Ambientato nell'Inghilterra di inizio novecento ma girato rigorosamente in America (cosa che si capisce anche dal fatto che la protagonista è un'americana) da un regista europeo, Lo Sparviero di Londra è una specie di tentativo di fondere il classico thriller con il melò (non a caso c'è Sirk).
La protagonista, il personaggio su cui vengono catalizzate tutte le attenzioni emotive degli spettatori non a caso è una donna (interpretata da una giovane Lucille Ball), una donna forte ma che sa diventare fragile al momento giusto e gran parte del film, una volta chiaro chi sia l'assassino, è occupata dai subbugli interiore dei due amanti.
La cosa più curiosa rimane però l'impostazione narrativa fortemente europea (i movimenti di macchina e molti altri accorgimenti guardano palesemente al Lang di M, Il Mostro di Dusseldhorf) che nella parte centrale non corre dritta e asciutta verso l'individuazione del colpevole ma si diletta a ritrarre figure di varia umanità assolutamente accessorie. I possibili colpevoli che la protagonista passa in rassegna sono una divagazione assolutamente inutile ai fini della trama e tuttavia interessante. In uno di questi ruoli c'è un inedito Boris Karloff in versione dolcemente pazzoide...
La protagonista, il personaggio su cui vengono catalizzate tutte le attenzioni emotive degli spettatori non a caso è una donna (interpretata da una giovane Lucille Ball), una donna forte ma che sa diventare fragile al momento giusto e gran parte del film, una volta chiaro chi sia l'assassino, è occupata dai subbugli interiore dei due amanti.
La cosa più curiosa rimane però l'impostazione narrativa fortemente europea (i movimenti di macchina e molti altri accorgimenti guardano palesemente al Lang di M, Il Mostro di Dusseldhorf) che nella parte centrale non corre dritta e asciutta verso l'individuazione del colpevole ma si diletta a ritrarre figure di varia umanità assolutamente accessorie. I possibili colpevoli che la protagonista passa in rassegna sono una divagazione assolutamente inutile ai fini della trama e tuttavia interessante. In uno di questi ruoli c'è un inedito Boris Karloff in versione dolcemente pazzoide...
questi vecchi film hanno sempre dei titoli affascinanti... Mi tentano una cifra...
RispondiEliminaQuesto cmq non è niente di che...
RispondiEliminaa me è piaciuto: mi ha tenuta bloccata fino all'ultimo. Pazienza per le sdolcinature: è del 47!
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