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5.2.14

I Knew Better - A proposito di Davis

Esce questa settimana il nuovo film dei fratelli Coen, senza dubbio uno dei più belli dell'anno scorso e uno dei più forti della loro carriera. Già visto e recensito a Cannes.

3 commenti:

  1. Bello ma gli manca qualcosa. La mancanza di una storia che si vada a completare, personaggi come la Mullighan o Goodman che restano sullo sfondo. Tutto ciò è grandioso e sprecato allo stesso tempo. Io voglio sapere chi è quel tizio, voglio sapere come finisce al suo amico in prigione, la storia del figlio e di Justin Timberlake cornuto. La storia dell'ex partner morto suicida, la storia dei suoi genitori e persino del suo gatto, la storia del padre, quella della sua avventura da marinaio. La storia di quel ragazzo che fa il cantante ed il marine. Ci sono davvero tanti bellissimi spunti, nessuno però si conclude con chiarezza. Rimane la curiosità di sapere che fine faranno tutti questi personaggi. Bello, ma crudelissimo.

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  2. E' la loro filosofia di vita e di film da tempo. Lebowski era così (anche se meno) per non dire di A serious man che si conclude con ancora maggior incompiutezza.
    a me piace molto il coraggio di avere così tante suggestioni ma poi seguire qualcos'altro, come se affermassero che tutte queste piccole cose non contano nulla di fronte alla tragedia dell'ordinaria e quotidiana infamità del vivere.

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  3. E' curioso ciò che scrive Reyad, perché a me una delle cose che più mi sono piaciute del film è proprio quel senso di "incompiutezza", l'attraversamento veloce di un pezzo brevissimo della vita del personaggio che viene solo sfiorato.

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