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14.1.07

Rocky Balboa (id., 2006)
di Sylvester Stallone


Bisognerebbe dare due voti a questo film, uno all'opera in sè (e sarebbe bassissimo) e uno all'opera come sugello del mito di Rocky (e sarebbe altissimo).
La notizia è che Rocky Balboa non è esattamente quello che vi aspettate.
Se vi aspettate un film scritto, diretto e recitato con i piedi, beh allora sì, troverete quello che vi aspettate. Ma se vi aspettate anche l'ennesimo decadente capitolo della saga di Rocky, allora rimarrete sorpresi.
Rocky Balboa non è un film della saga di Rocky, ma un film sulla saga di Rocky. E' la summa e la celebrazione del mito di Rocky. Maurizio Porro l'ha definito "un falso mito cinematografico" e non ha tutti i torti nel senso che cinematograficamente parlando è un mito autoalimentato poichè Rocky (il primo) pur nella sua ottima fattezza non ha fatto scuola e non è stato capostipite di nulla. Ma a livello popolare Rocky è un mito, ed è indiscutibile.
Rocky Balboa è decisamente un film per i fan. All'uscita Andy Versus detto il Ra ha correttamente definito l'esperienza: "Come andare a prendere una birra con un gruppo di amici e ricordare i bei vecchi tempi".
Nel film ci sono tutti i personaggi storici della serie, vengono ricordati continuamente momenti topici dagli altri film (mostrando anche le vecchie scene con i doppiaggi originali) e la stessa struttura del film (uguale a tutti gli altri) è un omaggio al mito di Rocky.
Cosa ancora più evidente nel finale con i titoli di coda accanto al montaggio di tante persone comuni che imitano la corsa sulla scalinata di Rocky.
Rocky Balboa è l'addio definitivo al personaggio tramite una sua celebrazione, come quegli special televisivi molto americani che si fanno per omaggiare i grandi personaggi, solo che è un'autocelebrazione, pacchiana e americana come si conviene.
Non c'è una struttura seria ma un montaggio di tipici momenti da film di Rocky. Il momento tenero, quello spiritoso, l'indecisione, i colloqui che danno la forza per andare avanti, l'allenamento... Tutto in stile. E nell'improbabilissimo finale c'è tutta la celebrazione del mito "favolistico" del campione tutto cuore e rabbia che getta il cuore oltre l'ostacolo sempre e comunque compiende imprese impossibili. E con quest'ultima impresa veramente fuori da ogni logica terrena si mette in scena la forma pura di quest'ideale.
Ma più in là la storia di Rocky che ormai vive del suo mito, che si dovrebbe godere il successo passato e che viene riconosciuto dovunque e tutti vogliono farsi la foto con lui mentre gli dà un pugno, ma in realtà sente ancora rabbia dentro e vorrebbe di nuovo fare quello che sa fare, è davvero una metafora della vita e della carriera di Stallone, prigioniero (per incapacità) dell'unico personaggio decente che abbia sfornato e che probabilmente ancora vuole rivivere quei fasti.
Che lo volesse o meno (poco importa) Stallone ha portato la sua decadenza e la sua voglia di riscatto sullo schermo attraverso il suo personaggio più famoso. Rocky Balboa è una specie di 8 e mezzo di Stallone e non lo dico per elevarlo ma proprio perchè è un film scritto e diretto malissimo, che rispecchia quindi il suo autore e solo in questo modo può parlare di lui.
Tutto questo è ancora più evidente se si guarda al pubblico che lo va a vedere, almeno nel mio caso, decisamente non il pubblico abituale dei cinema. Quel pubblico che solitamente vede i film in DVD o in televisione ma che ha il mito di Rocky. La proiezione a cui ho assistito è stata un trionfo di applausi, grida di incitamento e amore palpabile. Si è partiti con un grido di incitamento a Rocky subito dopo il logo della casa di produzione (il cui responsabile era venuto con me al cinema) che ha dato il via a una visione totalmente empatica. E' stato subito chiaro che eravamo tutti lì nel primo weekend di uscita perchè volevamo credere ancora in Rocky. Io stesso non mi vergogno di ammettere di aver smaccatamente tifato per la vittoria finale di Rocky durante l'incontro (nonostante all'inizio avessi affermato: "Beh se vince è proprio ridicolo!") urlando assieme agli altri come fossi stato allo stadio e forse (non ricordo bene) mi sono anche alzato per fare meglio il tifo. "Benvenuti nel mondo di Rocky!" urla il telecronista esaltato quando si capisce che l'incontro non è una farsa e Rocky sta dando tutto e darà tutto per vincere, ma potrebbe averlo benissimo urlato qualcuno dal pubblico e sarebbe stata la stessa cosa. E' un momento veramente emblematico, perchè è quello il mondo di Rocky sia fuori che dentro il film. L'impresa iperbolica di un sessantenne che picchia un ventenne solo perchè ha più motivazioni è il cuore di tutta la saga di Rocky, nel bene e nel male. La sua irrealtà manifesta e la sua pessima fattezza (le sequenze sul ring sono tra le peggiori mai viste) sintetizzano davvero quel mondo e chi si è innamorato del primo film, si è divertito con gli altri tre e si è indignato con l'ultimo ora trova quello che cercava. Il mondo di Rocky, una celebrazione smaccata e smodata del cuore sulla ragione, fatta con tutti gli espedienti più ruffiani ai quali si possa ricorrere, con tutte le più banali tecniche narrative e cinematografiche ma che magicamente per moltissime persone ha funzionato e funziona.
Alla fine c'era chi fotografava con il cellulare il manifesto del film, insomma uno stato di esaltazione generale. La prova che il cinema è più della somma di recitazione, montaggio, fotografia ecc. ecc. che è qualcosa che ha più a che vedere con l'interazione con gli spettatori e come loro completino quello che vedono. E in questo caso si è verificato l'esempio estremo di un film scadente che sa però toccare chi vuole essere toccato.

