Strano come i titoli italiani debbano ingannare a tutti i costi. Puzzole alla riscossa è un film che mostra solo marginalmente i maleodoranti animali, al pari di altri come orsi, aquile o scoiattoli, mentre ha al centro un orsetto lavatore. Ovviamente più calzante era il titolo originale: "vendetta pelosa". Ma tant'è.
Strane traduzioni a parte Puzzole alla riscossa, nonostante possa vantare nel cast la presenza nefasta di Brendan Fraser, è un film davvero carino.
Realizzato per un pubblico d'età infantile e pensato per avere il punto di forza nella lotta tra il protagonista e gli animali, combattuta a furia di gag slapstick, il film trova una vena felicissima nel modo in cui dipinge il resto della società intorno ai protagonisti.
Se l'intreccio centrale è infatti dato, stereotipico e a suo modo prevedibile (benchè realizzato con humor e un ritmo comico non comune per queste produzioni) tutto ciò che gli è intorno, cioè lo sfondo della storia, colpisce per quanto si distacchi dal perbenismo familiare cui Hollywood ci ha abituato.
Si ride e di gusto degli anziani, delle forze dell'ordine, dei superiori, delle bibliotecarie, delle segretarie e di tutte quelle figure che, viste da un punto di vista infantile, sono autoritarie, istituzionali o socialmente meritevoli di rispetto a prescindere dall'effettivo valore del singolo e che di solito vengono dipinte con una deferenza priva messa in discussione morale.
La morale qui invece c'è e, sebbene per larghe parti il film possa sembrare una di quelle commedie Disney anni '50, in più di un momento si percepisce una certa insofferenza nei riguardi delle pompose e arrogante idiozie di certa parte del mondo adulto.
Se infatti la caratterizzazione grottesca del grande magnate incurante del rispetto della natura è prevedibile (ma godibilissima, specie nel suo rapporto con la segretaria), non lo è il modo in cui viene dipinta la massa.
La gente quando in grandi aggregati diventa obnubilata da chi gli prometta soldi, non si schiera con i buoni, e qunidi in difesa della natura, ma solo con chi è più retorico.
Puzzole alla riscossa è insomma condita di una sostanziale sfiducia nelle persone che ricorda quasi il grottesco modo in cui serie come I Simpson prendono di mira la società: senza mentire nè indorare la pillola ma adottando una prospettiva che non pretende di bacchettare per scatenare la risata.
Strane traduzioni a parte Puzzole alla riscossa, nonostante possa vantare nel cast la presenza nefasta di Brendan Fraser, è un film davvero carino.
Realizzato per un pubblico d'età infantile e pensato per avere il punto di forza nella lotta tra il protagonista e gli animali, combattuta a furia di gag slapstick, il film trova una vena felicissima nel modo in cui dipinge il resto della società intorno ai protagonisti.
Se l'intreccio centrale è infatti dato, stereotipico e a suo modo prevedibile (benchè realizzato con humor e un ritmo comico non comune per queste produzioni) tutto ciò che gli è intorno, cioè lo sfondo della storia, colpisce per quanto si distacchi dal perbenismo familiare cui Hollywood ci ha abituato.
Si ride e di gusto degli anziani, delle forze dell'ordine, dei superiori, delle bibliotecarie, delle segretarie e di tutte quelle figure che, viste da un punto di vista infantile, sono autoritarie, istituzionali o socialmente meritevoli di rispetto a prescindere dall'effettivo valore del singolo e che di solito vengono dipinte con una deferenza priva messa in discussione morale.
La morale qui invece c'è e, sebbene per larghe parti il film possa sembrare una di quelle commedie Disney anni '50, in più di un momento si percepisce una certa insofferenza nei riguardi delle pompose e arrogante idiozie di certa parte del mondo adulto.
Se infatti la caratterizzazione grottesca del grande magnate incurante del rispetto della natura è prevedibile (ma godibilissima, specie nel suo rapporto con la segretaria), non lo è il modo in cui viene dipinta la massa.
La gente quando in grandi aggregati diventa obnubilata da chi gli prometta soldi, non si schiera con i buoni, e qunidi in difesa della natura, ma solo con chi è più retorico.
Puzzole alla riscossa è insomma condita di una sostanziale sfiducia nelle persone che ricorda quasi il grottesco modo in cui serie come I Simpson prendono di mira la società: senza mentire nè indorare la pillola ma adottando una prospettiva che non pretende di bacchettare per scatenare la risata.
4 commenti:
quanti pop corn gli daresti?
2 (ma in una scala da quanti a quanti?)
Io direi: pop-corn piccolo=voto insufficiente; pop-corn medio=dal sei al sette; pop-corn grande=film da non perdere; bomboniera algida=capolavoro. E ci metterei anche la sotto categoria pop-corn medio + coca cola=film bruttino ma alla fine ci vai e ti diverti, anche se fai il critico e non ammetteresti mai che il film ti è piaciucchiato!
FLAVIA.
questo però non saprei come definirlo, perchè sarebbe un pop corn medio + coca cola ma stiamo comunque parlando di un film per bambini con gli animaletti che fanno le angherie agli umani!
Mo' io me lo devo vedè per lavoro ma voi....
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