Ecco la perla di fine estate. Avendo il coraggio di ignorare un titolo mirabolante per sintassi e punteggiatura ed evitando la normale (e comprensibile!) ritrosia per una commedia sentimentale che sembra essere uguale a tutte le altre con un selling point che dovrebbe essere "l'amore a distanza dei giovani d'oggi", si può assistere a qualcosa di davvero ben scritto, ben interpretato, ben girato ma soprattutto ben concepito!
Se dovessimo suddividere i meriti la pacca sulla spalla più sonora probabilmente andrebbe a Geoff LaTulippe, esordiente (almeno secondo imdb) sceneggiatore, responsabile di uno script anticonvenzionale (sebbene rispondente ai molti canoni hollywoodiani del genere), guitto, sapido e arguto, che non mette il pubblico di fronte ad una storia rocambolesca ma racconta con modi interessanti una paradigmatica normalità.
La seconda pacca va senza dubbio a Nanette Burstein, regista ignota ai più ma cara a chi ha avuto la fortuna di vedere American Teen (straordinario documentario sui ragazzi americani, segnalato a suo tempo con gran acume da Kekkoz). E' lei che amalgama una storia semplice puntando sui tempi, su poche (ma forti) trovate comiche e su un understatement che mette in secondo piano la fronte impronta hip/alternativa/intellettual-disimpegnato/giovanile del tutto, rendendola quasi un pregio. E' lei che dirige come nessun altro avevo visto fare prima Drew Barrymore e mitiga qualsiasi banalità, attenuando anche la risoluzione inevitabilmente positiva della storia togliendole l'enfasi stucchevole che solitamente le caratterizza.
Amore a mille.... miglia è uno dei pochi casi in cui si ha la netta percezione che la situazione americana moderna, sia sociale che economica, e i cambiamenti degli ultimi anni introdotti dalle nuove tecnologie e dalla riduzione del costo della mobilità, non sia mutata in maniera diversa da quanto non abbia fatto quella europea (per non dire italiana).
Sarebbe stupido definirla "una storia universale", specie date le professioni intellettuali e i gusti di nicchia dei protagonisti, sicuramente però Amore a mille... miglia racconta qualcosa di puramente americano con uno spirito e un sentimentalismo identici a quelli europei.
Se dovessimo suddividere i meriti la pacca sulla spalla più sonora probabilmente andrebbe a Geoff LaTulippe, esordiente (almeno secondo imdb) sceneggiatore, responsabile di uno script anticonvenzionale (sebbene rispondente ai molti canoni hollywoodiani del genere), guitto, sapido e arguto, che non mette il pubblico di fronte ad una storia rocambolesca ma racconta con modi interessanti una paradigmatica normalità.
La seconda pacca va senza dubbio a Nanette Burstein, regista ignota ai più ma cara a chi ha avuto la fortuna di vedere American Teen (straordinario documentario sui ragazzi americani, segnalato a suo tempo con gran acume da Kekkoz). E' lei che amalgama una storia semplice puntando sui tempi, su poche (ma forti) trovate comiche e su un understatement che mette in secondo piano la fronte impronta hip/alternativa/intellettual-disimpegnato/giovanile del tutto, rendendola quasi un pregio. E' lei che dirige come nessun altro avevo visto fare prima Drew Barrymore e mitiga qualsiasi banalità, attenuando anche la risoluzione inevitabilmente positiva della storia togliendole l'enfasi stucchevole che solitamente le caratterizza.
Amore a mille.... miglia è uno dei pochi casi in cui si ha la netta percezione che la situazione americana moderna, sia sociale che economica, e i cambiamenti degli ultimi anni introdotti dalle nuove tecnologie e dalla riduzione del costo della mobilità, non sia mutata in maniera diversa da quanto non abbia fatto quella europea (per non dire italiana).
Sarebbe stupido definirla "una storia universale", specie date le professioni intellettuali e i gusti di nicchia dei protagonisti, sicuramente però Amore a mille... miglia racconta qualcosa di puramente americano con uno spirito e un sentimentalismo identici a quelli europei.
2 commenti:
Bentornato.
[Molto, molto molto O.t.] Ma oggi torna pure Cellulite e celluloide?
ciao
grazie
si, mi sto preparando ad andare.
Puntata scoppiettante.
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