27 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ho parole...


Anonimo ha detto...

dajeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!


Mariolone ha detto...

Ed io rosicherò per il resto della mia vita.......mortale


Anonimo ha detto...

mariolone dovevi venire!! Mi dicono tutti che sei uno strafan di Rocky!

Io sono disposto a tornarci conte se vuoi...


Mariolone ha detto...

grazie amico mio,spero di poter avere una serata libera...nei prossimi 18 anni...


Anonimo ha detto...

sono disposto a tornarci anche io con te... quando vuoi...


Anonimo ha detto...

Anche io, basta che dopo mi fai sparare con la tua beretta.


Anonimo ha detto...

...ai negracci...


Anonimo ha detto...

non vedo l' ora di conoscere torpedo...


Mariolone ha detto...

Grazie amici miei sono commosso....torpedo,se hai pazienza l'anno prossimo ci danno i fucili a pompa...sempre che i comunisi non ci tolgano prima le macchine da sotto il culo


Anonimo ha detto...

"Bisognerebbe dare due voti a questo film, uno all'opera in sè (e sarebbe bassissimo) e uno all'opera come sugello del mito di Rocky (e sarebbe altissimo)."

questa frase è praticamente perfetta, riassume benissimo, credo, lo spirito dei recensori della cineconnection sull'ultimo film di Stallone.


gparker ha detto...

Un'impresa vera dare un voto a questo film...


Anonimo ha detto...

Bah. Io sono uno di quelli che credono che il primo Rocky sia un capolavoro del cinema e gli altri episodi della saga siano solo dei filmacci senza idee nati con il mero scopo di spremere quanti più dollari possibili dal filone.
Rocky Balboa è diverso dagli altri sequel solo nella misura in cui mi sembra di percepire un autentico affetto di Stallone per questo personaggio, ed è palese la sua volontà di scrivere un degno epitaffio per l'intera saga. Purtroppo il film è patetico. E' quasi incredibile pensare che Stallone abbia scritto di suo pugno la sceneggiatura di Rocky, vista la miseria che è riuscito a mettere insieme dopo.


gparker ha detto...

Anche a me stupsce sempre il fatto che Rocky sia tutta farina del suo sacco. Anche se credo che molto sia l'abile mano di John G. Avildsen, grandissimo regista di film sullo sport.

Sinceramente per darmi una spiegazione penso che l'intuizione di Stallone sia stata quella di narrare una storia di veri e autentici perdenti dal cuore grande. Lui è brutto goffo e stupido e più o meno è così Adriana, sono agiti da un mondo più furbo e scaltro di loro ma hanno veramente il cuore, sono eroi positivi al massimo delle potenzialità e riescono quasi a sovvertire l'ordine delle cose che però li verdrà emergere pur nella sconfitta perchè il loro obiettivo era un altro.
Un'intuizione bella ma non certo geniale. Da qui in poi peno sia stata l'abilità di Avildsen a riuscire a mettere a punto un film ottimo.

Però Rocky Balboa ha veramente il cuore. E' veramente un film disperato, un'opera sbagliata ma efficace...


Anonimo ha detto...

