La categoria è quella dei film anni '80 con protagonisti bambini pestiferi contrapposti al mondo stereotipico e incasellato degli adulti, a sua volta una rivistazione dei film degli anni '60 di matrice Disney che proponevano storie di ragazzi (anche se meno contrapposte agli adulti) che a sua volta affondava le radici nelle Piccole Canaglie.
Per quanto mi riguarda i migliori risultati del genere sono i film come I Goonies (che in particolare combina il film di ragazzi con l'avventura), E.T. (che lo combina con la fantascienza), Mamma Ho Perso L'Aereo e Io E Zio Buck (alcuni metterebbero dentro anche il più recente Matilda 6 Mitica, io non lo so...). Tutta roba diretta da signori registi che mi sembra elevarsi sopra la media perchè riesce a dare un ritratto interessante e intrigante non tanto del mondo infantile, quanto del mondo adulto.
In Mi Sono Perso Il Natale qualcosa è rimasto di tutto ciò ma si perde nel buonismo generale. Per ampi tratti il film sa dare una visione veramente parodistica, ironica e graffiante della società degli adulti (impagabili la zia e il padre dei protagonisti) e giustamente infernale della vita infantile sballottata in situazioni che si possono unicamente subire (la sorella minore affidata alla terribile figlia unica), e pur mostrando dei protagonisti con psicologie azzerate, li fa interagire in maniera abbastanza credibile azzeccando anche qualche gag. Ma poi troppe sono le cadute di stile che culminano nel terribile finale.
Per quanto mi riguarda i migliori risultati del genere sono i film come I Goonies (che in particolare combina il film di ragazzi con l'avventura), E.T. (che lo combina con la fantascienza), Mamma Ho Perso L'Aereo e Io E Zio Buck (alcuni metterebbero dentro anche il più recente Matilda 6 Mitica, io non lo so...). Tutta roba diretta da signori registi che mi sembra elevarsi sopra la media perchè riesce a dare un ritratto interessante e intrigante non tanto del mondo infantile, quanto del mondo adulto.
In Mi Sono Perso Il Natale qualcosa è rimasto di tutto ciò ma si perde nel buonismo generale. Per ampi tratti il film sa dare una visione veramente parodistica, ironica e graffiante della società degli adulti (impagabili la zia e il padre dei protagonisti) e giustamente infernale della vita infantile sballottata in situazioni che si possono unicamente subire (la sorella minore affidata alla terribile figlia unica), e pur mostrando dei protagonisti con psicologie azzerate, li fa interagire in maniera abbastanza credibile azzeccando anche qualche gag. Ma poi troppe sono le cadute di stile che culminano nel terribile finale.
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