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5.2.08

Caos Calmo (2007)
di Antonello Grimaldi


POSTATO SU
Attesissimo specialmente per la scena di sesso con Isabella Ferrari, un inedito per il solitamente casto Moretti, Caos Calmo è un film migliore di quello che si potesse pensare.
Molto del merito è dato dal fatto che alla scrittura ha contribuito Nanni Moretti stesso e la cosa si vede da subito. Moretti non solo ha scritto la sua parte, quasi integralmente, ma sembra anche molte altre porzioni che mantengono il suo gusto, il suo simbolismo e in sostanza il suo stile (a questo proposito ogni volta che lo vedo a torso nudo non riesco a non pensare al fatto che ha lo sterno carenato come racconta in Bianca).
Di contro poi il film è pieno di tanti elementi lontani anni luce dal cinema di Moretti, elementi decisamente più facili e immediati come le sequenze con facili musiche ruffiane di sottofondo e i movimenti di macchina molto banalmente coinvolgenti. Questo strano accostamento fa si che alla fine Caos Calmo sembri un "Moretti divulgativo".

Grimaldi infarcisce il film anche di molto più umorismo di quanto faccia solitamente il suo protagonista nelle vesti di regista, cosa che giova molto alla pellicola e non ne snatura il senso del dramma, anzi. Il dramma di Caos Calmo è proprio l'assenza del dramma fondamentale, la morte che avviene all'inizio del film e con la quale nessuno vuole fare i conti, ma che si rispecchia nei mille piccoli drammi delle altre persone che accorrono dal protagonista cercando di confortarlo e finendone confortati.
Molte davvero le piccole delicatezze del film e le accortezze (che, sarò presuntuoso, a me sembrano tutte merito della presenza di Moretti) usate per rendere il senso di tragedia che sembra sempre sul punto di esplodere ma di fatto non arriva mai (fantastica Valeria Golino). In questo senso acquista senso la scena di sesso particolarmente violenta.
Il film infine si iscrive nel filone dell'ultimo Moretti, quello che sempre più spesso vede i personaggi identificarsi con gli attori, che sia parte del libro da cui è tratto il film o meno non importa, ma i personaggi sembrano molto i propri attori, almeno i protagonisti. Nanni è uno stimato professionista del mondo della televisione/cinema, mentre Gassman è un più frivolo fratello d'arte che posa per le foto di moda...

Ci sono infine due cose su cui stranamente i cronisti e i critici di cinema non si sono mai soffermati e che mi fa molto strano poichè solitamente vengono messi in risalto. La prima è che nel film c'è una sonora bestemmia, pronunciata proprio da Nanni, ma non si tratta di una bestemmia urlata e volutamente provocatoria come in L'Ora di Religione, bensì una bestemmia sulla quale si ride, messa lì in leggerezza, una cosa stranissima. La seconda è una partecipazione speciale della quale non voglio parlare nemmeno io, poichè è bene che sia una sorpresa e visto che nessuno sembra volerne parlare non mi va di rovinarla (ad ogni modo è rivelato nei commenti ma se non lo sapete fidatevi, non lo vorreste sapere).
E' un grosso personaggio che fa un piccolo ruolo ma che è importante che sia fatto da qualcuno di così importante e così a sorpresa, poichè la sua comparsa sullo schermo ha in questo modo un impatto forte sullo spettatore, almeno quanto lo dovrebbe avere sul personaggio di Moretti nell'economia della trama. E poi è bello che a livello metacinematografico Nanni Moretti incontri proprio quella persona.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo sanno tutti che è roman polanski


Mariolone ha detto...

è jimmi il fenomeno?


gparker ha detto...

grazie per averlo scritto.
Ad ogni modo io non l'avevo letto e mi piaceva mantenere il riserbo sulla cosa.


nest ha detto...

per favore puoi togliere quell'obbrobrio di spoiler e cancellare santo subito dalla vita di questo blog?

ci sono rimasta veramente molto male


gparker ha detto...

non cancello i commenti per principio, ma hai ragione dovrei precisarlo nel post, lo faccio subito.


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