Eric Schmidt avvisa che è di prossima introduzione un filtro per i contenuti inviati a YouTube, il che significa che ben presto YouTube non accetterà filmati nei quali è presente materiale coperto da diritto d'autore. Un'innovazione annunciata da tempo (dall'acquisizione di Google) e che le stesse major televisive e cinematografiche hanno cominciato a caldeggiare con crescente violenza negli ultimi tempi.
Si sa ancora poco, non è noto quanto materiale sarà legittimo uploadare e che tolleranza sarà applicata, tuttavia qualora le cose dovessero andare in questa direzione si potrà parlare di fine di un'era.
La fine dell'era del più grande archivio video del pianeta in cui trovare i gol di una partita già poche ore dopo la messa in onda, dove trovare spezzoni di film, di episodi televisivi e di show comici o anche di materiale vintage.
Finisce un'era di illegalità (perchè di questo si trattava) per una parzialmente più legale (o per una dove ci si incammina verso la legalità), dove i contenuti digitali saranno gestiti direttamente dai legittimi detentori di diritto che decideranno se lasciare mano libera agli utenti (improbabile), gestire autonomamente la messa online dei loro video (probabile) o appaltare questo a grossi contenitori come YouTube (molto probabile), ma tutto sempre con il loro ferreo controllo su cosa e quanto mettere online.
Questo non significa che ci sarà una regolamentazione della pirateria (film e serie televisive continueranno a girare in rete senza controllo) ma significa la fine della libera pubblicazione del materiale rielaborato, tagliato e collezionato dagli utenti. La fine di un certo tipo di user generated content, perchè se anche alcuni produttori consentiranno il mashup del loro materiale, sarà comunque qualcosa di inquadrato dentro dei paletti, dunque inaccetabile.
La fine di un'era non vuol dire la morte di tutto, vuol dire trasformazione, rinascita. Dispiace anche a me perdere una simile possibilità ma so che se ne aprono di molte e nuove, che in questo modo potrò avere di più e meglio anche se con meno libertà.
E tanto prima o poi doveva finire.
Si sa ancora poco, non è noto quanto materiale sarà legittimo uploadare e che tolleranza sarà applicata, tuttavia qualora le cose dovessero andare in questa direzione si potrà parlare di fine di un'era.
La fine dell'era del più grande archivio video del pianeta in cui trovare i gol di una partita già poche ore dopo la messa in onda, dove trovare spezzoni di film, di episodi televisivi e di show comici o anche di materiale vintage.
Finisce un'era di illegalità (perchè di questo si trattava) per una parzialmente più legale (o per una dove ci si incammina verso la legalità), dove i contenuti digitali saranno gestiti direttamente dai legittimi detentori di diritto che decideranno se lasciare mano libera agli utenti (improbabile), gestire autonomamente la messa online dei loro video (probabile) o appaltare questo a grossi contenitori come YouTube (molto probabile), ma tutto sempre con il loro ferreo controllo su cosa e quanto mettere online.
Questo non significa che ci sarà una regolamentazione della pirateria (film e serie televisive continueranno a girare in rete senza controllo) ma significa la fine della libera pubblicazione del materiale rielaborato, tagliato e collezionato dagli utenti. La fine di un certo tipo di user generated content, perchè se anche alcuni produttori consentiranno il mashup del loro materiale, sarà comunque qualcosa di inquadrato dentro dei paletti, dunque inaccetabile.
La fine di un'era non vuol dire la morte di tutto, vuol dire trasformazione, rinascita. Dispiace anche a me perdere una simile possibilità ma so che se ne aprono di molte e nuove, che in questo modo potrò avere di più e meglio anche se con meno libertà.
E tanto prima o poi doveva finire.
e allora mi chiedo questa cosa: se youtube avrà contenuti filtrati, è possibile che nasca una nuova piattaforma dove i contenuti sono totamente liberi, no??
RispondiEliminaQuello dei contenuti protetti da copyright è un problema grosso. Esistono molte altre piattaforme successive a YouTube, ognuna un po' diversa. C'è Soapbox, Revver, Metacafè ecc. ecc.
RispondiEliminaMa tutti si sono premuniti fin dall'inizio di applicare una qualche forma di censura. Certo farlo è più facile quando ti inviano 10 video al giorno rispetto a quando te ne inviano un milione come a YouTube.
Il punto è che anche qualora sorgese una nuova piattaforma per la condivisione dei video che non si curasse di fare filtraggio, nel momento in cui questa venisse utilizzata massicciamente e raggiungesse un certo successo si riproporrebbe quanto avvenuto con YouTube, comincerebbero le cause legali.
Mamma mia che tono melodrammatico...
RispondiEliminaChe regolassero youtube era evidente, ma da qui a decretare la fine della pirateria....
Come al solito non leggi quello che scrivo.
RispondiEliminaSapevo che lo avresi scritto...
RispondiEliminaOrmai è come quando vai al bar ordini "il solito" e il barista ti capisce al volo...
Che meraviglia.