Baz Luhrmann ama il cinema classico hollywoodiano, questo lo avevamo capito, lo ama talmente tanto che ha voluto realizzare un melodrammone pan-australiano sull'Australia in perfetto stile Selznick, con grandi personaggi, grandi paesaggi, grandi star, grandi affreschi storici e grandi sentimenti in ballo.
Tutto è grande in Australia anche la durata, come nei kolossal americani che inscrivevano storie particolari in eventi globali.
E non si può dire che non abbia applicato la lezione hollywoodiana. In Australia ogni inquadratura è composta con un senso estetico e plastico degno dei migliori musical e sempre come nei film musicali anche il tono è molto (molto!) scanzonato quando deve essere leggero e molto (molto!) melodrammatico nei momenti più ad effetto (non lesina certo in ralenti, fumo e controluce insomma).
C'è un grande uso dei fondali digitali al posto di quelli reali che ricorda le prospettive irreali dei grandi fondali dipinti di una volta e una palette di colori (sempre digitali) costantemente in tono con la situazione. Ad esempio nel momento in cui viene raccontata la storia di Il Mago di Oz ci sono tutte le tonalità del marrone e gli sfondi del Kansas di Judy Garland.
Eppure il risultato è un film-fiume selznickiano fuori tempo massimo dove tutto è magniloquente ma nulla coinvolge, un film che nonostante faccia tanto e in tante direzioni manca di osare davvero.
Le grandi opere come Ben-Hur o Via Col Vento, avevano infatti sempre delle trovate audaci o dei sottotesti per niente consolatori, mentre Australia è politicamente corretto dall'inizio alla fine. Elargisce lacrime a destra e a manca e lascia che gli spettatori si identifichino con personaggi rassicuranti e impeccabili, non con una magnifica stronza come Rossella O'Hara.
In 162 minuti non c'è quasi nessuna evoluzione dei personaggi: Nicole Kidman da dama inglese diventa mandriana in 5 minuti e Hugh Jackman da mandriano diventa signore ripulito con uno stacco di montaggio (salvo poter tornare indietro in ogni momento). Una volta tanto ad una megaproduzione all'americana possiamo dire quello che diciamo ai nostri film: manca la volontà di osare e di rischiare.
Nonostante il tempo a disposizione Luhrmann vuole tutto e subito, non bada alle emozioni dei personaggi (che sono sempre quelle che lo spettatore può immaginarsi prima di entrare in sala) ma alle scene che vivono. Così alla fine ci sono una serie di marionette che si agitano durante la seconda guerra mondiale. Per 162 minuti.
Tutto è grande in Australia anche la durata, come nei kolossal americani che inscrivevano storie particolari in eventi globali.
E non si può dire che non abbia applicato la lezione hollywoodiana. In Australia ogni inquadratura è composta con un senso estetico e plastico degno dei migliori musical e sempre come nei film musicali anche il tono è molto (molto!) scanzonato quando deve essere leggero e molto (molto!) melodrammatico nei momenti più ad effetto (non lesina certo in ralenti, fumo e controluce insomma).
C'è un grande uso dei fondali digitali al posto di quelli reali che ricorda le prospettive irreali dei grandi fondali dipinti di una volta e una palette di colori (sempre digitali) costantemente in tono con la situazione. Ad esempio nel momento in cui viene raccontata la storia di Il Mago di Oz ci sono tutte le tonalità del marrone e gli sfondi del Kansas di Judy Garland.
Eppure il risultato è un film-fiume selznickiano fuori tempo massimo dove tutto è magniloquente ma nulla coinvolge, un film che nonostante faccia tanto e in tante direzioni manca di osare davvero.
Le grandi opere come Ben-Hur o Via Col Vento, avevano infatti sempre delle trovate audaci o dei sottotesti per niente consolatori, mentre Australia è politicamente corretto dall'inizio alla fine. Elargisce lacrime a destra e a manca e lascia che gli spettatori si identifichino con personaggi rassicuranti e impeccabili, non con una magnifica stronza come Rossella O'Hara.
In 162 minuti non c'è quasi nessuna evoluzione dei personaggi: Nicole Kidman da dama inglese diventa mandriana in 5 minuti e Hugh Jackman da mandriano diventa signore ripulito con uno stacco di montaggio (salvo poter tornare indietro in ogni momento). Una volta tanto ad una megaproduzione all'americana possiamo dire quello che diciamo ai nostri film: manca la volontà di osare e di rischiare.
