Madonna che sonno. Se non fosse che George ha così tanto charme da distribuire a palate che alle volte mi fa dimenticare la mia eterosessualità, per il resto è una blandissima variazione sui temi del film di denuncia politica all'americana, con pochissime idee e pochissimi personaggi di spessore.
Anche perchè in questo cinema di denuncia contro queste multinazionali biece e ciniche che dai loro palazzoni con i loro mille avvocati vessano i poveri agricoltori del Montana non ci sono neanche i cattivi intriganti, poichè il nemico è sempre la grande azienda, il grande colosso poi rappresentato da piccole figure un po' meschine. Per caratteristica questo cinema non ha mai figure titaniche, ma nemici invisibili, poichè proprio su quello punta, a mostrare l'impossibilità di combattere (se non da dentro) un sistema dove non si riesce nemmeno ad individuare un singolo colpevole.
Però poi il risultato è un racconto scialbissimo e prolisso della scoperta da parte di uno che è parte del sistema di come possa esistere anche un'altra dimensione di vita, di come esistano dei valori e che chi combatte non è pazzo, ma forse proprio lui è l'unico sano.
E poco importa che alla regia ci sia lo sceneggiatore dell'ottima trilogia di Jason Bourne, il risultato è veramente disarmante.
Se non ci fosse stato George che ogni 5 minuti ammiccava in camera intimandomi con lo sguardo di rimanere seduto (e io di risposta mormoravo sognante "Si George!") me ne sarei potuto anche andare...
Ah da notare il lungo piano sequenza dei titoli di coda fermo sulla faccia di George in taxi, davvero bellissimo!
Anche perchè in questo cinema di denuncia contro queste multinazionali biece e ciniche che dai loro palazzoni con i loro mille avvocati vessano i poveri agricoltori del Montana non ci sono neanche i cattivi intriganti, poichè il nemico è sempre la grande azienda, il grande colosso poi rappresentato da piccole figure un po' meschine. Per caratteristica questo cinema non ha mai figure titaniche, ma nemici invisibili, poichè proprio su quello punta, a mostrare l'impossibilità di combattere (se non da dentro) un sistema dove non si riesce nemmeno ad individuare un singolo colpevole.
Però poi il risultato è un racconto scialbissimo e prolisso della scoperta da parte di uno che è parte del sistema di come possa esistere anche un'altra dimensione di vita, di come esistano dei valori e che chi combatte non è pazzo, ma forse proprio lui è l'unico sano.
E poco importa che alla regia ci sia lo sceneggiatore dell'ottima trilogia di Jason Bourne, il risultato è veramente disarmante.
Se non ci fosse stato George che ogni 5 minuti ammiccava in camera intimandomi con lo sguardo di rimanere seduto (e io di risposta mormoravo sognante "Si George!") me ne sarei potuto anche andare...
Ah da notare il lungo piano sequenza dei titoli di coda fermo sulla faccia di George in taxi, davvero bellissimo!
17 commenti:
che grande George...
L'unica cosa è che dovrebbe litigare co Steven Soderberg e smetterla di lavorare con lui.
ma no dai è un bel sodalizio di cazzoni con mat damon,garcia,pitt....secondo me bevono e trombano prima durante e dopo la scrittura dei vari loro film...cmq a me tocca vederlo per ordini superiori...
Poi però Pitt e Damon quache film interessante lo tirano fuori.
George è sprecatissimo.
Deve tornare ad ER....
Per carità. Basta co ste cazzo de serie tv....
ER è LA serie TV, il mito.
franco le serie tv sono l'unica cosa decente che c'è appunto in tv...ovviamente non parlo di cose tipo "i cesaroni"..."distretto di polizia" "gente di mare 2" ( 2 mati rendi conoto!!!!!!!! "
Io non le sopporto. Ho provato a vederne qualcuna, ma dopo dieci minuti già mi avvelenavo. Con tutto che ce ne sono molte che sembrerebbero interessanti (vedi Prison Break o Heroes). Nel momento in cui vengo a contatto con il prodotto mi avveleno da morire.
Neanche la violenza gratuita di " The shield"??
ok frankie... ma LOST???
LOST?????????
non mi dire che rimani impassibile a Lost!
il mio proposito per l'anno nuovo è cominciare a vedere Lost
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Assolutamente in disaccordo. Come temevo dopo aver visto il film, la maggior parte dei recensori si è incentrato sulla questione politica del film, cosa sbagliatissima! Questo è un thriller impegnato altro che Cemento armato! tutta la crew dovrebbero seppellire con il cemento armato!
Che centra Cemento Armato?
Io poi non mi sono impelegato nelle questioni politiche, semmai dico che è un film piatto, senza mordente che manca di personaggi validi.
Lo stesso protagonista non ha spessore.
io non so cosa intendi per film piatto e per personaggi validi. a me il film è piaciuto parecchio: i personaggi sono plausibili e non vi sono sbavature evidenti nella trama (salvo i cavalli... lì, boh).
L'avvocato pazzo è un grande, poi sinceramente a me sono sembrati tutti personaggi ottimamente presentati.
akiro
godo a ritirare fuori roba vecchissima.
E per la prima volta VERAMENTE non sono d'accordo.
Non ci sono personaggi validi?
Ma quando mai s'è ritratto il cattivo del film con questa umanità, facendone vedere i nervosismi, le debolezze, le insicurezze.
Da un momento all'altro ti aspetti che lei "si redima", ti ci immedesimi, e invece no.
Così come i due killer, la morte dell'avvocatone, tutto così asciutto, banale, come immagino che sia.
La scena dei cavalli.
Trovo ci sia molta personalità in questo film
tutto questo a me non è arrivato. Anzi, mi è sembrato davvero che la complessità del cattivo fosse solo apparente. La capisco con la testa ma non la comprendo con il cuore.
Forse nella realtà le cose sono così banale, è probabile, ma non ho mai creduto che i film debbano essere la realtà, ho sempre pensato che debbano esserne una metafora drammaturgica.
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