Confetti tenta la difficile impresa di mettere in scena un film con una tecnica diversa dal solito: basandosi sull'improvvisazione.
Gli attori hanno dei canovacci, sanno come sono fatti i loro personaggi e che tipo di scena devono recitare ma per il resto vanno a ruota libera. Questo comporta anche dei cambiamenti nella regia, la macchina da presa non è sempre cosciente di chi sia meglio inquadrare in quale momento e quindi tenta di tenersi in un delicato equilibrio tra le parti, a distanza e soprattutto non è mai fissa ma tenuta a mano, in modo da poter modificare rapidamente l'inquadratura.
Ma la novità si limita a questo perchè per il resto il film cerca di essere tradizionale e ci riesce. Il risultato per chi ignorasse il diverso modo di recitare è semplicemente un film come molti altri in cui i dialoghi sono scritti in maniera un po' particolare.
Alla fine Confetti non brilla per inventiva nè per intelligenza (ancora i soliti stereotipi sui gay), nè tantomeno per un gusto cinematografico particolare. Sembra anzi un residuato di altri tempi.
Gli attori hanno dei canovacci, sanno come sono fatti i loro personaggi e che tipo di scena devono recitare ma per il resto vanno a ruota libera. Questo comporta anche dei cambiamenti nella regia, la macchina da presa non è sempre cosciente di chi sia meglio inquadrare in quale momento e quindi tenta di tenersi in un delicato equilibrio tra le parti, a distanza e soprattutto non è mai fissa ma tenuta a mano, in modo da poter modificare rapidamente l'inquadratura.
Ma la novità si limita a questo perchè per il resto il film cerca di essere tradizionale e ci riesce. Il risultato per chi ignorasse il diverso modo di recitare è semplicemente un film come molti altri in cui i dialoghi sono scritti in maniera un po' particolare.
Alla fine Confetti non brilla per inventiva nè per intelligenza (ancora i soliti stereotipi sui gay), nè tantomeno per un gusto cinematografico particolare. Sembra anzi un residuato di altri tempi.
beh...esecizi di stile...
RispondiEliminasi ma proprio dai dubbi risultati....
RispondiEliminaEh. Sul mercato italiano non sarà certo stavolta che sfonderà il mockumentary-
RispondiElimina(anche perché, tra l'altro, mi pare che la promozione occulti sapientemente la natura mock- del film)
??????
RispondiEliminaSo di non sapere e quindi sono un passo acanti,ma queso termine proprio non lo conoscevo,che significa Mock???
il mockumentary è il finto documentario.
RispondiEliminaMA anche il film nasconde bene quest'attitudine, nel senso che non è che sembri troppo un documentario. Giusto per le interviste...
Ma quindi detto in parole povere:
RispondiEliminasarebbe un film di gay che dicono cose a cazzo?
No bell'idea, mamma mia che idea...
Ma chi cazzo glieli da i soldi a sta gente.....
franco scusami,ti voglio bene ma sono costretto a correggerti:
RispondiEliminaIl termine gay non è politicamente corretto..sai quanto io ci tenga a queste cose,ti invito nei prossimi post ad usare il termine ricchioni(di scuola Lino Banfi)
"ricchione" non mi piace....
RispondiEliminaScuola lino banfi......
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