E' possibile dare un giudizio su questo film prescindendo dal fatto che è un film di un italiano inserito nella macchina hollywoodiana?
Impossibile non ricercare lo stile mucciniano in ogni momento, impossibile non interrogarsi su quanto sia stato frutto di un suo giudizio o imposizione. Da quanto emerso dalla conferenza stampa, Muccino si è imposto parecchio, è anche riuscito a far cambiare l'inquadratura con cui si chiude il film e non è stato per niente tenero con gli attori, Smith compreso (è stato lui a dire che l'unica cosa che ha imparato di italiano è: "No! No! Faceva schifo!" per quanto l'ha sentito ripetere).
Ma il vero stile di Muccino emerge nella fotografia (suo grande cavallo di battaglia): le luci che entrano orizzontali dal lato o da dietro e sempre molto forti, l'immagine leggermente contrastata e leggermente sovraesposta per far emergere i colori. Ogni tanto si vede anche qualcuno dei suoi caratteristici movimenti di macchina, lineari, rotanti e dinamici. Ma tutto sommato si può dire che il suo stile cinetico l'ha accantonato per aderire di più allo standard americano. "Se si fosse notato che il film non è diretto da un americano avrei fallito" ha detto lui stesso.
Scavallata questa parte obbligatoria si può dire che La Ricerca Della Felicità è un film medio. Nulla di che, una storia di purificazione, passione e ascesa in piena sintonia con il sogno americano, (ogni uomo dotato di buonà volontà può farcela con le sue forze), dove il protagonista colmo di valori USA fa tutto per la famiglia e per suo figlio.
Lo stile guarda moltissimo (e esplicitamente) al neorealismo di De Sica, nel senso che la lotta per la felicità per l'emersione sociale è mostrata come le lotte per la sopravvivenza urbana dei protagonisti di Ladri Di Biciclette o Umberto D.. Questi film non hanno chiaramente nulla a che vedere con La Ricerca Della Felicità, ma c'è sicuramente il medesimo modo di mettere in scena la sopravvivenza, cioè una lotta furiosa e disperata contro la società, contro la sorte, contro gli altri uomini e le istituzioni che in nessun modo ti aiutano.
Sinceramente è un film che non leva e non mette molto e se non ci dovesse essere in futuro un seguito a quest'avventura americana di Muccino (che secondo me potrebbe dare ottimi frutti) sarà stato un esperimento veramente inutile.
Impossibile non ricercare lo stile mucciniano in ogni momento, impossibile non interrogarsi su quanto sia stato frutto di un suo giudizio o imposizione. Da quanto emerso dalla conferenza stampa, Muccino si è imposto parecchio, è anche riuscito a far cambiare l'inquadratura con cui si chiude il film e non è stato per niente tenero con gli attori, Smith compreso (è stato lui a dire che l'unica cosa che ha imparato di italiano è: "No! No! Faceva schifo!" per quanto l'ha sentito ripetere).
Ma il vero stile di Muccino emerge nella fotografia (suo grande cavallo di battaglia): le luci che entrano orizzontali dal lato o da dietro e sempre molto forti, l'immagine leggermente contrastata e leggermente sovraesposta per far emergere i colori. Ogni tanto si vede anche qualcuno dei suoi caratteristici movimenti di macchina, lineari, rotanti e dinamici. Ma tutto sommato si può dire che il suo stile cinetico l'ha accantonato per aderire di più allo standard americano. "Se si fosse notato che il film non è diretto da un americano avrei fallito" ha detto lui stesso.
Scavallata questa parte obbligatoria si può dire che La Ricerca Della Felicità è un film medio. Nulla di che, una storia di purificazione, passione e ascesa in piena sintonia con il sogno americano, (ogni uomo dotato di buonà volontà può farcela con le sue forze), dove il protagonista colmo di valori USA fa tutto per la famiglia e per suo figlio.
Lo stile guarda moltissimo (e esplicitamente) al neorealismo di De Sica, nel senso che la lotta per la felicità per l'emersione sociale è mostrata come le lotte per la sopravvivenza urbana dei protagonisti di Ladri Di Biciclette o Umberto D.. Questi film non hanno chiaramente nulla a che vedere con La Ricerca Della Felicità, ma c'è sicuramente il medesimo modo di mettere in scena la sopravvivenza, cioè una lotta furiosa e disperata contro la società, contro la sorte, contro gli altri uomini e le istituzioni che in nessun modo ti aiutano.
Sinceramente è un film che non leva e non mette molto e se non ci dovesse essere in futuro un seguito a quest'avventura americana di Muccino (che secondo me potrebbe dare ottimi frutti) sarà stato un esperimento veramente inutile.
24 commenti:
Muccino aspettami, sarò la tua nemesi.
