Fare un film in digitale ad alto budget, come sono quelli Pixar o Dreamworks, richiede tempo e soldi. Richiede una lunga gestazione e una lunga pianificazione. Decidere quale sarà il soggetto e come verrà trattato, se sia adatto al proprio pubblico e al momento sono le cose più importanti per uno studio di produzione che come prima cosa pensa al profitto.
Ora, mi chiedo come sia possibile che sempre più vedo i medesimi soggetti portati sullo schermo da studi concorrenti....
I primi se non sbaglio furono Z la Formica e A Bug's Life, e si pensò alla fuga di notizie, infondo la Dreamworks era uno studio emergente. Poi fu la volta di Alla Ricerca di Nemo e Shark Tale. Poi è stato Madagscar e Uno Zoo In Fuga. Adesso anche Happy Feet, il cartone digitale parlerà della vita dei pinguini imperatori come La Marcia Dei Pinguini (ed è un progetto che lo precede di parecchio) e addirittura a Ratatouille il prossimo cartone Pixar corrisponde Giù Per Il Tubo della Dreamworks...
L'unica cosa che mi angoscia è il grado di importanza che ricopre la Aardman nel progetto di "Giù per il tubo".
RispondiEliminaNon sei un amante di Nick Park e dell'umorismo inglese?
RispondiEliminaAll'opposto: è appunto questo ibrido strano del quale è difficile capire quanto sia responsabile la Aardman e quanto la DreamWorks Animation a preoccuparmi.
RispondiEliminaFinora la collaborazione si era limitata a una semplice distribuzione di un prodotto già finito, adesso le cose sembrano essere produttivamente più complesse.
In ogni caso, aspetteremo e vedremo. (E giudicheremo.)