2017/2018

2016/2017

2015/2016

2014/2015

2013/2014

2012/2013

2011/2012

2010/2011

2009/2010

2008/2009

2007/2008

2006/2007

2005/2006

2004/2005

16.12.06

Little Miss Sunshine (id., 2006)
di Jonathan Dayton e Valerie Faris

"I film Sundance sono tutti uguali" lo diciamo ogni volta che se ne vede uno (che regolarmente è il vincitore dell'annuale edizione). Little Miss Sunshine non fa eccezione.
Una commedia con attori poco noti, poco truccati e poco belli. Il tema intorno alla solitudine umana e alla sconfitta in tutte le sue forme, una critica sociale (ma proprio accennata) all'America dei belli e vincenti e qualche ammiccamento intellettuale.
Film girati da nerd che si sono evoluti verso i lidi cinematografici, che applicano le regole della critica alla perfezione, che confezionano prodottini impeccabili con tutte le caratteristiche che sono richieste per essere opere d'arte indipendenti.
Addirittura Little Miss Sunshine arriva al livello di dover spiegare le proprie metafore apertamente mettendole in bocca ad un personaggio.
Certo poi il film è fatto molto bene, è assolutamente arguto, divertente e fluido, ha un ritmo elevato e scorre senza intoppi con le caratteristiche trovate che intervallano la narrazione rendendola più leggera come la corsa per mettere in moto il camioncino.
Ma alla fine non può che essere un filmetto che mette in scena i soliti personaggi disperati che si fanno forza l'un l'altro in questa America spersonalizzante. Con una forma che più furba non si può vengono messi in scena apparenti negazioni alla morale come l'educazione alla sessualità della bambina, il continuo propugnare il culto del vincente e della bellezza (padre e nonno), la trafugazione della salma ecc. ecc. Quando poi ad imperare è il buonismo più assoluto di tutti i personaggi che alla fine si vogliono bene, si parlano con gli abbracci e pur non risolvendo i propri problemi andranno avanti lo stesso indomiti.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro gparker,
esco dal guscio e, dopo mesi che ti leggo, ti faccio i miei più sentiti complimenti per il tuo blog e per le tue recensioni in particolare. Non è solo una questione di gusti, talvolta divergenti, è l’idea che hai del cinema che mi sembra molto vicina al mio osservare e ‘sentire’ un film. Mi piace la serietà con cui porti avanti le tue tesi (tra le tante penso all’esemplare discussione su Shortbus: BRILLANTE - e te lo dice un gay), mi piace la tua idea essenziale del FARE cinema e non solo raccontare storie, e che sapendo FARE cinema si può raccontare qualsivoglia storiella insignificante rendendola pregnante. L’approccio tecnico poi, puntuale eppur non pedante, mai approssimativo, meriterebbe un capitolo a parte. Insomma bravo, e con ciò chiudo che sta ‘sbrodolata’ di complimenti fa rimpiangere quel guscio intonso or ora infranto dal mio sproloquio.

Riguardo a LMS ti trovo un po’ duro, ma condivido in pieno quanto dici sugli indipendenti, spesso più scontati di taluni prodotti industriali, benché sicuramente carichi di buone intenzioni.
Quando l’ho visto, mesi or sono, ero molto prevenuto, soprattutto dopo lo stucchevole “Transamerica” (altro caso di film indipendente tanto incensato da una certa critica, personalmente trovato insignificante e piatto).
Ti dirò, al fine credo sia un film dignitoso come opera prima, e ho trovato particolarmente ben scritto il personaggio della madre: esce fuori molto più vera degli altri componenti della famiglia a tutti i costi sgangherata, mi piacciono i suoi silenzi, il mantenersi laterale ma sempre pronta ad ascoltare e ad esserci per gli altri. No, vedi, non ci siamo, io non potrei mai scrivere delle critiche, basta un’attrice che adoro come Toni Colette e perdo la ragione ☺
Ultima cosa, poi giuro mi accascio, è su Capuano e la sua ‘guerra di Mario’: l’avevo notato mancare tra le tue recensioni e sono lieto che tu l’abbia recuperato. Un vero gioiello!
adesso taccio per sempre!


Anonimo ha detto...

non fargli troppi complimenti... Tende a montarsi la testa per un nulla, poi diventa antipatico...


Anonimo ha detto...

ho detto che taccio, quindi taccerò :)


gparker ha detto...

Innanzitutto ti ringrazio per la stima. Questi complimenti mi consentiranno di guardare i miei vicini di casa dall'alto verso il basso quando ci incontriamo a buttare la spazzatura.
Per quanto riguarda LMS non posso negare quello che dici, è sicuramente molto carino, ben interpretato e con qualche arguzia non male, ma a me è nel complesso che non ha convinto.
Ad un certo punto si pone come una grande riflessione sull'umanità disillusa dell'America moderna, un obiettivo che per me non coglie affatto. Se fosse rimasta una bella commediola e basta sarebbe riuscito addirittura ad andare oltre i suoi meriti, riuscendo a fare un ritratto di famiglia molto toccante. Ma nulla più.

Cmq anche io ho mille debolezze riguardo attori, attrici e registi.
Una volta lessi di Gokachu che diceva che forse questo è ciò che distingue il blogger dal critico, la passione furiosa che ti domina e ti fa sragionare davanti a ciò che ti piace proprio. Secondo me finchè hai l'onestà di ammettere che qualcosa ti è piaciuto molto perchè ne sei fan, perchè ti conquista a livello intimo (che poi è anche quello un pregio) e non tanto per motivi "pseudo-oggettivi" il tuo giudizio è sempre dignitoso.
Conta più secondo me renderti conto di quello che stai facendo e perchè lo fai. Tutti abbiamo passioni e debolezze.
Rispetto il tuo silenzio, anche io commento poco in giro...
grazie


Anonimo ha detto...

Concordo dunque, e...prego, quanto espresso era tutto sentito.
Saluti


kavia ha detto...

ufff a me è piaciuto tanto... mi ha fregato mi sa...


gparker ha detto...

ma guarda comunque molte volte il "farsi fregare" o farsi comprare dal sentimentalismo blando è piacevole.
Nel caso particolare a me Little Miss Sunshine non mi ha comprato, ma altre volte altri film mi hanno comprato magari con cose più banali che però mi colpiscono a me, come per esempio Mio Fratello E' Figlio Unico. Ammetto che la scena finale con la musica e lui che guarda se stesso più piccolo è proprio ruffianissima e sta lì per farti uscire quella lacrimetta alla fine, ma se ti esce, se ti compra bene, se ci riesce viva Dio! Io ero felice di aver pianto al cinema.


kavia ha detto...

Un altro che mi aveva "fregato" a questo livello era stato billy elliot


gparker ha detto...

anche a me mi aveva comprato tantissimo


Creative Commons License
...ma sono vivo e non ho più paura! by Gabriele Niola is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 3.0 Unported License.