Probabilmente questa sarà una delle tante recensioni che leggerete o che state leggendo su Watchmen per farvi un’idea obiettiva di come sia il film in attesa dell’effettiva uscita percui preciso subito che conosco il fumetto dunque sono in “quella categoria”, quella di quelli che sono già in fissa con Watchmen (chiunque l’abbia letto ci è in fissa, fateci caso, qualcosa vorrà dire) e il film mi è piaciuto nonostante le alte aspettative.
Non amo Zack Snyder, mi era piaciuto L’Alba Dei Morti Viventi ma non troppo 300, eppure il modo con cui sceglie di portare al cinema Watchmen è davvero interessante. Non solo sceglie di replicare quasi tutte le cose più importanti (interi dialoghi, immagini fondamentali, stacchi di montaggio…) mettendo così in scena momenti fortissimi ma soprattutto sceglie di fare del suo film il Watchmen del cinema supereroistico, cioè il punto di non ritorno sul concetto di bene e male, di eroe e cattivo al cinema e lo fa ad un certo punto prendendo le distanze dal fumetto. C’è una differenza bella, grossa e importante che inserisce tutto il film nella linea evolutiva degli eroi al cinema, subito dopo Il Cavaliere Oscuro. Ed è giusto che sia così, qui non siamo nel mondo dei fumetti.
Inoltre Snyder cerca di dare suono, corpo, fisicità e recitazione al mito, a personaggi fenomenali che già erano completi su carta ma che diventano inevitabilmente incompleti una volta sul set. Sceglie lo stile del film nostalgia, la musica pop d’epoca per la rilettura della storia parallela dell’America, il ralenti e le accelerazioni a lui care e quei colori che ovattano come i ricordi.
L’idea di Snyder è che così si possono rendere gli eroi disincantati e molto poco mitici al cinema, sottolineandone la violenza estrema con un sonoro e un dettaglio sulle ossa rotte che non hanno precedenti nei film da fumetti, con un’efferatezza rara e un’etica dubbia (c’è tantissima violenza immotivata di cui gli eroi stessi non si scandalizzano).
Il Watchmen filmico deve procedere nella stessa direzione di quello dei fumetti ma su altri binari e questo è quello che fa Snyder, lasciando di tanto in tanto che la forza delle parole e delle immagini dell’originale tenga il film nella direzione corretta, trovando una possibile e fantastica forma di recitazione per dr. Manhattan e girando un finale che per compattezza, solidità e asciuttezza è anche migliore di quello del fumetto (un po’ lungo e annacquato).
I fan possono storcere il naso di fronte ad omissioni e differenze (i fan del resto storcono SEMPRE il naso) ma sbagliano. E sbagliano perchè questo film doveva necessariamente trovare in qualche maniera una sua diversità. Pur raccontando quella storia (come del resto fa) doveva porsi altri obiettivi per non guardare dal basso verso l’alto il fumetto ma da pari grado.
Gli eroi e i supereroi al cinema hanno gli stessi nomi di quelli dei fumetti ma non sono gli stessi perchè il medium è diverso, stanno subendo una propria evoluzione in quanto genere filmico e questo è il LORO Watchmen non quello degli eroi a fumetti.
Se volete la traduzione pedissequa del fumetto non la troverete, se volete rivivere quello spirito probabilmente invece sarete soddisfatti.
P.S. Ribadisco la mia previsione di scarso incasso del film (primo weekend escluso per ovvi motivi di fanatismo).
Non amo Zack Snyder, mi era piaciuto L’Alba Dei Morti Viventi ma non troppo 300, eppure il modo con cui sceglie di portare al cinema Watchmen è davvero interessante. Non solo sceglie di replicare quasi tutte le cose più importanti (interi dialoghi, immagini fondamentali, stacchi di montaggio…) mettendo così in scena momenti fortissimi ma soprattutto sceglie di fare del suo film il Watchmen del cinema supereroistico, cioè il punto di non ritorno sul concetto di bene e male, di eroe e cattivo al cinema e lo fa ad un certo punto prendendo le distanze dal fumetto. C’è una differenza bella, grossa e importante che inserisce tutto il film nella linea evolutiva degli eroi al cinema, subito dopo Il Cavaliere Oscuro. Ed è giusto che sia così, qui non siamo nel mondo dei fumetti.
