FUORI CONCORSO
FESTIVAL DI VENEZIA 2009
FESTIVAL DI VENEZIA 2009
Il classico. Signori e signori il più classico dei classici.
Il buco del titolo è quello che due fratelli trasferitisi in un nuovo quartiere trovano nello scantinato, un buco nero apparentemente senza fondo di cui non capiscono il senso ma dal quale qualcosa comincia ad uscire. Bambine sanguinanti, pupazzi a forma di clown, uomini mostruosi e via dicendo.
La trama è così semplice che di più non si può, tutta una scusa per realizzare sequenze horror dalle dinamiche eterne e mostrarle in 3D. Joe Dante fa ciò che sa e gli piace fare e il film fa paura (a me almeno) ma paura in senso tradizionale, la paura del pupazzo parlante come La bambola assassina, paura dell'uomo nero e paura delle presenze che fanno rumori in un ambiente buio o ti trascinano verso il basso. Le paure ancestrali. Con me funziona.
Il 3D non è "utilizzato" nel senso che non viene impiegato in soluzioni ardite o espedienti dell'orrore, nè ci sono scene con i classici oggetti che escono fuori (se non proprio una o due). Il punto è che in questo caso la terza dimensione pur non essendo sfruttata dovrebbe servire a creare coinvolgimento in sè per sè, come se la sua presenza aumentasse il tasso di realismo della pellicola. Il che non è. E' Joe Dante che è bravo e lavora sugli elementi soliti della messa in scena.
2 commenti:
Epperò io ci ho respirato una grossa e inaspettata mancanza di idee.
La trama sulle paure da affrontare è più che stravista, con qualche taglio ci si poteva fare un episodio dei Piccoli Brividi, e direi che per uno come Dante è davvero accontentarsi..
Il premio Persol, visto l'uso del 3D che viene fatto nel film, si rivela come la baracconata che si sospettava fosse.(d'accordo evitare le facili "profondità" da giostra, ma sarebbe usato meglio che in Coraline, per esempio?)
Le ore di fila al massimo sono valse per i 4 minuti di Shimizu, che perlomeno hanno mostrato quanto i prossimi film in 3D hanno la tecnologia per farci rimanere a bocca aperta. Il pupazzetto che mi galleggiava ad un centimetro ancora me lo sogno.
si un joe dante con la mano sinistra, ma sempre forte
Posta un commento