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3.6.06

Il Codice Da Vinci (The Da Vinci Code, 2006)
di Ron Howard

Non amo Ron Howard, lo dico subito per fugare ogni dubbio, dunque non mi aspettavo nulla da questo film, ma il buon Ricky Cunningham è riuscito ad andare ampiamente sotto le mie già bassissime aspettative riguardo al suo cinema dalle alte pretese e bassissimi risultati.
Il Codice Da Vinci è la perfetta summa di tutto ciò che il cinema non dovrebbe essere, un campionario di tutti i difetti riscontrabili nel modo americano di fare cinema e di tutto ciò che un buon regista dovrebbe metodicamente evitare di fare. Un film che è sbagliato sia nella sua riuscita pratica che nei suoi presupposti teorici e del quale spero non resti traccia nella memoria collettiva già a partire dal mese prossimo.
Tradurre in un film di due ore e mezza un libro grosso e complesso (a livello narrativo) sarebbe stata un'impresa dura per chiunque, figuriamoci per Ron Howard, che come suo solito ha affrontato spavaldamente la sfida puntando altissimo solo sulla carta, e finendo nel massimo della superficialità e della banalità. Il risultato è quindi che raramente si è visto un film peggio narrato, peggio sceneggiato e (dispiace per Tom Hanks, Jean Reno e Audrey Tatou che hanno tutta la mia stima) e peggio recitato. Dialoghi ridicoli in bocca a personaggi ridicoli, situazioni mal spiegate e mal mostrate e le solite soluzioni di regia per sovrimpressione (ne aveva abusato fin da A Beautiful Mind), utilizzate per far vedere materialmente ciò che dovrebbe essere intuito. Buchi di trama e ridicolaggini si susseguono senza sosta (dai cardinali che giocano a biliardo nella penombra a Audrey Tatou che prova a camminare sull'acqua, dalla fuga dall'aereo alla subitanea conversione del commissario).
Così neanche il fascino e il mistero di un tema in sè intrigante come quello al centro de Il Codice Da Vinci riesce a tenere svegli, specialmente nell'ultima interminabile mezz'ora.

LO SCORE (a cura del Compatto):
Quando venni a sapere che lo score del Codice Da Vinci sarebbe stato composto da Hans Zimmer invece che da James Horner, fido collaboratore di Ron Howard (Willow, Apollo 13, The Missing, Ransom), pensai le cose peggiori. Zimmer è un compositore da film alla Jerry Bruckheimer infatti ha composto lo score di The Rock, Crimson Tide, Pearl Harbor, L’Ultima Alba, King Arthur e l’unica volta che fece uno score non d’azione (Hannibal) non venne fuori un capolavoro. Effettivamente Zimmer è un compositore da film d’azione, ma si è cimentato anche in altri generi come la commedia de Il Genio della Truffa di Ridley Scott, Qualcosa è Cambiato e Spanglish di James L. Brooks personalmente parlando senza successo. Fatto questo prologo tocca dire che Zimmer (che purtroppo come al solito non ha fatto tutto da solo) con il Codice Da Vinci ha fatto un bel lavoro, ha creato un bel tema che colpisce, non mancano le tracce silenziose d’atmosfera ma in un thriller ci possono stare. Di azione ce n’è poca ma anche se poca l’azione di Zimmer colpisce sempre, tutto lo score o almeno la maggior parte è condito dai cori bellissimi scritti ed arrangiati da Graham Preskett e diretti da Nick Glennie-Smith.

18 commenti:

Lui ha detto...

Mentre lo subivo, continuavo a pensare che forse la poesia Vogon non era così male dopo tutto.
L'ho visto senza aver mai letto il libro, il mio essere snob mi porta a non filare mai tutto ciò che è mainstream, a volte mi perzo pezzi notevoli, ma il più delle volte mi salvo.
Ergo?
Ergo, era tutto di uno scontato così ovvio che nessuna scena ha suscitato in me emozioni. Personaggi bidimensionali e ridicoli nei dialoghi.
Confermo, la poesia Vogon non è così male dopotutto.

p.s.
Ah e poi qualcuno mi dovrà spiegare il presupposto assurdo che sta alla base di tutto sta vicenda.

ATTENZIONE SPOILER INSIDE
Sentite, ma alla fine di tutto pure riuscissero a ricondurre che sta sfigatella di criptologa è la discendente di maria Maddalena, tramite un esame del dna, non più credibile di quello di jurassick park. Ad ogni modo dimostrerebbero che è parente della tizia nella bara.
Da qui a dimostrare che è la discendente di cristo ce ne corre, no perchè con quale cavolo di dna farebbero il confronto? Magari dalla sacra sindone? Grissom aiutaci tu.


