Non che mi aspettassi molto dal remake di Per Favore Non Toccate Le Vecchiette, film che già non mi era molto piaciuto, ma nonostante questo sono riuscito ad essere deluso.
L'unico merito della pellicola è quantomeno di non essere identica all'originale e puntare su punti di forza un po' diversi.
Innanzitutto la componente musicale, ci sono molte più canzoni, ma questo è anche perchè dal 1968 ad oggi Mel Brooks (regista e autore dell'originale) ne ha fatta una riduzione in musical per i teatri, quindi il testo era già radicalmente cambiato. E' a me ignoto poi se questi cambiamenti comprendessero l'aumento della parte della svedese Ulla (in questa caso interpretata da Uma Thurman) e tutte quelle altre scene aggiunte specialmente nel finale.
Ma il vero dramma è che Susan Stroman non è una regista cinematografica e si vede, nel bene e nel male. Se fin dalla prima inquadratura ci rendiamo conto che con il cinema non ha mai avuto a che fare rimane la consolazione che almeno le scene musicali sono davvero molto curate, originali (non è facile creare artificialmente il cattivo gusto) e (perchè no?) a tratti anche belle. Ma quando si tratta di gestire scene di dialoghi, allora è proprio un dramma.
Aggiungiamo che Matthew Broderick fa una delle sue peggiori prestazioni (nel ruolo che era di Gene Wilder) e rimangono solo i bravi Nathan Lane (Bialystock) e Roger Bart (il regista gay) e tenere fede al genere commedia con qualche battuta ben interpretata.
Questo per me è proprio il cattivo cinema, quello che dà cattivi esempi e che insegue un idea di film assolutamente ridicola e impalpabile. Un altro film pronto per il dimenticatoio.
L'unico merito della pellicola è quantomeno di non essere identica all'originale e puntare su punti di forza un po' diversi.
Innanzitutto la componente musicale, ci sono molte più canzoni, ma questo è anche perchè dal 1968 ad oggi Mel Brooks (regista e autore dell'originale) ne ha fatta una riduzione in musical per i teatri, quindi il testo era già radicalmente cambiato. E' a me ignoto poi se questi cambiamenti comprendessero l'aumento della parte della svedese Ulla (in questa caso interpretata da Uma Thurman) e tutte quelle altre scene aggiunte specialmente nel finale.
Ma il vero dramma è che Susan Stroman non è una regista cinematografica e si vede, nel bene e nel male. Se fin dalla prima inquadratura ci rendiamo conto che con il cinema non ha mai avuto a che fare rimane la consolazione che almeno le scene musicali sono davvero molto curate, originali (non è facile creare artificialmente il cattivo gusto) e (perchè no?) a tratti anche belle. Ma quando si tratta di gestire scene di dialoghi, allora è proprio un dramma.
Aggiungiamo che Matthew Broderick fa una delle sue peggiori prestazioni (nel ruolo che era di Gene Wilder) e rimangono solo i bravi Nathan Lane (Bialystock) e Roger Bart (il regista gay) e tenere fede al genere commedia con qualche battuta ben interpretata.
Questo per me è proprio il cattivo cinema, quello che dà cattivi esempi e che insegue un idea di film assolutamente ridicola e impalpabile. Un altro film pronto per il dimenticatoio.
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