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26.3.11

Sorelle Mai (2011)
di Marco Bellocchio

In tanti ci avevano provato in varie maniere, nessuno l'aveva fatto in un film solo. Filmare il tempo che passa, segnato sui volti e sui corpi in crescita e in invecchiamento delle persone. Sorelle Mai è un film girato in 8 anni, un film nel quale le persone invecchiano e i bambini crescono. Marco Bellocchio l'ha girato in 6 estati approfittando dei seminari di regia che tiene a Bobbio, di volta in volta affrontando una dimensione particolare della storia, girando scene fini a se stesse ma anche no. Il film ha dunque una storia generale ma ogni quadro (individuato dalla data dell'anno cui si riferisce) è quasi autoconclusivo.

Sorelle Mai è per l'appunto la storia delle sorelle della famiglia Mai e anche un po' di tutti gli altri membri, una storia di soldi, di provincia e di famiglia, quella di Bellocchio ampiamente rappresentata dai tanti parenti che ci recitano e lo stesso regista l'ha definito "la chiusura del cerchio iniziato con i Pugni in tasca". Cosa che sembra davvero eccessiva.
Sorelle Mai è ovviamente un film sperimentale, perchè nei seminari di regia questo si fa, perchè conta di più insegnare che rispondere ad un disegno generale (il film) e perchè poi tutto si è aggregato in un secondo tempo.

Il risultato però è godibile e conferma il decennio di grazia che sta vivendo quest'autore, un periodo in cui tutto quel che tocca sembra tramutarsi in oro, in cui non sbaglia un film, una mossa e in cui i temi che lo caratterizzano emergono nei film in maniera netta, chiara e potente.

7 commenti:

  1. Un film sorprendente, improvvisato ma che soddisfa molto di più di pellicole recenti più "ragionate". Il tema del disfacimento della famiglia, che era presente nel cinema di Bellocchio sin dai "Pugni in tasca" (peraltro abbondantemente citati), è trattato in maniera più rilassata, quasi fatalista, rispetto a quel film d'esordio così "arrabbiato". Mitiche le due zie rimambite, e anche l'amico Gianni Schicchi, l'uomo in frac dal nome pucciniano.

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  2. daccordo su molto ma non su tutto, non sul fatto che soddisfi più di pellicole recenti

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  3. Intendevo di Bellocchio. A me "Vincere" o "Il regista di matrimoni" non erano piaciuti neanche un po'...

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  4. davvero decennio di grazia per bellocchio ! se solo penso alla seconda metà degli anni 80 e al periodo fagioli....

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  5. per i piu giovani: intendo non il legume ma lo psicanalista con cui ha scritto i film piu astrusi dal 79 per un decennio( sempre secondo me eh )

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