Anonimo ha detto...

Bella la recensione sullo score, pessima la recensione sul film.
Personalmente, con tutto che secondo me il film ha molte pecche che vengono fuori anche e soprattutto dopo la visione, il tuo è evidentemente un massacro premeditato, e come tale perde di credibilità...


gparker ha detto...

Frankie: mi è parso per l'appunto precisare all'inizio che non sopporto Ron Howard ma che questo è anche peggio del solito. Poi è chiaro che per me quello è un cinema sbagliato a prescindere, volevo però spiegare come e perchè lo è ANCHE in questo caso.

Lui: teoricamente l'unica dimostrazione sarebbe quella del quadro di Leonardo, cioè l'assioma è, questa è l'erede della Maddalena e con il quadro di Leonardo e con tutta la storia dei templari, il segreto da preservare ecc. ecc. dimostriamo che la maddalena ha figliato da cristo.


Lui ha detto...

Mooolto teoricamente.
Ma anche se fosse, mettiamo che abbia figliato, il problema rimane.
Cioè noi possiamo solo dimostrare che Ameliè sia stata figliata da MM (abbrevio) e non da MM+CC, ad esempio lei potrebbe aver avuto in seguito una storia con Pietro ovvero PP.
Quindi non possiamo affermare che:
MM+CC = Amelié senza ammettere anche l'ipotesi che MM+PP = Amelié.
Insomma dai sta Maria Maddalena potrebbe aver figliato con chicchesia e poi una setta segreta ai templari segreti avrebbero mantenuto il segreto per far credere ai templari che invece era l'erede di cristo.... Codice Da Vinci 2 Reloaded?


gparker ha detto...

Si in effetti si basa tutto su un "Pare che quella è la figlia di Gesù.... Almeno così dicono..."
Nel Codice Da Vinci 2 il sottotitolo è: "Il ritorno di Gesù".


Anonimo ha detto...

Alors:

Non ho capito bene di cosa discutete, ma credo che il priorato di Sion conservi tutte le prove (tipo l' albero genealogico)
Il seguito del Codice Da Vinci si chiama:
The Solomon Key, non avrà nulla a che fare con il Graal bensi con la massoneria americana... Il personaggio di Dan Brown, così come ogni protagonista di un seriale americano vive sempre avventure completamente staccate tra di loro... Ad esempio in "angeli e demoni", che per l' esattezza si svolge a Roma nelle piazza più importanti, con tanto di stupenda rissa dentro la fontana di piazza navona, non c' è nessun riferimento al codice da Vinci.
Personalmente come romanzo l' ho trovato molto migliore, a mio modo di vedere anche più cinematografico.

p.s. Il working title del nuovo Indiana Jones sarà "Indiana Jones And The Ravages Of Time"... Altro che vecchi storpi e preti albini, contro la frusta... Altro che professori di Harvard in doppio petto che alla fine manco si fanno la protagonista femminile, contro camicia strappata e barba sfatta... Altro che opus dei contro uno che da solo combatteva i nazisti nelle foreste dell' amazzonia...
Lacrime solcano il mio viso.


Anonimo ha detto...

vogliamo indiana jones!
@lui: ci ho pensato anch'io che non sarebbe comunque possibile risalire a cristo, oltre che bruttarello non tornano proprio gli incastri...
però la suspence gpark c'è. almeno quella dai. comunque questa tua crociata contro howard ha un che di epico...


Anonimo ha detto...

ma che epico... E una parola che non si addice a gparker, direi che ha un che di post-romantico.


gparker ha detto...

Bravo Frankie! Vedo che hai capito!
La mia crociata anti-Howard è una crociata per la rivalutazione del concetto di opera d'arte, non bisogna che tutti vadano a vedere i film di Kieslowski o le opere più complesse, assolutamente, per me il mercato come è sempre stato (il pubblico tutto a vedere i blockbuster) mi sta benissimo, ma non diciamo che quelle sono opere d'arte (almeno non sempre)!
Che ci sia un chiaro distinguo.
Sono felicissimo quando Boldi e De Sica o Pieraccioni fanno i record d'incassi, davvero, e lo sono ancor di più perchè tutti hanno ben presente cosa hanno visto.


Anonimo ha detto...

