Si comincia con una bestemmia: “Penso che oggi non sia più il tempo di Stallone. Adesso tra i vari reality e Twitter la gente cerca il regular guy, lo abbiamo visto con Bourne [molto regular nd4c]: un tipo normale che spacca i culi”. Poi, dopo un calcio fortissimo alla base della sedia su cui è seduto, Paul “c’ho figli” Walker scompare sotto il tavolo e viene estromesso dall’intervista e rimane solo lui, Vin “il destino nel nome d’arte” Diesel.
Palesemente in tensione per l’intervista con I 400 calci, il buon vecchio Vin ha indossato una camicia bianca di 8 misure più piccola del necessario e contrae i bicipiti prima di dare ogni risposta. Lo spirito è quello giusto e io sono tranquillo, le domande me le ha fornite papà Nanni Cobretti.
Dominick Toretto, Xander Cage e Riddick si incontrano in un bar, chi ne esce con una bottiglia rotta in testa?
“Se c’è Riddick tutti gli altri”
Bravo, risposta giusta, ora possiamo iniziare.
“Grazie”
OT: c'era una cosa che non mi era ancora capitata alla fine della visione di un film. Un film può essere bello, brutto, fatto male, pretenzioso, commerciale, autoriale, stupido... ma per alcune pellicole questi giudizi vengono superati, e rimane solo la domanda: "Ma perché è stato girato questo film?".
RispondiEliminaQuello che mi sono chiesto dopo aver vito Cinque pezzi facili.
La penso alla stessa maniera. E se lo vai a dire in giro ti menano.
RispondiEliminaL'ho sempre saputo di stare sul blog di cinema giusto...
RispondiEliminapuoi dirlo forte
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