Senza stare a fare il critico borioso che millanta di conoscere cose che non conosce e senza stare a fare il critico barboso che inneggia a tutto quello che è noioso e "classico", io qui affermo che questa Boheme è bellissima.
Mi dichiaro un melomane della domenica, non conosco molto ma quel poco che conosco mi piace. La Boheme portata al cinema pensavo non potesse avere senso, la immaginavo una cosa povera e succube della versione teatrale come è accaduto in passato per esperimenti omologhi. E invece mi sono dovuto ricredere e di parecchio.
Non solo si tratta di un film vero e proprio, una produzione ricchissima dotata di tutti i crismi del cinema e del linguaggio filmico anche inadatta ad una proiezione televisiva ma è soprattutto un'opera che legge a suo modo la materia pucciniana cercando chiave di visione personali.
Robert Dornhelm fa un'operazione davvero raffinata perchè non cerca necessariamente la modernità, rispetta e segue il libretto inserendo il cinema solo nei termini del suo linguaggio. C'è una fotografia curatissima e ben poco realistica o teatrale, c'è un grandissimo lavoro di montaggio che evita come la peste il pianosequenza, ci sono inquadrature composte in maniera molto particolare oltre a splitscreen, sovrimpressioni, dissolvenze e punti vista non usuali.
C'è un vero pensiero dietro al modo in cui la storia verrà ripresa nonostante i quadri siano sempre i 4 canonici (soffitta, quartiere latino, giardino innevato, soffitta di nuovo). C'è un preciso pensiero anche dietro ogni inquadratura, Dornhelm si pone proprio il problema di come inquadrare in ogni momento i suoi attori e attraverso quelle scelte far emergere le proprie idee ed interpretazioni. Gli va vicino nei momenti più intensi e li inquadra con dei totali in quelli più leggeri.
Sicuramente il film infastidirà i "veri appassionati" ma darà soddisfazione invece ai melomani della domenica come me o chiunque voglia porsi davanti ad una storia realizzata benissimo ma fuori dal tempo (la tempistica e il ritmo sono proprio di un'altra epoca e lo si vede ad esempio da quanto tempo ci si sofferma sull'agonia finale).
Note sulla distribuzione: ci si chiederà (e mo lo sono chiesto anche io) come i produttori contino di rientrare da un'operazione così dispendiosa (tra le altre cose è tutto ricostruito in studio con grande minuzia e sfarzo, ci sono tantissime comparse e i protagonisti sono due famosissimi interpreti). Mi è stato risposto che tra i produttori c'è la Beta Cinema (già dietro a successi come Le Vite Degli Altri, Il Falsario, Mongol ecc.ecc.) il cui proprietario è un melomane folle e ha deciso di fare quest'operazione alla grande col rischio di andare in perdita. Se non è un grande lui non so chi può esserlo...
Ad ogni modo dato il valore del risultato e il paragone con le altre cose simili penso che sul mercato home video e delle tv tematiche se lo litigheranno.
Al cinema andrà in tournèe, cioè starà un giorno solo in ogni città. A Roma per dire sta al 4 fontane il 6 aprile. Qui tutte le altre date.
Mi dichiaro un melomane della domenica, non conosco molto ma quel poco che conosco mi piace. La Boheme portata al cinema pensavo non potesse avere senso, la immaginavo una cosa povera e succube della versione teatrale come è accaduto in passato per esperimenti omologhi. E invece mi sono dovuto ricredere e di parecchio.
Non solo si tratta di un film vero e proprio, una produzione ricchissima dotata di tutti i crismi del cinema e del linguaggio filmico anche inadatta ad una proiezione televisiva ma è soprattutto un'opera che legge a suo modo la materia pucciniana cercando chiave di visione personali.
Robert Dornhelm fa un'operazione davvero raffinata perchè non cerca necessariamente la modernità, rispetta e segue il libretto inserendo il cinema solo nei termini del suo linguaggio. C'è una fotografia curatissima e ben poco realistica o teatrale, c'è un grandissimo lavoro di montaggio che evita come la peste il pianosequenza, ci sono inquadrature composte in maniera molto particolare oltre a splitscreen, sovrimpressioni, dissolvenze e punti vista non usuali.
C'è un vero pensiero dietro al modo in cui la storia verrà ripresa nonostante i quadri siano sempre i 4 canonici (soffitta, quartiere latino, giardino innevato, soffitta di nuovo). C'è un preciso pensiero anche dietro ogni inquadratura, Dornhelm si pone proprio il problema di come inquadrare in ogni momento i suoi attori e attraverso quelle scelte far emergere le proprie idee ed interpretazioni. Gli va vicino nei momenti più intensi e li inquadra con dei totali in quelli più leggeri.
