Con questo film gli abili sceneggiatori e produttori (tra i quali si possono contare il sopravvalutato Alexander Payne e il fiacco Tom Shadyac) riescono in un colpo solo a realizzare un panegirico retorico al massimo su due temi sui quali il cinema americano ama rigirarsi: l'eroismo dei pompieri e l'omosessualità.
Lontanissimo da una qualsiasi (ma anche minima) visione problematica dell'integrazione sessuale e senza la minima intenzione di non esagerare in lodi generiche nei confronti di "quel manipolo di eroiche canaglie" che sono i pompieri americani Io Vi Dichiaro Marito e... Marito mette in fila una serie di gag riuscite e dal tipico stampo sandleriano (l'utilizzo dei "brutti" e dei barboni, la violenza a sfondo comico e il forte senso del ridicolo) all'interno di una mielosissima commedia dove tutti quanti fanno a gara a chi è più buono fregandosene anche della coerenza interna (ma se il personaggio di Adam Sandler è un superdonnaiolo senza scrupoli come può convertirsi alla monogamia e al vero amore senza nemmeno stupirsene egli stesso?).
Solo il personaggio di Steve Buscemi è il necessario contraltare perfido e senza scrupoli.
Per il resto si ricordano Dan Akroyd che scende nuovamente un palo (anche se non si è messo nella posa in cui lo faceva Ray Stanz), Richard Chamberlain che non lo si vedeva da una vita e la sequenza finale delle foto per il calendario gay dei pompieri (quello almeno dotato di un minimo di ironia graffiante).
Lontanissimo da una qualsiasi (ma anche minima) visione problematica dell'integrazione sessuale e senza la minima intenzione di non esagerare in lodi generiche nei confronti di "quel manipolo di eroiche canaglie" che sono i pompieri americani Io Vi Dichiaro Marito e... Marito mette in fila una serie di gag riuscite e dal tipico stampo sandleriano (l'utilizzo dei "brutti" e dei barboni, la violenza a sfondo comico e il forte senso del ridicolo) all'interno di una mielosissima commedia dove tutti quanti fanno a gara a chi è più buono fregandosene anche della coerenza interna (ma se il personaggio di Adam Sandler è un superdonnaiolo senza scrupoli come può convertirsi alla monogamia e al vero amore senza nemmeno stupirsene egli stesso?).
Solo il personaggio di Steve Buscemi è il necessario contraltare perfido e senza scrupoli.
Per il resto si ricordano Dan Akroyd che scende nuovamente un palo (anche se non si è messo nella posa in cui lo faceva Ray Stanz), Richard Chamberlain che non lo si vedeva da una vita e la sequenza finale delle foto per il calendario gay dei pompieri (quello almeno dotato di un minimo di ironia graffiante).
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