Pages

25.6.10

Dead Wait

Quando si tratta di seguire le mode e le tendenze, il web è in una strana posizione. Da una parte è la componente che più di tutte fomenta un trend, ampliandolo, allargandolo e declinandolo in mille modi possibili (lo vediamo in questo periodo con le vuvuzelas del mondiale sudafricano) dall'altra, a parte qualche meme particolare, non è quasi mai il medium in cui si originano le macrotendenze, ma tende più a cavalcarle.
Capita così che nell'ultimo periodo l'emergere di un cinema sempre più orientato alla diversa declinazione di tematiche horror classiche (zombie e vampiri sostanzialmente) abbia portato anche ad una serie pressoché infinita di spinoff e prese in giro di cui il mondo delle webserie è particolarmente vittima. E se dei vampiri si è già parlato a lungo, sugli zombie sembrava ci fosse meno interesse, almeno fino a Dead Wait.

Che la serie si occupi di zombie è evidente più che altro dal titolo perché per il resto, almeno all'inizio, non si direbbe. La forza di questo piccolo gioiello di narrazione tra il surreale e il thriller è infatti quella di saper creare un clima che è in primis ironicamente citazionista nei confronti della tradizione horror e catastrofica (siamo pur sempre su Internet!) e in seconda battuta, con il procedere degli episodi, sempre più centrato sul suo protagonista e sulle sue ossessioni.

Nessun commento:

Posta un commento