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FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2006
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2006
Grottesco e allusivo Iosseliani mette in scena la discesa (politica) e la risalita (umana) di un ministro del governo francese in maniera molto divertita. Come spesso accade ai cineasti di una certa età, l'interesse per una trama ed un intreccio classico cala e cresce invece l'attenzione per l'aria che un film cerca di comunicare.
Girato tutto con telecamera distante, annullando i primi piani, le soggettive e qualsiasi inquadratura che non sia il canonico piano americano a massima profondità di campo I Giardini D'Autunno ricorda e non poco il cinema di Aki Kaurismaki, per i suoi silenzi e per come i personaggi si muovano con consapevole ridicolezza in un mondo grottesco dove i sentimenti forti paiono non esistere a fronte di un dominio delle sensazioni e degli stati d'animo, anche le mille donne del protagonista non sembrano mai impegnarlo più di tanto.
Solo la leggerezza con cui è narrato salva il film dalla noia (del resto senza una trama è sempre dura). Esilarante Michel Piccoli nel ruolo dell'anziana madre del protagonista.
1 commento:
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