CONCORSO
FESTIVAL DEL FILM 2008
FESTIVAL DEL FILM 2008
Per semplificare ed essere spietati, tocca stabilire se Brando De Sica è figlio di Christian o nipote di Vittorio. Purtroppo però questo film non aiuta.
Si tratta della versione per il cinema dell'omonimo spettacolo teatrale portato in giro l'anno scorso da Christian De Sica. Spettacolo dalla regia di un'altra persona e scritto da Costanzo e Vaime. Il film dunque è ammorbante a dir poco ma era davvero difficile fare un buon uso di quel materiale.
Si tratta di quegli spettacoli di rivista nostalgici che rievocano sempre il passato, dove si fanno le cose di una volta (si canta Roma Nun Fa La Stupida Stasera e Frank Sinatra). Christian parla sempre del padre e cerca di venire a patti con il fatto di esserne il figlio (ma questi sono problemi suoi che qui non discuto).
Le scelte che fa Brando sono di riprendere il tutto guardando moltissimo (pure troppo, ha copiato il finale!) a Shine A Light di Scorsese e in molti punti va con le videocamere proprio sul palco, in mezzo agli attori, momenti quelli montati in maniera fluida con le altre immagini ma che chiaramente non appartengono alla tournè, probabilmente sono stati girati appositamente. La cosa è particolarmente chiara nel finale quando gli attori prendono gli applausi la videocamera va dietro di loro e si nota come il pubblico sia aggiunto in post produzione.
Il tutto però è molto televisivo oltre che molto poco interessante. Tuttavia il compito era veramente arduo per un 24enne che esordisce nel lungo e sinceramente nonostante la scialberia generale non mi sento di condannarlo.
L'unico momento dove c'è una (involontaria) lettura a più livelli è quando Christian, che tiene molto il personaggio di quello che voleva cantare ma la famiglia premeva per fargli fare l'attore, balla in maniera ridicola con un altro attore il quale dice "Se me vedesse mi' padre..." e lui risponde "Pensa il mio".
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