Pages

15.6.07

La Signora di Shanghai (The Lady From Shanghai, 1947)
di Orson Welles

La Signora Di Shanghai è l'ultimo film di Orson Welles fatto ad Hollywood, quello che ha scatenato la gigantesca frattura con i grandi studi, dopo la quale è cominciato il periodo di vagabondaggio europeo del regista alla continua cerca di fondi per realizzare altre opere.
Come tutti i film del post-Quarto Potere anche La Signora di Shanghai non è come Welles l'avrebbe voluto, ha una colonna sonora differente, scene realizzate in maniera diversa da come le avrebbe volute lui e tagli di montaggio che non gli appartengono. Tuttavia come spesso è accaduto il film rimane gigantesco comunque, specialmente nel finale con la famosissima sequenza nella casa degli specchi al Luna Park.
Noir sui generis (come già Lo Straniero) dove le figure sono annebbiate, la perdizione non è mai totale (solo accennata da una voce fuori campo ma mai realizzata concretamente) e dove la dark lady non è così dark, La Signora di Shanghai, è come spesso nel cinema di Welles, un film di intrighi di palazzo senza i palazzi, un dramma shakespeariano nella modernità.
Memorabili come sempre alcune soluzioni visive, come il lentissimo avanzamento dell'inquadratura durante la conversazione in tribunale e per l'appunto i giochi di specchi finali, un po' meno memorabile invece il moralismo finale.

Nessun commento:

Posta un commento