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24.10.07

La Terza Madre (2007)
di Dario Argento

PREMIERE
FESTA DEL CINEMA 2007

Il nuovo film di Dario Argento viene proiettato al termine di una maratona che propone le prime due parti della trilogia delle madri: Suspiria e Inferno. Rimandando ad un'altra sede la trattazione dei due film in questione, mi preme unicamente sottolineare il cuore di una maratona horror. Personalmente non avevo mai preso parte ad un evento simile (mentre di maratone ne ho fatte) e ciò che lo differenzia da altre rassegnone del genere è chiaramente il pubblico.
Il fomento era palpabile e tutto incentrato sulle parti più splatter, riporto un episodio su tutti, quando al termine del primo film la gente ha capito che non ci sarebbe stata interruzione nonostante avesse cominciato ad alzarsi, è partita la sigletta della festa del cinema che introduce ogni proiezione e le luci sono rimaste spente. A molti l'idea di due film di seguito non piaceva moltissimo e c'era perplessità, poi quando è comparsa la prima immagine di Inferno dal fondo (ma proprio dal fondo, che sembrava l'avesse detto il proiezionista) si è sentito un grido che è diventato verso la fine un urlo a squarciagola "Daje DARIOOOOOOOOOO!!!!!!!!!" e tutti si sono rincuorati e seduti.

Peccato che poi la Terza Madre, specialmente a confronto con Suspiria e Inferno, sia stato una delusione incredibile. Delusione in fondo preventivata dati gli ultimi exploit di Argento, ma resa più cocente dalle speranze maturate durante la proiezione dei primi due capitoli che per questa volta ci fosse un ritorno al grande classico.
Invece Argento, in linea con quanto fatto negli ultimi anni, cambia tono totalmente, proponendo una fotografia molto più realistica, rinunciando agli eccessi di scenografia e montaggio e puntando su una costruzione delle scene molto più sobria e canonica.
Non ci sono i punti di inquadratura particolari, i movimenti di macchina arditi, i colori sparati ecc. ecc. e siccome la trama e i dialoghi sono sempre stati il punto debole di Dario, alla fine rimane proprio poco.
L'impressione è che non ci sia stato impegno. Non dico che non ci sia stato, ma che sembra che non ci sia stato, tutto è fatto in maniera abbastanza scontata, senza guizzi nè idee di regia particolari. Manca una visione di cinema (come macchina di illusioni che non richiede necessariamente di seguire la logica) e una di mondo (come universo grottesco denso di pericoli e figure da incubo in primis tra gli uomini), cose che erano proprio il suo punto di forza di una volta. Ora il suo cinema potrebbe essere quello di chiunque altro.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Eccomi! :)
"L'impressione è che non ci sia stato impegno." Sintesi perfetta di quella che è stata anche la mia sensazione.


Anonimo ha detto...

Film a dir poco inguardabile.

Scene troppo sanguinolente e scontate, dalla prima.tutto troppo evidente per poter provocare anche solo mezzo sobbalzo sulla poltrona.

Streghe e violenza quasi da ridere se non fosse per asia che ti riporta alla triste realtà di un film veramente brutto.

Peccato, di nuovo.............

Bocciato.


Anonimo ha detto...

osceno...il film fa acqua da tutte le parti...le streghe per roma ricordano tante jo squillo anni 80 in cerca di provocazioni non di terrore...dialoghi pessimi,scene splatter prive di tensione...povero Dario...ormai irriconoscibile..


Anonimo ha detto...

No no non ci siamo!
La Terza Madre non è certo uno dei migliori film di Dario, ma erano anni che non lo si vedeva cosi' in forma!
La Terza Madre è forse il suo film piu' truce di sempre, e talune scene fanno saltare dalla sedia.
Inferno?
Inferno è stato uno dei film di Argento che in Italia è stato maggiormente stroncato, e solo dopo 20 anni si è iniziato a parlare di capolavoro (dopo che ha avuto un buon successo all'estero).
All'epoca, quando uscì, il film venne stroncato senza pietà, come cinema di serie z...senza trama, senza capo ne coda, una porcheria immonda (questi i commenti piu' carini).
Suspiria (di 3 anni prima) ebbe solo qualche commentino appena appena migliore, ma bollato anch'esso come film "senza capo ne coda".
Eh no signori...gridare adesso a 2 capolavori è troppo facile, e soprattutto, mi sa tanto di qualcuno che va dietro a una scia...e siccome Dario ha già fatto i capolavori, sistematicamente tutto quello che fa di nuovo è una schifezza.
Bocciati (Gabriele, Lilith, Bob, Anonimo).


gparker ha detto...

Come sarebbe a dire "troppo facile"? Ma a me Suspiria è sempre piaciuto! Inferno decisamente meno.
E la Terza Madre semplicemente è un film senza nulla di buono, che poi Argento abbia fatto purtroppo anche di peggio è un altro discorso.


Anonimo ha detto...

