C'è sempre eccitazione all'arrivo in sala di un nuovo film di John Carpenter. Non sempre però il risultato è all'altezza delle aspettative.
L'immenso Carpenter, un uomo assurto allo status di "classico" già in vita, non sta bene e si vede, gira al suo minimo sindacale, ripete se stesso e accontenta chi già lo ama senza però esaltare nessuno.
The Ward presenta infatti tutti i temi del regista (dall'ambiente chiuso e confinato dal quale non si esce, alle donne come vittime/protagoniste, al viaggio mentale, il trauma...) organizzati in una struttura finalizzata alla suspence, quella dell'eliminazione dei personaggi uno alla volta.
A mancare però è il guizzo che ci si attende da un regista che non segue un filone ma ci ha abituato a creare i filoni. Ecco The Ward è un film medio, che segue un percorso invece che batterlo, che non presenta nulla di nuovo (nemmeno una figura interessante come l'angelo amputato del suo Masters of Horror) e che si configura più che altro come un compendio del cinema carpenteriano.
Un film fieramente fuori dal tempo, che se ne fotte di tutti i mutamenti portati al genere dall'indigestione giapponese degli ultimi anni, che si abbevera di apparizioni anni '80 e disegni malefici, che suggerisce e non mostra e che infine fa bella mostra dei coltellacci. Cioè fa bella mostra del mezzo e non di chi lo maneggia, ovvero dell'atto in sè di squartare più che lo squartatore. Il timore è di subire non di chi ci farà subire.
Non lo so. Per me l'ultimo film di Carpenter rimane Vampires.
A me non è dispiaciuto, con i dovuti limiti. Un bel ritorno allo slasher di "Halloween", con innesti di thriller psico(pato)logico e l'aggiunta di un plot twist finale. Se tutti i film di genere fossero di questo livello...
RispondiEliminaDai su, anche Ghosts of Mars aveva i suoi bei guizzi. A me la scena in cui si salvano quelli che si drogano ha fatto scattare la standing ovation. E poi c'e' Statham che fa il cazzone :)
RispondiEliminasi appunto, c'è statham no carpenter!
RispondiEliminaIo mi sono sempre chiesto perché Carpenter sia tanto venerato. Sì, è una figura carismatica e ha fatto (anche) dei bei film, ma nulla che giustifichi l'eccitazione spasmodica che precede ogni sua opera. E nemmeno con tutta la benevolenza del mondo posso considerare gli ottimi Halloween e Fuga da New York dei "capolavori".
RispondiEliminaio non sono un talebano di carpenter, tuttavia oltre ad alcuni film memorabili mi sembra che il vecchio john faccia un cinema bello anche quando è brutto (come capita in questo caso). Oltre che aver dato il via a molte cose (come fece con halloween) è anche uno con un'idea di cinema e un'inventiva fortissime, che ha dato la sua impronta a tutto l'horror post anni '70.
RispondiEliminaLo capisco che ci sia chi stravede.
Azz...ci speravo in questo film. Però non so perché, stavolta non ci speravo poi così fortemente...tu mi dai la conferma. Vedrò coi miei occhi ovviamente.
RispondiEliminaAle55andra
Finalmente ci siamo !!! Ho già acquistato il biglietto per vedere il film domani, attendevo da molto un nuovo film di Carpenter, uno dei miei registi preferiti in assoluto.
RispondiEliminaHo avuto occasione di poterlo vedere in inglese qualche tempo fa, ma ho resistito per gustarmelo al cinema :-)
voglio proprio sapere che ne pensa un carpenteriano di questo film tipico del regista ma in fondo molto scialbo.
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