Nonostante il tempo a disposizione Luhrmann vuole tutto e subito, non bada alle emozioni dei personaggi (che sono sempre quelle che lo spettatore può immaginarsi prima di entrare in sala) ma alle scene che vivono. Così alla fine ci sono una serie di marionette che si agitano durante la seconda guerra mondiale. Per 162 minuti.
28 commenti:
No, che peccato. Ho amato tanto romeo&juliet e moulin rouge..e ora invece..
che io poi sti polpettoni li amo, non sono contro. Ma qui in quasi tre ore non c'è una sorpresa!
Ho visto sia Romeo e Giulietta sia Moulin Rouge ed entrambi i film mi hanno fatto veramente schifo. Ma cosa vi aspettavate da me? Che mi piacessero? Folli.
che pazzi che siamo...
come è possibile? Che gli è successo? Che ha fatto tutti sti anni dopo moulin rouge?! Comunque penso che lo andrò a vedere.
Mi ricordo che dopo i primi 10 min di romeo&juliet ho pensato "questo è pazzo" poi..
già, che follia che ti abbiano fatto schifo..ma sei proprio sicuro sicuro?
Romeo e Giulietta ha una solo cosa decente, la presenza del grnde John Leguizamo che fa il cattivo, il resto per me è da dimenticare.
12 anni fa DiCaprio con una pistola in mano era veramente una cosa poco credibile, con quella faccia da bamboccio.
Ora va meglio, ma 12 anni fa....
E mercuzio drag queen? E il frate con la croce tatuata? E l'incontro intorno all'acquario di romeo e giulietta? E quell'adorabile giulietta? E anche romeo anche se è un po' bamboccio che fà? Lo deve essere un po'
a me Romeo + Juliet non mi era dispiaciuto...
Sono tutti aspetti che magari a te piacciono, ma a me no, sì vabbè Giuletta è carina ma non può farmi cambiare opinione sul film. Come non lo fa la presenza di John Leguizamo.
Non amo questo genere di film.
Ma non ti piace il genere musical? O il genere polpetta? o il loro insieme? Vabbè comunque se non ti piace il genere le chiacchere stanno a 0
elisabetta con il compatto si comunica così:
se non ti piace vedi di non romperci le palle e smamma da questo post o ti cambio i connotati.
Romeo e Giulietta grandissimo (le più belle armi che io abbia mai visto al cinema), Moulin Rouge grande, questo una zozzeria annunciata secondo me...
Non amo i musical, i polpettoni ci stanno, non mi recano fastidio.
Per me Titanic è un polpettone, però me lo sono visto con piacere.
Mulin Rouge era carino e la Kidman era fantastica, R+J una robetta per pischelli.
Vediamo se ce la facciamo ad esaurire tutta la combinatoria dei gusti associati ai due film.
hai visto titanic con piacere?
Basta.
Non ti parlerò mai più.
Ti è piaciuto titanic???!!
Oops! Mi è scappato..no no bello titanic.
Ecco.
Non è che mi è piaciuto, non mi ha dato fastidio, non mi è pesato.
Ma questo mica vuol dire che se lo fanno in Televisione me lo rivedo, una volta mi è bastata.
Frankie ma mica posso campare solo di film d'azione con esplosioni, inseguimenti, sparatorie, botte e creature maligne. Se uno mangia sempre carne alla fine vuole un pò di pesce, ma questo non vuol dire che non è più carnivoro.
Su questo sono d'accordo. Ma quando vuoi abbandonare per un pochino le creature maligne, guardati roba migliore....
Per proseguire sulla tua metafora, se decidi di mangiare il pesce, ti assicuro che c'è roba molto più buona dei fottuti bastoncini findus...
Quel film passava in convento.
Preferisco i Fish & Crock
Meglio che ritorni a un bel bisteccone sanguinolento allora
Ma che roba è?
Come puoi non conoscere i Fish & Crock? E' roba surgelata, una derivazione dei Bastoncini Findus, ma più croccantosi.
che schifo...
"croccantosi" dove l'hai preso? Dalla pubblicità delle patatine fritte?
Che c'è? Non se pò manco dire croccantosi, uso l'aggettivo che mi pare. Fragranti, va meglio?
No, fragrante vuol dire che profuma. E' un aggettivo sulle qualità olfattive del prodotto, non sulle qualità tattili al palato.
tiè porta a casa.
"uso l'aggettivo che mi pare".ù
tsk.
Giusto. Ero sicuro che volesse dire croccante o un sinonimo.
Vabbè se semo capiti, croccante, duro, non mollaccioso, fritto.
a volte sei veramente chimico.
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