FUTURE FILM FESTIVAL 2010
CONCORSO
CONCORSO
Ti attirano con quelle cose del tipo "una volta tanti anni fa ha lavorato con Miyazaki" e con un tratto da studio Ghibli e poi ti ritrovi intrappolato per 90 minuti che sembrano 140 a vedere un polpettone senza capo nè coda che vorrebbe essere miyazakiano con tutte le forze (bambini, ecologismo, reminiscenze, viaggio interiore...) e invece è solo noioso.
Se però c'è una cosa che Mai Mai Miracle dimostra è che i giapponesi non sono immuni dalla dipendenza da un retaggio ingombrante e fastidioso. Non solo Miyazaki infatti ma anche moltissime velleità da Kurosawa si intuiscono nell'opera di Kabuchi che però non riesce mai a centrare il punto della questione come se non comprendesse il perchè di quello che fa.
Mai Mai Miracle insiste sulla sensibilità infantile senza mai riuscire a comunicare quei sentimenti ostentati dalla sceneggiatura, tenta la poesia in molte immagini senza riuscire mai ad impressionare o convincere veramente.
Così facendo si disinteressa di componenti come ritmo, intreccio, svolgimento... Quelle cose che, in assenza di una mano sapiente, fa sempre piacere trovare.
ti credo Miyazaki c'e n'e uno. E nessuno e mai riuscito neanche ad avvicinarvisi....
RispondiEliminaHo cercato il trailer per vedere come era in movimento, e non è malvagio. Parlo solo di disegno e fattura; che sia un polpettone invece si capisce già dal trailer.
RispondiEliminala fattura è ottima
RispondiEliminaè la storia che ti ammorba