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30.10.06

MirrorMask (id., 2005)
di Dave McKean

In una parola. "No!".
MirrorMask aveva come unico stimolo alla visione (in un cineclub di Roma che proietta DVD e non pellicola (cosa che già di suo mi infastidisce)) il fatto che è scritto da Neil Gaiman, scenggiatore di culto proveniente dal mondo dei fumetti osannato a destra e manca (ma io non ho amato nemmeno il suo Sandman). Ma questo stimolo non è certo bastato a farmi apprezzare un film lungo, noioso e cosa più imperdonabile banalissimo.
MirrorMask rientra in quella categoria di film che sono originali nella maniera più banale, cioè che vogliono essere messi in scena con il massimo dell'originalità, ma in realtà fanno questo nella maniera più stupida che si possa pensare. Soprattutto non lo fanno funzionalmente a ciò che vogliono narrare. Non basta mettere in un film tutte le cose più strane che ti vengono in mente se questo poi non è funzionale alla trama che vuoi narrare, soprattutto poi se la trama che vuoi narrare e ciò che di più scontato si possa immaginare.
Una bambina litiga con la madre le augura di morire, dopo poco la madre si sente male e finisce in ospedale lei si sente colpevole, si addormenta e comincia un viaggio in un mondo fantastico con un obiettivo (recuperare la maschera a specchio) per salvare quel mondo. Nel corso delle disavventure oniriche incontrerà molti personaggi che somigliano a quelli che conosce nella vita reale e vivrà una storia metaforica del suo rapporto con la madre. Raggiunto l'obiettivo si sveglia e crede sia tutto un sogno fino a che non reincontra uno dei protagonisti della storia anche nel mondo reale. Fine.
Tra Alice Nel Paese Delle Meraviglie e Il Mago Di Oz, nulla di nuovo e tanta noia.

9 commenti:

Gokachu ha detto...

Sospetto anch'io che il film sia parecchio brutto, ma il fatto che tu non abbia apprezzato Sandman mi fa ritenere di valor pressoché nullo la tua opinione in proposito :P


Anonimo ha detto...

Beh allora la mia non ti conviene nemmeno leggerla...
Ho Letto di Gaiman fumetti: (Sandman e alcuni le terre del sogno), libri (American Gods, e un' altro che si chiama tipo star qualcosa di cui ora tralaltro ora stanno facendo un film) e ora ho visto pure un film da lui scritto.
Mi sento pertanto in grado di dare un opinione: Neil Gaiman non solo è un bluff, ma è anche bello sopravvalutato come buona parte degli autori di fumetti inglesi della sua generazione. Non inventa nulla. Copia PARO PARO dalla mitologia celtica e/o da autori famosi che, o nel teatro o nella letteratura si sono cimentati con il genere fantastico/fiabesco o (ne cito giusto un paio: andersen, i fratelli grimm, shakespeare, ma posso continuare...) e reinserisce nel contesto del fumetto. Questo ha fatto la sua fortuna, il fatto di mostrare cose che nel fumetto non aveva ancora visto nessuno. Purtroppo l' aver tentato lo stesso con cinema e letteratura che sono du mezzi di espressioni ben + consolidati del fumetto lo hanno ben bene sbugiardato.


Mariolone ha detto...

American gods aveva un idea di fondo molto godibile,peccato che sia stato...come dire ...scritto male


gparker ha detto...

Guarda Sandman non è male, ma non l'ho trovato incredibile come sento dire in giro.


Anonimo ha detto...

Amen.


Gokachu ha detto...

Copia paro paro? E' come dire che Sofocle non vale niente perché copia paro paro da miti presistenti e li reinserisce nel contesto del teatro.

Il verbo giusto non è "copia" ma "mette in scena"; ed è il come mette in scena che va giudicato e non il cosa.

Quanto poi al fatto che mostra cose che nel fumetto non aveva ancora visto nessuno non direi, di fumetti per esempio di derivazione scespiriana ce ne sono parecchi prima dei suoi (a me viene in mente per esempio uno straordinario numero di Ken Parker pesantemente contaminato con l'Amleto). O vuoi dir e che è il pubblico del fumetto che non le aveva ancrora viste? No, perché l'universo gaimaniano è molto più godibile se le sue fonti si conoscono.

Insomma contestro la tua argomentazione non sul piano del giudizio, che è personale, ma su quello del metodo. Spiegaci che Gaiman scrive male, non che non inventa nulla: non è un difetto.


Anonimo ha detto...

Ho letto Sandman (un pò) e una graphic novel di Gaiman&McKean.
Gaiman è coltissimo e che inzeppi i suoi fumetti di citazioni mi smebra più un atto di merito che altro. E' da McKean, che è un "artista visuale" di tutto rispetto, che m'aspettavo - o mi sarei aspettato, visto che il film non l'ho visto, ma vi credo - qualcosa di più.


gparker ha detto...

Sandman l'ho trovato buono, niente di eccezionale. Ma MirrorMask è proprio da menargli.


Anonimo ha detto...

Mi scuso per l' attesa della risposta...
Purtroppo mi stanno monopolizzando il computer e ho poco tempo per fornire una risposta decente.
Conto mettermici domani mattina. Mi piace la tua risposta Gokachu...
Ma non sono d' accordo.


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