CONCORSO
FESTIVAL DEL FILM 2008
Comincia come un ammorbante film kazako ma quasi subito Banksy prende una strada imprevedibile descrivendo la figura di una curiosa sciamana delle lande, una donna che nella modernità disperata di quelle lande fa miracoli e opera sugli spiriti delle persone.
Con il volgere della pellicola il tono si sposta gradualmente sulle corde del film di gangster finendo con uno splendido climax che regala sequenze di vera action lontana dal gangsterismo americano, da quello italiano e da quello asiatico. Squallore, soprannaturale e composizione delle inquadrature sono tutto quello che serve per questo curiosissimo pseudo-action movie alla russa.
Impossibile dire se mai riceverà una distribuzione ed è anche difficile stabilire se possa attirare un pubblico con la fotografia fredda e le immagini desolate con cui si presenta. Tuttavia è una delle cose più sorprendenti (ma non la migliore) viste finora.
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