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7.7.07

L'involontario esperimento Sicko

A quanto pare Sicko non sta andando niente male al box office. Anche se è ufficialmente nono la media spettatori per sala è altissima, quasi quanto quella del numero uno, Ratatouille. Il che vuol dire che nonostante la distribuzione in poche sale queste sono state prese d'assalto.

Non certo quello che si aspettavano i produttori (o dicevano di aspettarsi) quando il film fu indebitamente messo online, settimane prima della sua uscita effettiva.
Questo caso ha dunque fatto e continuerà a fare (perchè la parte più interessante non sarà l'incisione sul pubblico della sala ma su quello dei DVD) da test per la questione "pirateria/danni al cinema".
Quello che sembra emergere fin'ora, e che su internet si sostiene da parecchio, è che in realtà la pirateria danneggia poco se non per nulla l'uscita cinematografica di un film, specialmente se molto atteso.
Se è vero infatti che una parte del pubblico che scarica lo fa per non andare al cinema, ne esiste tutta un'altra, quella dei leader d'opinione, che non solo in molti casi scarica e poi va anche al cinema ma soprattutto scarica e sparge la voce sul film. Una simile possibilità di vedere in anteprima il film è infatti un modo sicuro per far parlare dell'opera (se questa vale), creando più interesse e aspettativa di quanto si potrebbe fare altrimenti.

Certo il caso di Sicko non è proprio quello del tipico film, il documentario di Moore sulla sanità americana infatti è uno di quei film inchiesta per i quali in molti sono pronti a scambiare il valore cinematografico con quello informativo. In sostanza sono quei film che se presentano informazioni rilevanti verranno comunque giudicati interessanti e consigliati agli amici anche se sono noiosi o fatti male.
Il problema dei grandi studios è semmai quello dei film-truffa, dei film venuti male e dei film minori. Tutti quei film insomma che possono incassare solo nel primo weekend perchè poi si sparge la voce che sono da evitare e per i quali si punta sempre sull'effetto sorpresa o sull'inganno dei trailer (girati meglio del film stesso). Quel tipo di film sarebbe affossato da un'anteprima diffusa e obiettiva come quella di internet.
Per questo l'opposizione di Hollywood al mondo della pirateria in rete deve essere netta e compatta. Perchè anche se in alcuni casi li favorisce e molto la verità e che sottrae controllo al mercato impedendogli o comunque rendendogli molto più difficile mettere a fuoco o a punto strategie e inganni.

1 commento:

  1. Anonimo3:49 PM

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