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25.11.09

Dorian Gray (id., 2009)
di Oliver Parker

Come quando in Photoshop si dà l'ordine Merge Down fino a che da tanti livelli non ne rimane uno solo che li comprende tutti appiattendoli così dal merge di Dorian Gray rimane la doppia vita.
"Il mio Dorian Gray è come Mick Jagger, si chiede cosa fare quando puoi fare qualsiasi cosa?" da questa laconica affermazione del regista che sarebbe arduo anche solo cominciare a correggere prende le mosse un film "moderno" per giovani che gli rende appetibile il racconto di Wilde e anche per l'occasione educativo. Alla fine Dorian si pente di tutto e si condanna a morire per amore di una ragazza (ho detto ragazzA eh!).

Lui è Caspian, Colin Firth sembra Orson Welles (prima in versione Macbeth, poi Mr. Arkadin e infine invecchiato proprio Charles Foster Kane) e le scene di sesso perduto (?!?!) uno spot Campari. Si salva solo Rebecca Hall per meriti extracinematografici.

4 commenti:

  1. frankie6666:23 PM

    d'accordo sui meriti extracinematografici.

    Ah che meriti...

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  2. Anonimo9:37 PM

    Per meriti extracinematografici, ahah!
    Mi aspettavo la cagata pazzesca, ma non così pazzesca però...

    Ale55andra

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  3. Già. E la scena finale con l'incendio (e le dissolvenze da tv movie) chiudono perfettamente... il quadro.
    (hi hi hi hi)

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