Su questo siamo tutti d' accordo.
Sai io a chi l' avrei fatto fare Il Codice Da Vinci? A Robert Zemeckis, Tony Scott o Richard Donner e volendo anche Ridley Scott, tutti professionisti che su commissione riescono a fare film molto migliori di Ron Howard.
Sono dell' idea che con uno un po mejo veniva sicuramente un buon film.
Del resto se da una zozzeria come il romanzo "Il silenzio degli innocenti" sono riusciti a ricavare un ottimo film, non vedo perchè dal Codice Da Vinci si debba ottenere per forza una fregnaccia.
Non è vero che secondo me da un libro è difficile ottenere un buon film.
Se chi realizza il film è capace allora il film può venire bene (Spielberg mi smentisce purtroppo, ma non pretendo di definire una tautologia)...
Tutti, TUTTI i film di Stanley Kubrick sono presi da libri. Il Padrino è un libro... Via Col Vento, The Maltese Falcon... Troppi ce ne sono, ne è pieno il cinema.
A mio modo di vedere, tradurre un libro in un film necessita non soltanto di "elaborarlo in immagini", ma di sapere anche, per usare un espressione che usi spesso, "narrare una storia".
Molti registi americani oggi secondo me non ne sono assolutamente capici, mentre con le immagini sono campioni assoluti:
Michael Mann su tutti ma anche Ridley Scott.


Anonimo ha detto...

l' anonimo di prima sono io...
Ha fatto tutto da solo il mio pc...
Comunque volevo concludere dicendo:
Mi domando se non si tratti del modo di fare cinema che tu definisci "classico" che sta lentamente scomparendo, per lasciare spazio a un tipo di cinema che è un ibrido fra classico e moderno ma che in finale non contiene nessuno dei loro pregi...


gparker ha detto...

Non credo, vedo che il cinema classico impera sempre di più. Il "narrare una storia" a livello commerciale vince sempre, solo che non viene fatto bene....


gparker ha detto...

e direi anche delusione in generale, se ti aspetti buon cinema da Ron Howard abituatici.


Anonimo ha detto...

A me il film non ha fatto così schifo dopotutto, anche se sicuramente gli sceneggiatori non hanno assolutamente la stessa abilità narrativa di Dan Brown. Ma quello che mi ha irritato maggiormente è stata la scelta del protagonista... Nel libro Robert Langdon è un figo da paura che racchiude in se una intelligenza e una logica fuori dal comune e una certa dose di charme... ebbene: Tom Hanks???? Ora io non metto indubbio che sia un grande attore (la sua interpretazione in Forrest Gump ad esempio non la dimenticherò mai dal punta di vista recitativo), ma ammettiamolo il povero Tom non è stato graziato da madre natura di un aspetto piuttosto gradevole, e se ciò non bastasse i truccatori e stylist del film hanno fatto di tutto per renderlo ancora più brutto... ma dico io si può? Mi hanno soffocato un mito. Avrei preferito super maschi del calibro di Russel Crowe. PS Secondo me chi ha solo visto il film ma non ha letto il libro non ha i mezzi per giudicare la trama... io personalmente ritengo che le teorie avanzate del codice da vinci non sono più fondate di quelle che ipotizzano l'esistenza reale di Pufflandia, eppure non si può negare che Dan abbia colto nel segno e comunque aperto gli occhi ai fanatici cattolici almeno su un punto: siamo davvero sicuri che ciò che ci viene propinato dalla chiesa sia realmente frutto degli insegnamenti di cristo? o è piuttosto vero che la chiesa è statta fatta nel tempo dagli uomini, e durante i secoli la chiesa non è certo rimasta estranea a influenze di natura indubbiamente non spirituale che possono aver indotto i maestri della dottrina a 'travisare' l'interpretazione dei vangeli a favore dell'interesse di qualcuno? Magari Gesù non ha mai sposato e prolificato con la Maddalena, ok, ma siamo sicuri che quello che ha detto o fatto sia limitato esclusivamente a quello che da bambini ci viene insegnato al catechismo? Io ho i miei dubbi...


Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

Ho visto questo stupendo film sabato. Nella mia recensione, sono stato più conciso...


Anonimo ha detto...

ciao.. bellissimo il tuo blog..volevo invitarti a visitare il mio 1001misteri.blogspot.com e magari darmi qualche consiglio..
sono alle prime armi e mi piacerebbe imparare meglio..
è un blog sui tanti misteri anche della mia città l'aquila e toccherò anche il codice da vinci, nella sezione da vinci code..
mi farebbe piacere ricevere tuoi commenti.
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www.1001misteri.blogspot.com


Anonimo ha detto...

è solo una bellissima radio questo film.


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