Ecco un altro di quei film che vado a vedere io perchè non ci andiate voi.
Purtroppo il testo di partenza era anche valido (si tratta pur sempre di Neil Gaiman), ma come per MirrorMask, anche questa volta sembra che le dinamiche tipiche dell'universo del fumettista e la resa dei suoi mondi non riescano a dare lo stesso effetto su carta e su pellicola.
Stardust, con tutti i limiti che possono essere imputabili a Matthew Vaughn e compagnia e non al testo originale di Gaiman, è una fiaba che parte da un contesto simil-fantasy per narrare una storia di separazione e allontanamento dal reale, una storia in cui la fuga in altri mondi è la soluzione, una favoletta di prìncipi predestinati e stelle cadute in terra, ma dietro alla quale c'è il vuoto e non tanto a livello di trama, quanto soprattutto a livello di cinema.
Stardust non solo è mal narrato e ridondante in tanti punti ma manca di interesse (quando vuole essere interessante) e di tensione (quando vuole avere tensione). A questo si aggiunga un reparto effetti speciali da operetta, che se non influisce sulla visione di cinema è anche vero che rende un film di questo tipo immediatamente ridicolo a primo impatto (nel 2007 ancora gli effetti poveri al computer, i morphing ridicoli! Dai!!).
E se non fosse per i pirati del cielo, cacciatori di fulmini (unica parte che sembra funzionare alla grande sia come intermezzo comico che come caratterizzazione del mondo a metà tra medioevo e fantasy) dove spicca Robert De Niro gay (ma lo si era mai visto fare l'effemminato? Mi sa proprio di no, quando l'ho visto ammiccare mi è preso un colpo...), e poi per Ricky Gervais (ma ora il suo lavoro è caratterista ad hollywood? no perchè io lo sponsorizzerei anche...) il film sarebbe da buttare.
Purtroppo il testo di partenza era anche valido (si tratta pur sempre di Neil Gaiman), ma come per MirrorMask, anche questa volta sembra che le dinamiche tipiche dell'universo del fumettista e la resa dei suoi mondi non riescano a dare lo stesso effetto su carta e su pellicola.
Stardust, con tutti i limiti che possono essere imputabili a Matthew Vaughn e compagnia e non al testo originale di Gaiman, è una fiaba che parte da un contesto simil-fantasy per narrare una storia di separazione e allontanamento dal reale, una storia in cui la fuga in altri mondi è la soluzione, una favoletta di prìncipi predestinati e stelle cadute in terra, ma dietro alla quale c'è il vuoto e non tanto a livello di trama, quanto soprattutto a livello di cinema.
Stardust non solo è mal narrato e ridondante in tanti punti ma manca di interesse (quando vuole essere interessante) e di tensione (quando vuole avere tensione). A questo si aggiunga un reparto effetti speciali da operetta, che se non influisce sulla visione di cinema è anche vero che rende un film di questo tipo immediatamente ridicolo a primo impatto (nel 2007 ancora gli effetti poveri al computer, i morphing ridicoli! Dai!!).
E se non fosse per i pirati del cielo, cacciatori di fulmini (unica parte che sembra funzionare alla grande sia come intermezzo comico che come caratterizzazione del mondo a metà tra medioevo e fantasy) dove spicca Robert De Niro gay (ma lo si era mai visto fare l'effemminato? Mi sa proprio di no, quando l'ho visto ammiccare mi è preso un colpo...), e poi per Ricky Gervais (ma ora il suo lavoro è caratterista ad hollywood? no perchè io lo sponsorizzerei anche...) il film sarebbe da buttare.
Guarda io ho pure letto il libro. E ci hai preso in pieno: è una favoletta per bambini. Aggiungo anche che non mi dava per niente l'idea di un qualcosa di adattabile al cinema...
RispondiEliminaAdesso, aspetto gli stronzi cagacazzi fan si Gaiman.
si franco sono dei maaledetti bastardi...
RispondiEliminaMa cos'è?? Si sta creando un fronte? Una corrente politica dai metodi spicci e dagli obiettivi chiari!
RispondiEliminanaaa troppo impegnativo io pensavo ad un sano pestaggio anni 80 con catene e mazze chiodate
RispondiEliminaPochi ideali, molta azione.
RispondiEliminapochi ed ovviamente confusi
RispondiEliminaAccetto qualsiasi, ma io il film lo trovato molto bello( nn ho letto il libro) gli effetti speciali mi sono piaciuti molto, e ho trovato Robert De Niro esilarante. E poi che diavolo signifiaca che è vuoto a livello di cinema??
RispondiEliminala trama mi è parsa molto bella, ho trovato anche molti rifacimenti con il culto religioso dei Babilonesi, e non solo per le candele, se vedete il film lo capite, ma anche per le varie tecniche di prevegienza( sia il leggere le interiora degli animali, che le rune...). Insomma fatevin una cultura.
si infatti. anch'io l'ho trovato molto bello. non capisco perchè si debba buttare via un film così. ogni tanto ci vuole qualcosa di leggero ma allo stesso tempo che ti tiene davanti alla tv, non sempre i soliti film da parrucconi noiosi e lunghi, di quelli che non finiscono mai ma che parlano di cose serie. evidentemente chi ha parlato è uno a cui piacciono questo genere di film, e che ovviamente non apprezza il fantasy. Robert de Niro ottimo, come sempre e michelle pfeifer idem. se non sapete apprezzare chi sa essere bravo persino in un film "da bambini" non non fate nemmeno i critici, ve lo consiglio.
RispondiEliminac'è molto peggio in giro come film meglio che vi guardiate intorno prima di sparare ingiustizie su un fil così bello!
concordo con gli ultimi 2 anonimi. e aggiungo che i colossal che fanno tanta scena, a volte saranno anche belli, ma non sempre, quindi un film come questo è MOLTO apprezzabile. Io ho letto il libro, sinceramente trovo che sia il contrario, che il libro abbia una narrazione eccessivamente veloce e spiccia mentre nel film abbiano rimediato abbastanza a questo inconveniente lasciondolo comunque una bella favola (che non per questo deve essere criticato). De Niro non è da criticare, semmai ha dato prova di saper essere flessibile ed interpretare parti "stravaganti" per un attore più che affermato come lui. Ottima anche la scelta di non far interpretare ad attori famosi Tristan (Charlie Cox precedentemente pressocchè ignoto) e Yvaine (Claire Danes non famosissima): rende bene l'idea della favola senza trasformarla in un "film di vip"
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