Mi fa sempre ridere come aperta una via tutti quanti ci si gettino a pesce per non rimanere indietro, dimostrando come siano stati fino a quel momento ai nastri di partenza incapaci di fare la prima mossa.
In questo caso la EMI aderisce a liberalizzare i suoi video su YouTube che gli corrisponderà i compensi dovuti (unendosi così ad altre major che hanno contratti simili con il colosso del video online) e immediatamente dopo la Warner annuncia che farà una partnership con Premium.tv per portare online il suo archivio di video online.
Il bello del regime stile far west (prima nella musica e ora nel mondo dei video) era che in rete ci fosse tutto, ma veramente tutto, anche se illegalmente. Ora questo tutto sta tornando in rete ma legalmente, cioè sono i legittimi proprietari che lo portano online, con contratti, licenze d'uso più o meno libertarie (ma confido che andando avanti saranno sempre più libertarie) e sistemi più o meno a pagamento.
Ma la domanda è: l'obiettivo comune è creare il regime precedente solo che legale (e quindi lucrandoci)?
Cioè la Warner sa che noi vogliamo tutto, ma proprio tutto?
E, se si, come si fa per tutte quelle cose che non hanno più o i cui diritti non si sa più chi ce l'abbia ma un signore nel Minnesota ne conserva una copia VHS e la vuole mettere su YouTube? Si fa come la BBC fece con un famoso telefilm inglese (di cui non ricordo il titolo) del quale si erano persi gli originali di alcuni episodi, cioè chiedendo al pubblico se qualcuno lo aveva per caso registrato all'epoca della prima messa in onda e poteva fornire una copia per la rimasterizzazione?
In questo caso la EMI aderisce a liberalizzare i suoi video su YouTube che gli corrisponderà i compensi dovuti (unendosi così ad altre major che hanno contratti simili con il colosso del video online) e immediatamente dopo la Warner annuncia che farà una partnership con Premium.tv per portare online il suo archivio di video online.
Il bello del regime stile far west (prima nella musica e ora nel mondo dei video) era che in rete ci fosse tutto, ma veramente tutto, anche se illegalmente. Ora questo tutto sta tornando in rete ma legalmente, cioè sono i legittimi proprietari che lo portano online, con contratti, licenze d'uso più o meno libertarie (ma confido che andando avanti saranno sempre più libertarie) e sistemi più o meno a pagamento.
Ma la domanda è: l'obiettivo comune è creare il regime precedente solo che legale (e quindi lucrandoci)?
Cioè la Warner sa che noi vogliamo tutto, ma proprio tutto?
E, se si, come si fa per tutte quelle cose che non hanno più o i cui diritti non si sa più chi ce l'abbia ma un signore nel Minnesota ne conserva una copia VHS e la vuole mettere su YouTube? Si fa come la BBC fece con un famoso telefilm inglese (di cui non ricordo il titolo) del quale si erano persi gli originali di alcuni episodi, cioè chiedendo al pubblico se qualcuno lo aveva per caso registrato all'epoca della prima messa in onda e poteva fornire una copia per la rimasterizzazione?
Registrati filmando il televisore per altro! (lo show inglese dico...)
RispondiEliminasi terribile
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