Ho sempre trovato che Romero sia un soggettista da cinema straordinario. Le idee che reggono i suoi film sono da sole molto più comunicative, originali e foriere di immagini memorabili e innovative più di quanto poi non siano effettivamente i suoi film, vessati da una recitazione sempre sotto la media e da una narrazione poco scorrevole. Per questo ero contento del remake di La città verrà distrutta all'alba, il cui originale soffriva di questi elementi a fronte di un'idea, come al solito, fantastica. Peccato che proprio l'idea di base non sia stata seguita fino alla fine.
Si racconta di una cittadina di provincia americana nella quale ad un certo punto cittadini normali diventano violentissimi in maniera insensata. Quasi contemporaneamente allo scoppio dell'epidemia di violenza si presentano i militari bardati in tute anti-infezione (che li fanno sembrare altro, come fossero alieni), che con violenza ugualmente efferata (ma ordinata e metodica) mettono cercano di mettere in quarantena la città per evitare che il contagio (che passa per l'acqua) si sparga in tutto il paese. La quarantena avviene facendo sommarie ed immediate divisioni tra chi è pazzo e chi no e liquidando al volo i pazzi o quelli che lo sembrano, senza nemmeno fare domande. E proprio qui stava il buono dell'idea, cioè l'impossibilità di determinare chi sia pazzo e chi no, o chi lo sia sempre stato, chi sia solo strano di suo, chi sotto shock e via dicendo, associato ad una violenza insensata, immediata e senza regole (quella dei militari, che sparano a bambini, donne e vecchi senza preavviso).
Eisner, tradendo in questo il testo originale, introduce una deformazione fisica nei contagiati così che essi diventano immediatamente riconoscibili e si perde l'idea che siano mischiati a noi ed indistiguibili fino a che non uccidono.
Perduto questo dunque rimane solo un'idea fobica dei militari, i quali in questo caso sono pedine spersonalizzate, inconsapevoli e quindi incolpevoli (una novità rispetto all'originale). Ai soldati vengono dette bugie dai loro superiori per mettergli paura dei contagiati ed indurli a fare cose orrende in nome della sanità nazionale.
Eisner poi è pure bravo e in un paio di punti inventa delle sequenze di suspence audaci (l'autolavaggio) ma in altri si appoggia ai soliti "botti" di colonna sonora che danno unicamente fastidio. Alla fine quindi il risultato è poco e niente.
I contagiati corrono e sparano e sembrano gli zombi moderni (che corrono e mordono) i quali sembrano i vampiri moderni (che corrono e saltano). Giusto per rimarcare.
Si racconta di una cittadina di provincia americana nella quale ad un certo punto cittadini normali diventano violentissimi in maniera insensata. Quasi contemporaneamente allo scoppio dell'epidemia di violenza si presentano i militari bardati in tute anti-infezione (che li fanno sembrare altro, come fossero alieni), che con violenza ugualmente efferata (ma ordinata e metodica) mettono cercano di mettere in quarantena la città per evitare che il contagio (che passa per l'acqua) si sparga in tutto il paese. La quarantena avviene facendo sommarie ed immediate divisioni tra chi è pazzo e chi no e liquidando al volo i pazzi o quelli che lo sembrano, senza nemmeno fare domande. E proprio qui stava il buono dell'idea, cioè l'impossibilità di determinare chi sia pazzo e chi no, o chi lo sia sempre stato, chi sia solo strano di suo, chi sotto shock e via dicendo, associato ad una violenza insensata, immediata e senza regole (quella dei militari, che sparano a bambini, donne e vecchi senza preavviso).
Eisner, tradendo in questo il testo originale, introduce una deformazione fisica nei contagiati così che essi diventano immediatamente riconoscibili e si perde l'idea che siano mischiati a noi ed indistiguibili fino a che non uccidono.
Perduto questo dunque rimane solo un'idea fobica dei militari, i quali in questo caso sono pedine spersonalizzate, inconsapevoli e quindi incolpevoli (una novità rispetto all'originale). Ai soldati vengono dette bugie dai loro superiori per mettergli paura dei contagiati ed indurli a fare cose orrende in nome della sanità nazionale.
Eisner poi è pure bravo e in un paio di punti inventa delle sequenze di suspence audaci (l'autolavaggio) ma in altri si appoggia ai soliti "botti" di colonna sonora che danno unicamente fastidio. Alla fine quindi il risultato è poco e niente.
I contagiati corrono e sparano e sembrano gli zombi moderni (che corrono e mordono) i quali sembrano i vampiri moderni (che corrono e saltano). Giusto per rimarcare.
10 commenti:
attento
che sollazzo stamattina sulla tua stessa radio di riferimento ne ha parlato bene!
grazie della dritta
stasera sarò eloquente, preciso e dettagliato nella mia stroncatura.
Premetto che sopporto gli horror e i fantasy solo quando sono inequivocabilmente di serie B... Ma mi sono sempre chiesta (e mai risposta): cosa rende un horror splendidamente trash opppure solamente brutto? Perchè (opinione personale) per me alcuni film di Romero sono proprio al limite...
FLAVIA.
Sembrava che ne stessi parlando bene all'inizio infatti...A me piace molto Romero (quel pò che ho visto fin'ora devo ammettere) e sicurament questo lo vedrò perchè non riesco a lasciarmi sfuggire qualsiasi horror che esce in sala. Certo che anche solo con l'accenno alla sequenza dell'autolavaggio mi hai messo curiosità.
Ale55andra
il trash secondo me c'è quando chi dirige non è consapevole di ciò che fa. Se vuoi fare un divertissment ci sta.
L'autolavaggio è un bel momento davvero
Vorrei ricordare che l'invenzione degli zombies che corrono risale al mitico Claudio Fragasso (già autore del mitico "Troll 2" e di vari altri capolavori con il nome di Drago Floyd e simili)e Romero glieli ha copiati. Così dice il nostro mitico, e io gli credo.
FLAVIA.
fragasso sgrava di brutto
romero non ruba nulla perchè non fa mai gli zombie che corrono. Semmai è stato Snyder con il remake di Zombie di Romero a fare questo ma se vogliamo essere filologici ci sono una serie di figure simil-zombie (non si chiamano così ma si comportano allo stesso modo) che corrono, i più recenti sono quelli del 2002 di 28 giorni dopo anche se i primissimi (e lo conferma Tarantino) sono gli infetti di Incubo sulla città contaminata di Umberto Lenzi.
Mi piego alla superiore conoscenza. Ma io a Fragrasso continuo a credere per tutto il resto.. =)
FLAVIA
"Mi piego alla superiore conoscenza."
Vergogna, sono anni che commentiamo all'insegna del pregiudizio...
è ora di invertire la tendenza
Posta un commento