In quanti sono cresciuti appassionandosi ai suoi film e aspettando con ansia i successivi? In quanti li hanno guardati e riguardati poi a casa non stancandosi mai di sprofondare in ogni scena claustrofobica e visionaria?
In quanti si sono detti ad Argento � concesso tutto perch� lui � un maestro, un virtuoso, un perfezionista?
La caratteristica principale che ti faceva sentire bene guardando i suoi lavori era che nonostante la scena fosse costruita ed artefatta ai massimi livelli, quelle scene erano estremamente presenti, vive, delineate davanti agli occhi. La soggettiva, il vento, la pioggia, gli odori, il sangue. Tutti elementi che solo con il senno di poi ho capito quanto fossero importanti e ti consentissero di entrare nel film e allo stesso tempo in un incubo. Perch� proprio negli incubi (niente di pi� lontano dalla realt� avvertiamo le sensazioni come se fossero reali. E in questo Argento era maestro assoluto. Ti portava dall'incubo alla realt� in meno di due secondi. prima ti sprofondava negli anfratti pi� puzzolenti poi ti sbatteva con i denti contro uno spigolo di marmo. E l'efferatezza dei suoi delitti era ESATTAMENTE quello che volevi vedere e forse anche di pi� anche quello che ti saresti vergognato di chiedere ad un regista.
Poi deve essere successo qualcosa.....qualcosa che lo ha cambiato inevitabilemente. Cos� come in passato si era preso infinite libert� di ripresa, libert� di creare scene assurde e imprevedibili, libert� di indossare i guanti al posto degli attori, libert� di creare per farsi conoscere al mondo intero, ora si prende le sue nuove libert�. Sono libert� di natura differente, che esulano dalla continua richiesta dei suoi ammiratori di rivedere l'Argento Vivo. Sono libert� che non si pu� non concedergli ma che purtroppo vanno a scapito della qualit� del film. Non che nei suoi film i dialoghi e le trame fossero sempre di qualit� anzi....per� nei pi� recenti e potrei dire anche in quali, qualcosa del giovane Argento si � perso per fare spazio a quello del nuovo Argento, che per� � anche pi� vecchio e lo sta dimostrando a piene mani.
Tra i dubbi che ho c'� anche la presenza della grande distribuzione. E tra le cose che non mi piacciono c'� che quando lui dice che sono pi� bravi gli americani a fare le fiction e i film e poi prova lui stesso a circondarsi di colleghi stranieri, ottiene in ogni caso un prodotto estremamente scadente, che non � n� un film italiano n� un film americano, ma un ibrido che si allontana dagli occhi dello spettatore, troppo impegnato a concentrarsi sulla incapacit� di recitazione di Asia Argento o sul perch� continuare ad utilizzare effetti digitali in film che non ne hanno bisogno.
Quello che resta sono degli sprazzi, spruzzi di sangue, ma non pi� quel dialogo che aveva col pubblico e che aveva fatto del nome DARIO ARGENTO la paura vera incarnata in un maestro.


gparker ha detto...

quoto tutto


Anonimo ha detto...

A voler approfondire ci sarebbero altri aspetti da tenere in considerazione ma credo che l'esaminarli sia più il tentativo di non voler accettare che Argento non si sia reso conto, durante la lavorazione, che il film sarebbe uscito malaccio.
Ad esempio, ricordo benissimo che quando nella "Sindrome..." utilizzò effetti digitali per fare entrare nel quadro la protagonista oppure ancora per mostrare le pillole che scendevano in gola pensai che quelle scene erano realizzate veramente male e che ci stavano come i cavoli a merenda. Questione di gusti se volete ma sono scene che non ho trovato nei suoi film precedenti. Gli stessi Suspiria e Inferno, per quanto a tematica sovrannaturale erano molto fisici mentre nella Terza Madre a mio avviso la scelta di nostrare troppo è sbagliata. Le tre creature al museo si vedono troppo...smontano la tensione....così come l'apparizione della Nicolodi in quel modo è ridicola: sembra Fantaghirò per la televisione. E vogliamo parlare di Asia che riesce a nascondersi alla vista degli altri? Non sto criticando il sangue o la luce o altro, ma proprio come il film scende nel patetico e come Argento non se ne sia reso conto in tempo.
Per quanto mi riguarda Argento a cominciato a morire poco a poco in Opera, dove il finale, prevedibile e girato malissimo fu il manifesto di qualcosa che stava iniziando a funzionare male. Croce sopra sul Fantasma dell'Opera, ebbe una ripresa con Trauma e Nonhosonno, poi il Cartaio una feccia assoluta ed ora La Terza Madre. Mi dispiace, caro Dario, io che sono sempre stato un tuo fedele appassionato, che ti ho incrociato una volta e ho capito che sei un buono, molto intelligente, purtroppo non spenderò più i soldi per assicurarmi un posto in prima fila il giorno delle tue anteprime. E visto come hai speso tu i soldi che ti sono stati elargiti per realizzare le ultime porcate che hai fatto spero che non te ne vengano più concessi. Ovviamente ti seguirò nel tuo lavoro, nel caso di un altro tuo parto. Ma di tasca mia nulla più.
E cerca di assicurarti che le persone che lavorano insieme a te siano dei professionisti seri e ogni tanto ascoltale le critiche perchè se intelligenti fanno il bene di tutti.
Un ammiratore vero, anche se non sembra.


Anonimo ha detto...

Io la penso così: Non esiste nessuna trilogia. In Suspiria la strega si chiama Helena Markos, e basta. In Inferno Mater Lacrimarum è la ragazza col gatto nell'aula di musica, Mater Tenebrarum è l'infermiera e Mater Suspiriorum era in vacanza e la sua casa in ristrutturazione. La terza madre è la storia di una setta di sciroccati, capeggiati da una top model che crede si essere Mater Lacrimarum, e che viene combattuta da una che crede di essere un'esperta di restauro. La migliore attrice è la scimmietta. Ciao.


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