Anche io nutrivo una certa stima per Avildsen, dopo aver visto Rocky, e non volendo attribuirne il merito a Stallone. Poi però mi sono andato a scorrere la sua filmografia, dove campeggiano filmacci come Karate Kid II e III e ho dovuto rivedere il mio giudizio. La verità è che Rocky è stato un connubio irripetibile di musica, sceneggiatura, fotografia e regia. Nulla a che vedere con i suoi troppi sequel.
Quanto alla sceneggiatura scritta da Stallone, a quanto pare è pesantemente influenzata da un match cui assistette nel 1975: un pugile semi-sconosciuto, Chuck Wepner, arrivò a sfidare per il titolo dei massimi Mohammed Ali'. Resistette ben 15 riprese e fu uno dei pochi pugili che riuscì a spedire Ali' al tappeto, ma alla fine fu messo Ko all'ultimo round. Folgorato da quell'incontro, Stallone scrisse il copione di Rocky in tre giorni...


gparker ha detto...

Un'ennesima dimostrazione di come la vita sia più grande dell'arte direi...


Anonimo ha detto...

rocky1 è un autentico capolavoro realizzato da un giovane sconosciuto dotato di smisurato talento,e fiducia in se stesso. retra mille difficoltà e porte sbattute in faccia stallone è riuscito a portare il suo sogno sugli schermi regalandoci uno dei personaggi più belli e amati di sempre e creandando la saga piu celebre del cinema credo che tutti i film di rocky siano bellissimi perche racccontano il percorso di vita di un uomo qualuque con tutte le sue debolezze e paure che salendo sul ring lotta tenacemente per quello in cui crede concludendo dico che secondo me rocky balboa chiude stupendamente il perrcorso di questo personaggio che ha influenzato e cambiato la mia la nostra vita isegnandoci che niente è impossibile se si lo si vuole veramente e che nessuna sfidaè superiore alle nostre forze grazie di cuere rocky


gparker ha detto...

Saga più celebre del cinema è un'affermazione un po' forte...


Anonimo ha detto...

non sarà la saga piu celebre cosa di cui dubito fortemente ma e sicuramente quella che avra per sempre un posto speciale nel cuore di coloro che come me sono cresciuti con rocky balboa e con sylvester stallone.


gparker ha detto...

Sicuramente è una saga amata ma anche solo rispetto a Guerre Stellari o Il Padrino impallidisce sia per qualità che per numero di fan dell'intera saga.


Anonimo ha detto...

è la tua opinione eio la accetto ma permettimi di dirti che non sono daccordo ogni capitolo di rocky è una lezione di vita perche contiene i principi e i valori che tutti dovremmo avere isegnandoci a lottare sempre e comunque mentre guerre stellari è un semplice film di fantascienza seppur ben fatto che non ha cambiato la vita di nessuno come invece a fatto rocky che ha cabiato la mia vita e quella di milioni di persone in tutto il mondo ed è miglior il film sullo sport mai realizzato questo non lo dico io ma ogni critico che si intenda di cinema oltre che il pubblico naturalmente.


gparker ha detto...

Il primo Rocky, nonostante sia un film che apprezzo molto, non solo non è il miglior film sullo sport, ma non è nemmeno il miglior film sul pugilato. Davanti a lui si piazzano (perlomeno) Il sentiero Della Gloria, Toro Scatenato e Quando Eravamo Re, nessun critico potrai mai metterlo avanti a queste opere che sono un passo più in alto di Rocky quanto a tecnica, scrittura, recitazione e conoscenza del linguaggio cinematografico.
Poi il pubblico fa le sue valutazioni che sono altra cosa, dotata di pari dignità.

Quanto al fatto delle saghe, Guerre Stellari non solo vanta un numero di fan accaniti (se vogliamo parlare di più popolare) comparabile solo a Star Trek, ma è anche (in assoluto) uno dei 3 principali momenti di svolta della storia del cinema. Film di una importanza difficilmente paragonabili ad altro.

Infine il discorso che fai sulla lezione di vita è estremamente soggettivo, nel senso che puoi apprendere determinate cose da Rocky ma molti possono apprenderne altre di altro tipo da Guerre Stellari (per rimanere sull'esempio di prima) che è una trilogia incentrata sui concetti di lotta interiore, scoperta del sè e dualismo dell'animo umano.


Anonimo ha detto...

io credo che tu stia sottovalutando moltola saga di rocky e la rilevanza che questa ha nel mondo del cinema in quanto nessun film sul pugilato realizzatato prima di rocky può vantare una storia cosi ben sviluppata dal punto di vista umano quindi narrando la figura dell uomo non solo quella del pugile tutto questo è accompagnato da una musica eccellente da un montaggio unico e da interpretazioni da antologia riguardo alla lezione di vita hai ragione è soggettivo infatti è quello che rocky rappresenta per me ma sappi che a philadelphia ce gente che pensa che rocky esista davvero credo che questa discussione possa continuare all'infinito ma io e te non troveremo mai un punto d'inconro su questo argomento rocky per me è sacro ti sembrera strano ma rocky è uno di famiglia per me sono crescuta con lui qundi per me sarà sempre il migliore grazie per avermi risposto è stato un confronto opposto ma interessante.