Sicuramente il film infastidirà i "veri appassionati" ma darà soddisfazione invece ai melomani della domenica come me o chiunque voglia porsi davanti ad una storia realizzata benissimo ma fuori dal tempo (la tempistica e il ritmo sono proprio di un'altra epoca e lo si vede ad esempio da quanto tempo ci si sofferma sull'agonia finale).
Note sulla distribuzione: ci si chiederà (e mo lo sono chiesto anche io) come i produttori contino di rientrare da un'operazione così dispendiosa (tra le altre cose è tutto ricostruito in studio con grande minuzia e sfarzo, ci sono tantissime comparse e i protagonisti sono due famosissimi interpreti). Mi è stato risposto che tra i produttori c'è la Beta Cinema (già dietro a successi come Le Vite Degli Altri, Il Falsario, Mongol ecc.ecc.) il cui proprietario è un melomane folle e ha deciso di fare quest'operazione alla grande col rischio di andare in perdita. Se non è un grande lui non so chi può esserlo...
Ad ogni modo dato il valore del risultato e il paragone con le altre cose simili penso che sul mercato home video e delle tv tematiche se lo litigheranno.
Al cinema andrà in tournèe, cioè starà un giorno solo in ogni città. A Roma per dire sta al 4 fontane il 6 aprile. Qui tutte le altre date.
10 commenti:
Di Boheme ce ne dovrebbe essere una anche di Zeffirelli, con Carreras-Stratas, ma non so se è una cosa destinata al cinema come lo è la Traviata (sempre di Zeffirelli).
Comunque a me loro due non piacciono molto.
benchè non appassionato del genere, sono curioso perchè con LA BOHEME nessuno mai ci si è azzardato a farne un film. Zeffirelli fece più che altro una trasposizione dello spettacolo teatrale mai arrivato nelle sale (e c'era Mirella Freni non la Stratas che invece era in Traviata).
Un segnale non molto positivo è sta questione di un giorno solo: diamine, film-opera meno popolari della Boheme sono state proiettate con discreto successo, la Carmen di Rosi per esempio o il Don Giovanni di Losey, non vedo perchè non rischiare almeno una saletta d'essai...
Io questa Boheme di Zeffirelli non l'ho vista, l'ho solo trovata sull'IMDB. Questa.
http://www.imdb.com/title/tt0180566/
Però è con la Stratas. Quella che dici tu allora deve essere un'altra ancora (ma non la trovo).
Fabio: a me come attori piacciono (specialmente lei) come cantanti proprio non saprei dire
alp: si tratta di una strategia commerciale. A quanto mi hanno detto ritengono che un'uscita così mirata, cioè in un giorno solo ma molto pubblicizzata nell'ambiente degli appassionati possa garantirgli l'evento e quindi il pienone a tutti gli spettacoli della giornata. Numero che (forse) non raggiungerebbero altrimenti, nei casi che elencavi tu infatti c'erano autori noti a fare da pubblicità.
non conoscevo questa Bohème dell'82, quella a cui alludevo io e che posseggo in una vecchia vhs è http://www.imdb.com/title/tt0058982/, vedo in IMDB che ce n'è ancora un'altra più recente ma insomma è evidente che nessuna di queste è un vero e proprio film-opera
sarà ma questa strategia di marketing non mi convince
Ah, ecco, mi ero fatto ingannare dalla vicinanza temporale con Traviata, e pensavo fosse un film-opera. Invece sono le riprese della messa in scena a teatro a New York.
E tu alp cosa pensi della premiata ditta Villazon-Netrebko? :)
:-)) no, non sono un melomane..li conosco di fama ma non li ho mai sentiti,e se anche li avessi sentiti non azzarderei un giudizio non mi sento preparato mi dispiace.Navigo sicuro solo nel teatro di prosa.
Ah, nemmeno io sono un esperto. Però credo che le orecchie per ascoltare le abbiamo tutti e anche i cantanti - quelli meno snob forse - sanno che la maggior parte del pubblico, pur non sapendo magari come si chiama questo o quell'altro elemento tecnico, sente, percepisce le differenze e ha un suo gusto non banale.
Comunque se non l'hai ascoltati lasciamo cadere la cosa (io navigo più nell'avanspettacolo :D).
sicuramente è vero che chiunque sente le sue differenze, ma quantomeno devi avere un minimo di possibilità di raffronto. Cioè se oggi ascolto loro due e tra un mese altri due è difficile paragonare.
Fabio, adesso li ho visti, su youtube, beh, forse sono bravi di sicuro sono bellissimi !
http://www.youtube.com/watch?v=zRvNL-A9gGs ALP
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