Inoltre Snyder cerca di dare suono, corpo, fisicità e recitazione al mito, a personaggi fenomenali che già erano completi su carta ma che diventano inevitabilmente incompleti una volta sul set. Sceglie lo stile del film nostalgia, la musica pop d’epoca per la rilettura della storia parallela dell’America, il ralenti e le accelerazioni a lui care e quei colori che ovattano come i ricordi.
L’idea di Snyder è che così si possono rendere gli eroi disincantati e molto poco mitici al cinema, sottolineandone la violenza estrema con un sonoro e un dettaglio sulle ossa rotte che non hanno precedenti nei film da fumetti, con un’efferatezza rara e un’etica dubbia (c’è tantissima violenza immotivata di cui gli eroi stessi non si scandalizzano).
Il Watchmen filmico deve procedere nella stessa direzione di quello dei fumetti ma su altri binari e questo è quello che fa Snyder, lasciando di tanto in tanto che la forza delle parole e delle immagini dell’originale tenga il film nella direzione corretta, trovando una possibile e fantastica forma di recitazione per dr. Manhattan e girando un finale che per compattezza, solidità e asciuttezza è anche migliore di quello del fumetto (un po’ lungo e annacquato).
I fan possono storcere il naso di fronte ad omissioni e differenze (i fan del resto storcono SEMPRE il naso) ma sbagliano. E sbagliano perchè questo film doveva necessariamente trovare in qualche maniera una sua diversità. Pur raccontando quella storia (come del resto fa) doveva porsi altri obiettivi per non guardare dal basso verso l’alto il fumetto ma da pari grado.
Gli eroi e i supereroi al cinema hanno gli stessi nomi di quelli dei fumetti ma non sono gli stessi perchè il medium è diverso, stanno subendo una propria evoluzione in quanto genere filmico e questo è il LORO Watchmen non quello degli eroi a fumetti.
Se volete la traduzione pedissequa del fumetto non la troverete, se volete rivivere quello spirito probabilmente invece sarete soddisfatti.
P.S. Ribadisco la mia previsione di scarso incasso del film (primo weekend escluso per ovvi motivi di fanatismo).
20 commenti:
ero completamente all'oscuro anche solo della semplice trama...l'ho letta in una recensione di aldo grasso...geniale!Ma come per 300 comprerò prima il fumetto
Ancora non ho un opinione precisa, ma per adesso sono in totale disaccordo con questa recensione.
Anzi calcola che la mia opinione porebbe essere l'esatto contrario.
Alla seconda visione saprò dire di più.
occorre che ti sbrighi perchè Watchmen è un bel malloppone da leggere. Erto e denso di roba. E forse si, forse è meglio aver letto il fumetto prima di vederlo. Forse te lo godi di più.
veramente un film orrido, mi sono sbattuto le palle per 2 ore e mezza. C'è solo un personaggio decente e lo si vede pure abbastanza poco.
stavo pensando che il lettore di fumetti che è in me, urla al fatto che tu mi chiami il finale di Watchmen annaquato e mi dici che quello del film è meglio...
il cinema è diverso dai fumetti. E questa è l'ultima cosa che dirò su questa faccenda del finale.
Non ho visto il film, però ci tengo a dire che il mio personaggio preferito è Rorshach (come cacchio si scrive?).
E pensare che non ci avrei scommesso du lire, pur non avendo letto il fumetto. Però tutto sommato mi sa che gli darò una chance.
Ale55andra
io aggiungerei "proprio perchè non hai letto il fumetto!"
Rorshach è un personaggio della madonna. Ma in questo film non gli viene reso il giusto merito.
ho discrete aspettative, vedremo
attenzione che da quanto sento e leggo non tutti la pensano come me...
l'opinione generale mi pare essere quella del compatto.
Io tendo per il bicchiere mezzo vuoto.
