 5 ragazze non è spiegato, non è sviscerato e non è risolto ma passa lo stesso attraverso lo schermo.
Inutili molte sequenze (specialmente quelle che coinvolgono i ragazzi che narrano) e ingenue altre ma tutto sommatto molto interessante.

12 commenti:

  1. Anonimo12:03 PM

    Anche a me non fece particolarmente impazzire, a differenza di Lost in Translation dove la mia anima radical-chic è uscita prepotente e sgomitante.
    Ma tu che tutto puoi, sei già riuscito a vederlo Maria Antonietta?

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  2. No Maria Antonietta ancora nulla, si parla di metà novembre e se lo vedrò in anteprima suppongo sarà roba di massimo una settimana prima...
    L'attesa è forte.

    Se posso cercherò di rivedere anche Lost In Translation....

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  3. Anonimo10:04 PM

    le vergini non l'ho visto (anche se ho la colonna sonora che mi piacque), prima o poi rimedierò.
    sono tra quei 4 gatti a qui lost in traslation non è piaciuto PER NULLA, l'ho giudicato addirittura irritante;
    se maria antonietta è fedele alle premesee del trailer lo sarà ancora di più.
    ma sei tornato dalle vacanze o son apparizioni fugaci?

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  4. Apparizioni decisamente fugaci che avvengono per lo più attraverso il telefono cellulare...

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  5. Anonimo6:34 PM

    Ti credo che fa la regista con quel cognome...
    Prima arredava appartamenti (ai tempi del padrino parte III), mo DI PUNTO IN BIANCO diventa regista, chissà perchè...
    Non mi riesce a stare simpatica Sofia Coppola, anche se i suoi film sono sempre idee perlomeno interessanti...

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  6. Di certo con quel cognome non ha avuto difficoltà, però non lo si può considerare per questo a prescindere uno svantaggio o un difetto l'essere facilitati dalla nascita...

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  7. Anonimo10:10 PM

    "Il giardino delle vergini suicide" non è di certo un capolavoro, ma come primo film l'ho trovato molto promettente (ricordo a chi commenta che non tutti hanno esordito con un "L'infanzia di Ivan" e che tanti miti del cinema non hanno fatto granché alla prima prova e comunque non così bene). Sono andato a vedere "Lost in traslation" con queste aspettative e l'ho trovato un gran bel film, e, consapevolmente o meno, riflette un gran bel cinema (tutta un'altra cosa rispetto al padre a mio avviso)! Splendido Murray, no?

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  8. Anonimo9:50 AM

    non è uno svantaggio, è un enorme vantaggio e credo che chi ce l' ha abbia il dovere di sfruttarlo a pieno... Sembra che lei ci stia riuscendo... Sembra...

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  9. Phoenietzsche non ti piace il cinema di F.F.Coppola?

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  10. Anonimo5:36 PM

    Diciamo che "Apocalypse Now" è senz'altro un capolavoro, ma "Il Padrino" è al massimo un bel fotoromanzo... Non che non mi sia piaciuto, ma la fabbrica delle immagini?

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  11. Anonimo6:30 PM

    Volevo dire che Sofia ha preso una strada personale. Il primo scoglio dei figli d'arte generalmente è quello di non riuscire ad abbandonare il sentiero famigliare... bisogna "uccidere" i propri padri!

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  12. Anonimo11:35 PM

    Ho visto Lost in Traslation e Marie Antoinette. Questo mi ha indotto alla sventuratissima idea di vedere anche questo film. E' di una bruttezza sconcertante. Se sofia Coppola non fosse figlia di suo padre sarebbe stato il suo primo e ultimo film. Perchè le ragazze si ammazzano in modo splatter?? Ricordano un po' i Lemmings.

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