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6.5.08

Solo Un Bacio Per Favore (Un baiser, s'il vous plaît!, 2007)
di Emanuel Mouret

POSTATO SU
Ad un certo punto durante Solo Un Bacio Per Favore uno dei protagonisti ascolta la musica in cuffia mentre cammina e la voce narrante che accompagna tutto il film spiega che in quel momento stava ascoltando il walkman.
Ecco questo la dovrebbe dire lunga su che tipo di film sia Solo Un Bacio Per Favore, uno di quelli in cui i protagonisti vestono di velluto, ascoltano musica classica (prevalentemente Schubert ma con qualche puntatina su Tchaikovsky e un finale con il preludio della Traviata), vivono in appartamenti altissimo borghesi e fanno lavori prevalentemente intellettuali. Il mondo del film di Emmanuel Mouret è una bolla che sembra non percepire (o non interessarsi a percepire) di essere assolutamente fuori dal tempo.

La storia (e molti elementi di come è raccontata) è di stampo truffautiano, piena di agnizioni, svelamenti e sentimenti esposti, piena di coppie che leggono a letto e di libri portati sottobraccio. Ecco il punto forse è che sembra troppo un film di Truffaut degli anni '60, con personaggi da anni '60 totalmente scollati da ogni modernità e non solo per la vita che fanno ma anche per il carattere che hanno e la morale che applicano (c'è un pezzo in cui il protagonista si rivolge ad una prostituta e si tratta della mignotta più garbata e intellettuale che si sia mai vista).
Forse è troppo poco dire che Solo Un Bacio Per Favore è un film d'altri tempi (anche se lo è) ed è più corretto dire che si tratta di un film che cerca di essere d'altri tempi, ignorando completamente qualsiasi scelta di modernità, cosa in fondo apprezzabile se non altro perchè è una scelta assoluta e senza compromessi. Un film in costume senza i costumi.

Per quanto riguarda infine tutto il resto (che poi sarebbe il cuore del film: cosa racconti e come sia girato) si tratta del massimo dell'ordinario garbato mestiere di un regista con decisamente poca personalità, il film poi è indubbiamente godibile, non tremendamente avvincente ma comunque in grado di raccontare qualcosa e parlare con tono divertito di passioni e vite umane (e forse proprio la componente di racconto di "vita umana" lo rende truffautiano). Ma il cinema vero sta da altre parti.

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