Io avevo abbandonato la lettura del fumetto in un momento di scoraggiamento e pesantezza (cosa che mai mi era successa con fumetti o graphic novel) e credo che, stando a quello che scrivi sul film, per me sia meglio guardarlo prima di riprendere in mano il volume.
Nonostante i consigli contrari che hai dato in merito nei commenti precedenti...
secondo me ormai l'hai letto e quindi hai una percezione dei personaggi formata lì.
Poi per l'intreccio magari lo seguirai (o lo finirai di seguire) nel film. Ma i personaggi ti ricorderanno ciò che il fumetto ti ha insegnato su di loro...
Mmm questa volta mi trovo in parziale disaccordo con la recensione. Non sono uno sempre e comunque contro le trasposizioni cinematografiche e capisco benissimo che il rimaneggiamento di un soggetto venga rielaborato sopratutto in un altro coampo artistico. Quindi se capisco la violenza e il peso che viene dato alle scene di azioni non capisco l'impoverimento del finale. Ha cambiato la trama in un modo meno fantascientifico e più "credibile" e mi è sembrata una buona soluzione. Certo non capisco l'impoverimento morale e filosofico i dialoghi finali sopratutto quello su Marte o il felice quadretto familiare finale. Dal fumetto si esce con una sensazione di amaro in bocca e ponendosi delle domande. Devo dire che invece nel film ho trovato il finale emotivamente mal gestito e senza che esso lasciasse grossi dubbi morali e filosofici. In ogni caso anche se il finale mi ha un po deluso, un buon film, ma non ottimo.
Perdonatemi, sono stanco non ho riletto e ho scritto veramente col culo.
sicuramente il fumetto è più amaro ma non trovo per questo che il film sia mal gestito. Non necessariamente il mood generale doveva essere il medesimo.
Dunque: con tutta che ho apprezzato molto l'operazione e il coraggio delle scelte (compresa quella azzeccata del finale), trovo che ci siano molti scompensi; mentre nell'inizio folgorante snyder ha molta fiducia nella capacità dello spettatore di capire il riassunto di 40 di supereroi fatto per cenni, spesso nel film ci sono cadute terribili nei dialoghi, sottolineature didascaliche ecc. Certo era difficile tenere tutto sotto controllo sempre, però va detto. E poi sì, il finalissimo ha un'apertura di ottimismo che contraddice proprio la questione smossa nel finale, la questione dell'etica supereroica. Sembra che sì, ok, abbiamo sollevato questo problema etico, ma alla fine chi se ne frega, beccatevi l'abbraccio familiare e la promessa di una rinascita dei supereroi vigilantes. E stona proprio perché invece, per tutto il film, l'approccio è quello del fumetto (pur se più semplificato e rozzo). Comunque oh, intendiamoci, ce ne fossero di trasposizioni da fumetto fatte così bene.
ps: dimenticavo: zack, l'avemo capito che te piacciono i ralenti.
Devo dire che ero molto prevenuta. non mi piacciono i fumetti dark e temevo di trovarmi davanti qualcosa che non mi sarebbe piaciuto. Ma poi è capitato e sono rimsta contenta. E'ì uno di quei film che non terminano ai titoli di coda perch ci continui a pensare. Io non conosco il fumetto e il genere dark non mi piace eppure questo film mi ha dato una netta impressione di come sarebbe il fumetto ed è riuscito a trasmettere gli interessanti messaggi, le riflessioni sulla deità e sulla natura umana, i richiami biblici, l'ambiguità tra bene e male. Peccato per la scena di sesso ridicola e tutto lo splatter che proprio non c'entrano niente. Per il finale, meglio quello del cinema: finito il film ho letto su wikipedia come'era e mi sono detta meno male. al cinema funziona meglio quello di Snyder anche perché dopo tutta l'attenzione dedicata a Dr Manhattan e alla contrapposizione con Rorschach è ben rappresentativo di un ulteriore richiamo biblico. Il cattivo però avrebbe dovuto essere approfondito meglio, alla fine sembrava un po' uscito dai film di James Bond. Fotografia splendida
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