Quello che dicevano è vero.
Ampiamente (ma non unanimemente) etichettato come una "porcata", Un Giorno Perfetto è il melodrammone come non vorremmo mai vederne, cioè quello che presuppone che ci si commuoverà o si proverà empatia per un personaggio e una scena solo perchè "è opportuno che succeda", solo perchè "la storia lo impone".
Non si percepisce un minimo sforzo registico di creare una dimensione emotiva della storia, tutto è diretto come se dovesse davvero funzionare da solo, come se dovesse davvero comunicare la travolgente passione e la folle disperazione che i personaggi dichiarano solo con i soliti silenzi e i soliti gesti "colmi di significato".
Tutto il buono del film viene appunto dalla trama, cioè dal libro da cui è tratto, che mira a dare un ritratto umano e partecipato a figure solitamente esecrate dai telegiornali: i protagonisti di quelle apparentemente inspiegabili tragedie di cronaca. Ecco la storia quelle tragedie prova a spiegarle, mostrando come ci si possa arrivare anche rapidamente, anche in un giorno solo. Che era un'idea non male.
Peccato che la realizzazione dimentichi ogni possibile equilibrio per cercare a tutti i costi e nella maniera più semplice l'intensità e la prova d'attore (che come capita regolarmente quando la si cerca così tanto non arriva).
Peccato, perchè poi se ne vedono così poche di vere e autentiche tragedie al cinema...
Nonostante abbia saputo fare a tratti del buon cinema qui Ozpetek ci mostra quel tipo di cinema italiano all'italiana che ormai, almeno io (ma so che la sensazione è largamente condivisa), non posso più tollerare.
Non sono più disposto a tollerare i bambini ritratti n questo modo con quelle parole in bocca, quelle idee in testa e quel modo di agire. Non sono più disposto a tollerare una simile leggerezza nel lavorare un film.
Non lo sopportavo prima che avevamo quasi solo questo e non di certo lo posso vedere adesso che ci sono segni di vitalità.
Ampiamente (ma non unanimemente) etichettato come una "porcata", Un Giorno Perfetto è il melodrammone come non vorremmo mai vederne, cioè quello che presuppone che ci si commuoverà o si proverà empatia per un personaggio e una scena solo perchè "è opportuno che succeda", solo perchè "la storia lo impone".
Non si percepisce un minimo sforzo registico di creare una dimensione emotiva della storia, tutto è diretto come se dovesse davvero funzionare da solo, come se dovesse davvero comunicare la travolgente passione e la folle disperazione che i personaggi dichiarano solo con i soliti silenzi e i soliti gesti "colmi di significato".
Tutto il buono del film viene appunto dalla trama, cioè dal libro da cui è tratto, che mira a dare un ritratto umano e partecipato a figure solitamente esecrate dai telegiornali: i protagonisti di quelle apparentemente inspiegabili tragedie di cronaca. Ecco la storia quelle tragedie prova a spiegarle, mostrando come ci si possa arrivare anche rapidamente, anche in un giorno solo. Che era un'idea non male.
Peccato che la realizzazione dimentichi ogni possibile equilibrio per cercare a tutti i costi e nella maniera più semplice l'intensità e la prova d'attore (che come capita regolarmente quando la si cerca così tanto non arriva).
Peccato, perchè poi se ne vedono così poche di vere e autentiche tragedie al cinema...
Nonostante abbia saputo fare a tratti del buon cinema qui Ozpetek ci mostra quel tipo di cinema italiano all'italiana che ormai, almeno io (ma so che la sensazione è largamente condivisa), non posso più tollerare.
Non sono più disposto a tollerare i bambini ritratti n questo modo con quelle parole in bocca, quelle idee in testa e quel modo di agire. Non sono più disposto a tollerare una simile leggerezza nel lavorare un film.
Non lo sopportavo prima che avevamo quasi solo questo e non di certo lo posso vedere adesso che ci sono segni di vitalità.
20 commenti:
Insomma, entrando in modalità Anselma Dell'Olio, potremmo dire che è "il solito film italiano piagnone, amore-dolore, Dio ce ne scampi".
bravo
hai riassunto in una riga tutto un post.
ovviamente essendo un film di Ozpetek ci saranno anche molti froci....scusate ma stasera sono molto stanco e non faccio neache finta di usare parole più politicamente corrette
Dopo "Saturno contro", a proposito di "quel tipo di cinema italiano all'italiana", e dopo tutto quello che dici in coro con altri di quest'ultimo, credo di potermi aspettare una porcata con tutti i crismi. Lo salterò sicuramente, e non penso avrò voglia neanche di recuperarlo in dvd.
e farai bene
Mariolone: no stavolta no. Ma non ha scritto il film da solo, è tratto da un libro.
ah, e pensare che per una volta mastandrea prendeva un ruolo importante...
per la cronaca: in realtà un frocio nel libro della mazzucco c'era. ozpeteck ha deciso di trasformalo in una donna.
Però Mastrandrea è simpatico! Se lo vedrò, e sottolineo se, sarà solo per lui.
Si pure a me piace moltissimo (figuriamoci a Roma l'idolatria che ci può essere per uno come lui) ma qui neanche lui ne esce bene...
in realtà mi dicono che è riuscito a piazzare la figura gay anche qua...
per quanto mi risulta non ci sono omosessuali se non uno ad un certo punto nella tintoria ma mi sa che ha si e no una battuta, è una figura di sfuggita.
E' veramente un film imbarazzante.
In qualità di travestita anarchica proporrei il rimpatrio ad Ozpetek che è incapace di dare il giusto spazio ai suoi collaboratori e vuole il controllo asfissiante sul suo lavoro.
io non lo condannerei per voler controllare il proprio film. Quanto per farlo male.
vale lo stesso...cmq grazie per esserti allineato alla critica nel definirlo una porcata....Chiara ha una particolare stima delle tue recensioni per cui potrò evitare di vedere altri film pieni di ricchioni...spendendo 20 euro
20!!?!?!? In che cinema vai??
Comunque non temere, tra poco esce Almodovar.
l'ultima volta che sono andato...a vedere i Simpson un biglietto costava 8 euro...moltiplica per due, aggiungi che tanto prima di arrivare li sicuramente ci sarà un negozzio di: Tezenis, intimissimi o calzedonia o come cazz si chiamano,che andrà visitato, e vedrai che si sforano i 20 tranquillamente
ma neanche Valerio si salva? che delusione...
Ho avuto la conferma della scarsezza di questo film, persino Mastrandrea è deludente, solo la Ferrari e solo a tratti regala qualche scampolo d'emozione...
ma proprio a volerlo cercare con il lanternino.
Una vera porcata! Da vietare anche ai maniaci!
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