Muccino ha avuto rapporti sessuali con la Canalis...penso che tutto il resto della sua vita possa tranquillamente passare in secondo piano lasciandolo cmq un grande uomo
direi proprio di si....
frankie questa è la presa di posizione più assurda che abbia mai sentito. Una totale avversione per un autore senza aver visto neanche un suo film......
Totalmente aprioristica.
Ma cos'è? Avevi delle mire sulla Canalis e te l'ha soffiata?
Per quanto riguarda il fatto di non aver visto nessun suo film, adesso vedremo di risolvere il problema.
E poi? Poi lo odierò ancora esattamente come prima. Prima o dopo la visione del film il mio odio fanatico rimane. La visione dei film lo legittima e basta.
Muccino aspettami sarò l' araldo della tua distruzione.
completamente d'accordo con ... mariolone, lui vieri e pochi altri (a quanto so io mica tanto pochi) santi subito
Franke,va benissimo avere un nemico giurato per ragioni insondabili...pensa tu che se io incontro per strada gigi d'alessio,che vive dalle parti del ra) lo uccido cosi...seduta stante...divento dredd..giudice ed esecutore
quando lo fai chiamami perchè voglio vedere come affondi il coltello nelle sue carni.
Un blog di gente tranquilla.
odddio però altri riferimenti col neorealismo italiano come quelli che ha fatto unta gironalista alla conf stampa (ma c'eri anceh te?) tipo: il ladro di biciclette americano, non li farei più. Per quanto possa in parte ricordare per concetti, scegliamo una selezione del linguaggio per cui nella stessa frase non si possano utilizzare due termini artistici così distanti qualitativamente!
A parte questa sterile e scherzosa protesta, concordo con te: film medio, alcune cose interessanti, altre meno. Si vede e nulla più.
Eddie Valiant
non ho mai parlato di armi....è piacevole sentire il rumore di ossa che si polverizzano al contatto con i tuoi gomiti
Si c'ero anche io alla super affollata conferenza stampa.
Ero sicuro che citare De Sica quando si parla di Muccino avrebbe creato questo tipo di reazioni! Ma del resto è indubbio che c'è l'applicazione (differente) di un medesimo modo di mostrare la realtà.
Ora però ad un giorno di distanza (mi sa che ci faccio un post) rivaluto il finale. Quello mi ha sicuramente convinto.
ok ok, tu gli polverizzi le ossa e io gli do il colpo di grazia mettendogli un proiettile in testa con una beretta tutta argentata mentre fumo una sigaretta con filtro bianco.
Mentre intorno piove.
Non sprecare una beretta argentata per d' alessio. Ne una sigaretta (e basta con queste sigarette con il filtro bianco cazzo! Sono da professori di filosofia!).
Taglio secco sulla carotide. Poi si va dalla Tatangelo (che sappiamo essere una bella pischella).
Muccino non va ucciso, va demolito. Va lasciato in mezzo alla pioggia a gridare disperato.
Muccino aspettami sarò la trama del tuo infelice destino.
Io questa cosa di "ma non lo conosci per niente" "ma non l'hai letto mai" "ma non ne hai visto abbastanza" e allora non puoi giudicare, non l'ho mai capita. Anzi, mi da proprio fastidio.
Perchè penso che chi me lo dice non mi conosce abbastanza per giudicare se posso schifare quacosa senza vederla.
Forza Frankie.
Io purtroppo di Muccino ne ho visto un bel pò, e quindi IO SO che tu hai ragione
io insisto sul fatto della canalis...se non l'avete trombata non credo sia corretto esprimere giudizi sulla sua produzione...resta da capire come abbia fatto....
"non ne hai visto abbastanza è un conto" e posso essere daccordo con te. Ma "non l'hai mai visto" è un altro.
Esiste una differenza tra giudizio e pregiudizio. Due categorie entrambe dotate di valore e significato ma distinte.
tony, la guerra Mucciniana va combattuta esattamente sul campo che predilige gparker, quello della dialettica secchiona.
Per questo vedrò Muccino, mi informerò di tutto ciò che lo riguarda e se poi va come è giusto che vada farò tremare questo blog dalle sue fondamenta...
E' una guerra ideologica Frankie. E quindi credo che farai meglio a non vederlo, per continuare a gridare, ogni volta "EREEESIIIIAA!" senza essere inquinato dalla visione di uno dei suoi film.
Ma la vera domanda è: qual è l'ideologia di questa lotta ideologica?
io penso giusto per il gusto di contraddirti
parker il tuo pubblico è con me. Muccino segnerà la tua caduta dal trono di questo blog.
Chissà Lele, magari da qui ti rivoltiamo, ma puoi sempre finire a curare il blog personale di Muccino. Tanto...
Visto ieri sera...se non avessi saput che muccino è il regista non l'avrei mai detto....niente male cmq
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