Tre punti si sono sollevati in me durante la visione del film:
1) La Spagna ha il reparto effetti speciali più efficace, avanzato e integrato (nei film e nei generi) d'Europa, se si escludono i francesi (che però mi fa giustamente notare Frankie666 hanno venduto la loro anima all'America rinunciando ad ogni forma di personalizzazione). Sono capaci non solo di ottime prestazioni tecniche ma sanno anche farne un uso "europeo", cioè finalizzato al film senza distinzione di genere. Mi stupisce sempre come le commedie di Alex de la Iglesia siano piene di effetti speciali ottimamente integrati.
1) La Spagna ha il reparto effetti speciali più efficace, avanzato e integrato (nei film e nei generi) d'Europa, se si escludono i francesi (che però mi fa giustamente notare Frankie666 hanno venduto la loro anima all'America rinunciando ad ogni forma di personalizzazione). Sono capaci non solo di ottime prestazioni tecniche ma sanno anche farne un uso "europeo", cioè finalizzato al film senza distinzione di genere. Mi stupisce sempre come le commedie di Alex de la Iglesia siano piene di effetti speciali ottimamente integrati.
2) La Spagna è palesemente in un momento di fertilità cinematografica fortissima, come non ne ha mai auti nella sua storia. Con Almodòvar a fare da faro ci sono (giusto per dire i più noti) Guillermo Del Toro, Alejandro Amenabar, Alex de la Igelsia ecc. ecc. E questi sono solo quelli che al momento arrivano da noi. Succede come sempre nei momenti di fertilità artistica che emergono anche molte altre professionalità che hanno la possibilità, lavorando con bravi autori, di fare cose più interessanti in film importanti, hanno la possibilità di crescere e mettersi in mostra. Ci sono attori come Javier Bardem, Penelope Cruz, Marisa Paredes e Carmen Maura, ci sono direttori della fotografia come Navarro, seneggiatori come Jorge Guerricaechevarria.
Abbiamo anche noi attori bravi, ma chi li mette in luce, chi gli dà ruoli che li esaltino?
Mi chiedo: ora che ci stiamo accorgendo di questo movimento spagnolo non è che è già finito?
3) Qualche settimana a partire da questo post si faceva un discorso sugli horror e sull'estate, perchè escano tutti d'estate e perchè anche la televisione si metta a trasmetterne solo d'estate. A prescindere dalla motivazione che l'horror è un genere che tira di meno e d'estate si raschia il fondo del barile (questo però potrebbe valere anche per altri generi), c'era chi aveva avanzato l'ipotesi che l'horror serve a rimorchiare, d'estate è il momento del corteggiamento e quindi la ente è più propensa ad andarli a vedere perchè "funzionali". Beh ieri in sala c'era una sola coppia. Una sola. A sorpresa c'erano anche due ragazze da sole. Da quando in qua due ragazze da sole escono per andare al cinema e si vanno a vedere un horror???
Continuo a parteggiare per l'ipotesi che ebbe ad esprimere Gokachu nei commenti.
Lo dico per sentito dire, ma pare che in Giappone alcuni cinema proiettino in continuazione horror italiani d'antan (tipo Suspiria) e che il pubblico sia quasi esclusivamente composto da giovani studentesse.
RispondiEliminaBeh però non sappiamo se in giappone c'è la medesima concezione dell'horror che c'è da noi, cioè non sappiamo se anche in giappone d'estate non si programmano che horror.
RispondiEliminaAlla fine non saprei se questo è valido anche per gli altri paesi europei, non sarebbe male scoprire che lo facciamo solo noi...
Andandoa vedere i programmi cinematografici di una città europea presa a casaccio, pare che non ci sia la wave horror nostrana: solo uno in programmazione (La Colline a des yeux)
RispondiEliminaboh ma del resto ogni paese come ha la sua cultura cinematografica personale avrà anche le sue abitudini di fruizione.
RispondiEliminaquanto al connubio horror & ragazze: ho letto da qualche parte che stanno quasi superando i maschi, per lo meno nella fascia 14-19.
come esperienza personale non saprei dire: per esempio la spina del diavolo l'ho visto sabato pomeriggio (orario che d'inverno è preso d'assalto dai ragazzini) col mio boyfriend e in sala c'eravamo solo noi, ma nell'altra sala c'era silent hill che forse ha avuto maggior fortuna.
Ma come che ci stavano a fare lì? Due ragazze da sole a vedere un horror e tu non ti ci sei buttato? Gparker...
RispondiEliminaUltimamente ti dedichi allo specifico in generale. Lo specifico del cinema, lo specifico del bianco e nero, lo specifico del colore, lo specifico umano, lo specifico degli horror d'estate. Sai che leggo tutti i giorni il tuo blog e che quindi conosco e mi interessa il tuo pensiero (almeno quello pubblico). Ma queste menate continue non capisco dove vogliano arrivare. Sospetto che questo sia il vero nuovo gioco dell'estate 2006: "Lo Specifico dello Specifico".
RispondiEliminaGenio che sei Gparker!
Il vero gioco è "Lo specifico di gparker". Non so è un po' una mia fissa da tempo il fatto che ogni cosa abbia un cuore (lo specifico) che la contraddistingue dal resto e attorno al quale si lavora per ampliare differenziare, innovare ecc. ecc. Ma quello specifico rimane sempre uguale a sè fino alla rivoluzione seguente...
RispondiEliminaIl contributo di Gokachu getta nuova luce su quello che a questo punto è un costume italiano....