Ecco che succede a scrivere di getto senza vedere le cose in prima persona: si scrivono articoli pieni di livore basandosi sulle iperboli giornalistiche che vanno subito fuori tema e sbagliano ad inquadrare i nemici. Soprattutto si rischia una risposta simile che ti mette veramente in mutande.
Quanto me piacciono i registi che rispondono alle critiche, che si incazzano...come Mel Gibson.
RispondiEliminaMa che dici "vedere le cose in prima persona"?
RispondiEliminaSecondo te Bocca ha il tempo di vedere il film in prima persona? A che serve poi?!
Ero sarcastico. (cit)
RispondiElimina"scuola Aspesi" proprio
RispondiEliminaChapeau.
RispondiEliminama la vera domanda è:
RispondiEliminache vuol dire vedere un film in seconda (o terza) persona
??
significa farselo raccontare da un altro o basarsi su quello che si legge riguardo al film.
RispondiEliminaBocca è anziano e secondo me non ci vede nemmeno più tanto bene. Un po' di rispetto.
RispondiEliminacon tutto il rispetto, giorgio bocca è da un bel pò di tempo che non ci sta più tanto con la testa..
RispondiEliminaSì, l'intervento di Bocca è stato fuori luogo.
RispondiEliminaMa penso che sia stato dettato dall'esasperazione di un sentimento molto comune, che si può riassumere in una frase di Bocca: "Ma una tragedia come quella di Stazzema non la si inventa o non la si cambia per fare un film." (o un libro...)
e proprio lì sta l'errore. Nel non capire che il cinema non è un documentario, nemmeno quando è un documentario, che il cinema non insegna nemmeno quando è didascalico. Il cinema mente per ragionare intorno ad un tema non illustra un fatto.
RispondiEliminaSono stradaccordo con quel che dici, sono stato alla Feltrinelli di via Appia all'incontro con Spike lee, era penoso constatare l'approccio al cinema di certi individui come quello dell'ANPI che , è ovvio, parlava senza aver visto niente e comunque pretendeva il documentario.
RispondiEliminache poi possono dire quello che vogliono, basta che si rendono conto che non si sta parlando di cinema.
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