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26.9.05

Cinderella Man (id., 2005)
di Ron Howard

In un vecchio film anni'40, che mi sembra fosse Il Bruto e La Bella di Vincent Minnelli ma non sono sicuro, al termine di un furioso scontro tra un produttore e un regista sul film che stanno girando il regista si rivolge al produttore e grida: "Non si può fare un film di scene madri!" Ed è vero non si può fare un film di scene madri, perchè nega il concetto stesso di scena madre (se sono tutte scene madri, allora non c'è una scena madre) e poi perchè si sfocia inevitabilmente nel patetismo (a meno di non essere dei veri maestri).
Cinderella Man è un film fatto solo di scene madri, ogni sequenza si pone come la summa del film, in ogni momento il sentimentalismo è al massimo ed i personaggi parlano con il cuore in mano (i buoni sia chiaro), rivelando tutta la banalità e l'inconsistenza del loro carattere.
Ma non è solo per questo che il film di Ron Howard rappresenta in maniera esemplare tutto ciò che il cinema non dovrebbe essere. La vergogna di questo film, sta nella maniera in cui si propone come opera d'autore quando non c'è nemmeno un'idea. Quello di Ron Howard è un cinema dove l'unica innovazione possibile è il finale a sorpresa, dove i personaggi sono tagliati con l'accetta, ridotti a maschere ma proposti come aderenti alla realtà. E' il cinema dell'inganno che fa di tutto per accattivarsi lo spettatore, e lo fa nella maniera più banale. E' il cinema che prevede scene già pronte per essere mandate la notte degli Oscar come quella del discorso di Paul Giamatti (che fa il miglio attore non protagonista) a Renè Zellweger, o quella di Russel Crowe che chiede l'elemosina.
Cinderella Man è l'ennesima opera consolante ed autocelebrativa con cui l'america si incensa attraverso la spudorata agiografia di un suo eroe, e l'importanza data a queste opere svilisce il concetto stesso di cultura americana. Un eroe americano buono nel senso più spudoratamente superficiale, di una bontà tale da non volere che i figli rubino, nemmeno perchè muoiono di fame (ma in realtà i figli sono così buoni che lo fanno solo perchè temono che il padre li abbandoni), così buono da non volere che la famiglia si divida nemmeno se i figli si ammalano per la mancanza di riscaldamento.
Il trionfo del cinema senza idee che ricicla solo il già visto ed il già sentito si compie attraverso una trama trita e ritrita, fatta di momenti di gloria e seconde occasioni. Jim Braddock si rimette da un infortunio e torna a combattere, ma noi già sappiamo che durante l'incontro si rifarà male, perchè già lo abbiamo visto accadere ad Holly Hatton e Julian Ross. La sua devota e amorevole moglie non guarda mai i suoi incontri, ma sappiamo che lo andrà a trovare in quello decisivo, del resto lo fa anche Marge quando Homer decide di darsi al pugilato...
Tutto è condito da soluzioni visive riciclate: le immagini anni venti rese con i colori desaturati sperimentate da Scorsese in The Aviator, le riprese dei secondi che incitano a bordo ring dietro i piedi dei pugili viste in Rocky III, la prospettiva dell'incontro dal basso come in Alì di Michael Mann, il pensiero del lottatore che immagina il colpo che verrà come in Zatoichi di Kitano.
Se ne vedono di film fatti peggio senz'altro. Questo è solo un prodotto tecnicamente impeccabile e artisticamente deprecabile. Perchè il crimine di Ron Howard è il proporre i suoi racconti superficiali e banali come opere profonde e significative, è il crimine di chi svilisce il senso stesso del film d'autore, proponendo come grande conquista artistica un'opera buona per ragionieri in vena di poesia.





4 commenti:

Anonimo ha detto...

come Holly Hatton e Julian Ross??? Come Marge quando Homer decide di darsi al pugilato??? Ma dove li hai tirati fuori sti paragoni??? Sul film non dico niente, tanto è inutile il discorso è sempre lo stesso: è un "autore" tremendamente sopravvalutato (hai notato che chi da alla fine l' annuncio del risultato dell' incontro con Max Baer è proprio lui..!!)

P.S: se m,i riportassi la roba mia ti potrei dare Rocky Joe.. Così vedi l' opera definitiva sul pugilato...


gparker ha detto...

Sicuro che sia lui? Non l'ho notato...

che paragoni eziologici eh? Il massimo del già sentito.


Mariolone ha detto...

questi paragoni li tira fuori solo uno che deve fare un documentario sui nerd....e solo chi un altro nerd li apprezza....io li apprezzo,comunque lo andrò a vedere se non lo procuro in altro modo...se non altro per la scena in cui russel crowe chiede l'elemosina...me lo immagino come un matarazzo di 100 kg che dice...dai dammi qualcosa o ti ammazzo


gparker ha detto...

Era un paragone che tutti avete capito....


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