Anonimo ha detto...

voglio scrivere di nuovo a gpaker per informarlo che rocky è un film realizzato a basso costo pensa che aveva a disposizione un solo milione di dollari perche la united artists non aveva fiducia non tanto nel progetto quanto in stallone che all'epoca era un ragazzotto sconosciuto e al verde ma i produttori chartoff e winkler credevano in questo film tanto da mettere un ipoteca sulle loro case a copertura di eventuali costi extra quindi credo che dal punto di vista tecnico non ci sia niente da dire viste le condizioni in cui è stato realizzato questo capolavoro cosa che non credo sia valsa per toro scatenato o per altri da te elencati che invece hanno avuto un bauget altissimo soprattutto toro scatenato vista la fama di deniro e scorsese ti consiglio se non lo hai gia fatto di acquistare rocky top edition li è spiagata perfettamete la nascita di rocky e le difficoltà che stallone a avuto nel portare a termine questo film. quando eravamo re o il sentiero della gloria sono belli ma rocky secondo me è unico riguardo al liguaggio stallone ha usato il gergo tipico della srada elo fatto stupendamente la recitazione è perfetta guarda in lingua originale la sciena in cui rocky e adriana vanno a pattinare quella in cui si baciano e tante altre in particolare la più famosa quella finale in cui il protagonista dopo aver lottato con tutto se stesso vuole vicino a se la donna amata questa è pura poesia ed una stupenda lezione di recitazione che forse tralascia la tecnica ma mette avanti il cuore ecco perche rocky e stallone sono speciali non hanno e non avranno mai rivali punto e basta


gparker ha detto...

Conosco bene la genesi di Rocky, perchè come ti ho detto è un film che apprezzo moltissimo.
Tuttavia non sono daccordo con il discorso che fai mischiando sforzo produttivo e esito. Se un film è realizzato a basso budget ha sicuramente una lavorazione più travagliata e mille difficoltà in più rispetto ad un ad alto budget, ma questo non può costituire motivo di stima a sè perchè se no basterebbe fare film con pochi soldi per avere lodi.
Non va trascurato poi il rovescio della medaglia, ovvero il fatto che se il film ha molto busget ha anche molte pressioni, il regista raramente è libero di far ciò che vuole e deve destreggiarsi come può per far emergere la sua visione di cinema nonostante le molte pressioni. cosa che invece non capita agli indipendenti.

Il film alla fine credo si giudichi per quello che è. Poi semmai dopo la curiosità fa scoprire i dettagli di realizzazione ma questi non possono influire sulla valutazione.

Infine Stallone applica sì il linguaggio delle strade ma non inventa nulla. si tratta di innovazioni partorite da Marlon Brando, sviluppate dagli indipendenti come Cassavetes e dal cinema di fine anni '60 della new hollywood che cercava un diverso contatto con la realtà.


Anonimo ha detto...

mi fa piacere che tu apprezzi rocky io non detto che stallone ha inventato il gergo della strada ho solo detto che lo ha utilizzato in modo giusto ed efficace e vero che non bisogna giudicare un film in base al bauget con cui viene realizzato ma questo costituisce motivo di disagio sia per gli interpreti che per il regista perche non ce tempo di soffermasi sui dettagli nel caso di rocky hanno dovuto realizzare il film in un mese questo non deve essere visto come un merito bensi come una grossa difficolta che chi ha lovorato ha rocky ha superatato dando prova di assoluta professionalita ho notato che tu dai al film una valutazione molto tecnica mentre la mia e meno tecnica e basata sul messaggio che traggo dal flm sulle emozioni che provo quando lo vedo per cui abbiamo punti di vista molto diversi su rocky su stallone e sul cinema come dicevo ieri non troveremo mai un punto d'inconro su questo argomento ma è stato interssante confrontarsi con te anche abbiamo opinioni opposte


Anonimo ha detto...

rochy per me è 1 mito!!aspettavo il 6 capitolo da tanto tempo,e nè sono restata delusa,non mi è piaciuto x niente.troppe cose assurde tutte insieme..e poi MERY bahh,ma dico scherziamo? delusa delusa,questo capitolo ha rovinato la conclusione di una serie di film molto belli..


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